BRINDISI – L’unica opzione accettabile per mantenere in attività la centrale Edipower di Costa Morena è l’attuazione di quella parte accantonata di piano industriale, peraltro autorizzato, che prevedeva la riconversione di due dei quattro gruppi a carbone in un unico gruppo a ciclo combinato da 430 megawatt. Lo dice il senatore Salvatore Tomaselli del Pd, che ha inviato al ministro Corrado Passera una interrogazione urgente, chiedendo la convocazione di un tavolo negoziale tra azienda, enti locali e sindacati.
BRINDISI - Sulla questione del futuro della centrale a carbone Edipower di Brindisi Nord, dopo la richiesta avanzata dai sindacati confederali di un tavolo di raffreddamento della possibile agitazione legata alla mancanza di prospettive per l'impianto e i lavoratori, e le prese di posizione di Confindustria Brindisi, che propone di bruciarvi i rifiuti della Campania, quella nettamente contraria dell'Associazione Sviluppo e Lavoro, e quella del Cobas che propone il passaggio dei dipendenti alla centrale Enel di Cerano Brindisi Sud, oggi arriva quella delle associazioni ambientaliste brindisine, di cui diamo integrale pubblicazione.
BRINDISI - Mentre i sindacati confederali e di categoria chiedono al prefetto Nicola Prete di avviare le procedure di raffreddamento per la situazione della centrale termoelettrica a carbone di Edipower - Brindisi Nord, in vista dell'esaurimento delle scorte di combustibile entro il prossimo mese di febbraio, e avviano perciò una vertenza sul futuro dell'impianto, passato sotto il controllo di A2A e delle altre utility che hanno assunto il controllo della società dopo la fuoriuscita di EdF e di Edison, vengono avanti altre prese di posizione. Come quelle odierne di Sviluppo e Lavoro e del Cobas.
BRINDISI - La sorte di Edipower dopo lo spezzatino tra gli ex soci di Edison e l'uscita della stessa Edison e del gruppo francese EdF, getta ombre funeste sulla sorte della termoelettrica di Brindisi Nord, che dal 20o5 funziona solo con due gruppi a carbone, con l'azzeramento della parte del piano industriale che prevedeva la sostituzione degli altri gruppi da 320 megawatt con un gruppo unico a ciclo combinato da 430 megawatt, ed una attività produttiva che negli ultimi tre anni non è mai stata continua.
BRINDISI – La sorte della centrale Edipower di Brindisi ancora in balia dell’incertezza. Che fine farà? La produzione è programmata solo fino a febbraio 2012, e poi? In vista di ciò, la Cgil Brindisi chiede di avviare un confronto territoriale tra azienda, Provincia, Comune e organizzazioni sindacali per una valutazione sui possibili futuri scenari produttivi della Centrale Edipower e soprattutto della garanzia occupazionale di oltre 300 lavoratori (circa 100 quelli diretti).
Da solo affronta le guardie giurate che stanno trasferendo alcuni sacchi di banconote davanti alle Poste centrali di Brindisi. Sono le 7,30 della vigilia di Natale. Prima una colluttazione, poi gli spari. Un vigilante resta ferito ad una gamba, il rapinatore viene bloccato dall'altra guardia giurata, arriva la polizia e lo ammanetta. Lui è il 37enne Giuseppe Maisto, una scheggia impazzita armata di fucile semiautomatico calibro 12. Tutto questo in piazza Vittoria, cuore della città.
BRINDISI - La mancanza di un accordo tra i soci di Edison continua a fare slittare il riassetto societario, base per un nuovo piano industriale del secondo attore italiano nel settore energetico, e il flusso dell'incertezza arriva sino al periferico sito produttivo di Brindisi, quello di Costa Morena, dove la stessa Edison riuscì a sopravanzare il gruppo De Benedetti nell'acquisto della termoelettrica che Enel aveva messo in vendita con il suo piano di ristrutturazione. Che fine farà la centrale Edipower di Brindisi Nord? Una parte della politica (il Pd e la sinistra), e tutto lo schieramento ambientalista ne chiedono la chiusura progressiva per lasciare spazio alla retroportualità, previo transito del personale ad altre imprese, Enel Cerano in testa. Non è dello stesso avviso la Cgil, che chiede al governo nazionale di intervenire perchè intanto sia possibile dare seguito, se Edison intende mantenere gli impegni, al rilancio del sito attraverso approfonditi interventi di revamping e ambientalizzazione, secondo le prescrizioni dell'Autorizzazione integrata ambientale.
BRINDISI - L’Autorità Portuale di Brindisi comunica che, a far data dal 28 novembre 2011 e presumibilmente fino all’1 ottobre 2012 le aree demaniali marittime della banchina Dogana e Centrale del porto interno di Brindisi saranno interessate dai lavori di riqualificazione espletati dall’impresa aggiudicatrice dell’appalto per conto del Comune di Brindisi, secondo il crono programma indicato sulle allegate planimetrie.
BRINDISI – Con il deposito della consulenza tecnica di Claudio Minoia, il perito del pool ambiente della procura di Brindisi, che segue quello della relazione della polizia giudiziaria, in questo caso la Digos della questura brindisina, si può considerare conclusa la fase delle indagini sulla dispersione delle polveri di carbone nell’area circostante la centrale termoelettrica Enel “Federico II” di Cerano”. E l’esito è netto: anche se non in maniera continuativa, ma piuttosto in concomitanza con fenomeni eolici, nei sette giorni di campionamenti effettuati nell’autunno del 2009 in nove punti corrispondenti ad altrettante abitazioni e pertinenze di cittadini, otto dei quali autori di un esposto mentre il nono era il titolare di un sito assunto come punto di misurazione di valori di fondo, si sono palesate “dispersioni significative di polveri di carbone dal deposito carbonile”.
BRINDISI - L'Associazione sportiva dilettantistica Multisport Adriatica di San Piero Vernotico ed Enel hanno dato vita alla decima edizione del "Trofeo Centrale Enel Federico II". La competizione rientra nel programma Natura e Territorio di Enel volto a valorizzare il territorio e ad avvicinare le comunità alle tematiche ambientali attraverso lo svolgimento di attività nei pressi di impianti di produzione di energia elettrica.
BRINDISI - Troppi sforamenti di inquinanti nell'atmosfera e la Provincia di Brindisi diffida la società dello zuccherificio alla zona industriale. Nonostante i diversi richiami che l'ente aveva inviato alla Sfir per i superamenti dei limiti di emissioni nell'aria invitandola a realizzare gli adeguamenti agli impianti così come a previsto, la società al momento non ha ancora ottemperato.
BRINDISI – Sono sempre di più gli istituti scolastici che scelgono la centrale 'Federico II' di Brindisi per creare un collegamento tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro. Durante il periodo estivo, infatti, la centrale ha ospitato 60 studenti degli Istituti Tecnici Industriali ‘E. Majorana’ e ‘G. Giorgi’ di Brindisi, ‘E. Mattei’ di Maglie (LE), e dell’Istituto di istruzione secondaria superiore – sezione industriale ‘E. Pantanelli’ di Ostuni (BR).
BRINDISI -Pronta al ricorso Legambiente contro la concessione dell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) a Edipower per la centrale termolettrica a carbone di Brindisi Nord. Il circolo Tonino di Giulio, sul piede di guerra, annuncia battaglia contro una decisione che giudica prevedibile, e tutte le azioni necessarie, comprese quelle in sede giudiziaria, amministrativa ed anche penale, che impediscano la prosecuzione di un esercizio che soltanto “benevolenze” istituzionali hanno consentito fino ad oggi.
BRINDISI - L'impianto di cattura della CO2 realizzato da Enel a Brindisi "è la dimostrazione dell'eccellenza che l'industria italiana è in grado di esprimere nei settori dell'innovazione tecnologica e della ricerca per l'ambiente". Sono parole di Angelo Alessandri (lega Nord) che assieme ai colleghi Ugo Lisi (Pdl) e Sergio Michele Piffari (Idv) in rappresentanza della VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, ha visitato oggi il Centro Ricerca e la centrale termoelettrica Enel di Cerano.
BRINDISI – E’ imminente la fase preliminare della cantierizzazione dei carbonili coperti nella centrale termoelettrica Enel a Cerano, mesi di lavoro, a partire dalla prossime settimane, per molte imprese brindisine sino all’entrata in funzione delle due “dome” completamente automatizzate. Ma Enel garantirà anche altro lavoro alle appaltatrici locali con la fermata straordinaria del gruppo 4 della centrale “Federico II”, per le opere di manutenzione e le trasformazioni che comporteranno gli interventi di ambientalizzazione.
BRINDISI - Nei nuovi assetti del gruppo Edison non sembra esserci molto spazio per impianti dove i piani industriali dell'azienda si scontrano con prescrizioni e rinvii nelle concessioni delle autorizzazioni, come quella integrata ambientale per la centrale di Brindisi Nord, rinviata dal ministero all'autunno prossimo. Edipower marcia verso lo scioglimento entro il 15 settembre o quanto meno verso lo spezzatino del suo patrimonio impiantistico, a Brindisi molti premono per la chiusura della termoelettrica a carbone di Brindisi Nord.
BRINDISI - Età compresa tra 20 e i 29 anni per i dieci giovani brindisini che entrano a far parte dell’organico in forza alla centrale Enel “Federico II” di Brindisi con un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Si tratta di quattro periti elettronici, un chimico, tre termo-tecnici e due meccanici.
BRINDISI – Una nube di vapore si è sprigionata nel tardo pomeriggio da uno dei quattro gruppi di produzione dalla centrale Enel di Cerano. Erano circa le 19 quando si sarebbe verificata l’avaria di una tubazione del gruppo due della Federico II, che a causa di un improvviso surriscaldamento – sulle cui cause indagano i tecnici – sarebbe rimasta danneggiata liberando nell’aria una nuvola bianca.
BRINDISI – Estate caldissima per i temi energetici a Brindisi. Il 23 giugno c’era un appuntamento degli enti locali con Enel rinviato a data da destinarsi e relativo ai nuovi assetti della centrale di Cerano ma anche alle attività più generali della società elettrica nel territorio.
BRINDISI - Riceviamo e pubblichiamo il seguente intervento, inviatoci dall'esponente brindisino di Italia Nostra, Giorgio Sciarra, sulla questione della autorizzazioni ad una nuova centrale a biomasse a ridosso dell'area portuale di Costa Morena, progetto della società Brundisium SpA.
Qualunque ragionamento e considerazione si faccia a Brindisi sulle questioni ambientali e industriali è bene tenere a mente la complessa situazione generale, lo stato dei fatti, poiché da questa conoscenza non si può prescindere poiché un conto è proporre interventi in un territorio con forti criticità ambientali altro è farlo dove queste non esistono. L’area di Brindisi come è noto fu dichiarata ad elevato rischio ambientale ed ospita insediamenti di particolare impatto come ad esempio alcuni impianti a rischio di incidente rilevante, ma è anche sede di un polo energetico di 4370 MW per lo più alimentato a carbone, della discarica Sisri di rifiuti speciali pericolosi, del deposito di Gpl della Costiero Adriatico recentemente raddoppiato, della Sanofi Aventis eccetera. Ultimamente a tutto ciò si è aggiunto lo zuccherificio della Sfir con annessa centrale elettrica di circa 36 MW. Non si citano le aziende che fanno parte del comparto aeronautico poiché non hanno lo stesso impatto ambientale.
BRINDISI - Le emissioni di diossine idrocarburi policiclici aromatici della centrale "Federico II" di Cerano sono nettamente inferiori a quelli dell'Ilva di Taranto, e tutti ampiamente nei limiti di legge. La notizia era stata diffusa dall'Upi dopo un'audizione del direttore del Dap Arpa di Brindisi, ma i "No Carbone", affatto convinti di ciò, hanno richiesto alla stessa Arpa di Brindisi la relazione in questione, appurando che gli unici dati disponibili sono quelli resi noti dall'Upi.
BRINDISI – Emissioni della centrale di Cerano tutte nei limiti di legge, dice l’Arpa Puglia in una sua relazione riguardante misurazioni sui fumi del gruppo 3 della “Federico II” effettuati il 26 gennaio e il 10 febbraio, (quindi prima che l’impianto andasse in manutenzione straordinaria). Inoltre, tra il 17 e il 23 giugno sempre l’Arpa ha effettuato la misurazione delle concentrazioni di radioattività sia nell’aria che nei terreni soggetti a ricaduta del particolato emesso dalla stessa centrale Enel. La campagna di è svolta nell’ambito della convenzione triennale sottoscritta il 6 febbraio 2008 tra Arpa Puglia e Provincia di Brindisi (amministrazione Errico) per l’attuazione del Piano territoriale di tutela ambientale (Ptta).
BRINDISI - Dal 24 al 28 maggio uno stage di 40 ore nella centrale Enel di Cerano per 20 studenti del terzo anno dell’Istituto Tecnico Industriale “E. Majorana” di Brindisi. Arriva così alla sesta edizione il progetto “Alternanza Scuola - Lavoro” che permette agli studenti di approfondire gli aspetti della produzione di un impianto elettrico e quelli relativi alle attività chimiche connesse alla generazione di energia elettrica.
BRINDISI - Edipower ha ottenuto il preteso contatto con le segreterie regionali dei sindacati confederali, ma ha solo confermato che non cambierà linea sull'utilizzo delle ferie forzate in turni rigidamente prestabiliti. Si esaurisce la disponibilità dei lavoratori della centrale di Brindisi Nord, che ora scendono in agitazione e decidono di allargare il fronte dal problema delle ferie forzate imposte dall'azienda, alla critica di un piano industriale che appare evanescente e al problema dell'organico sottodimensionato. Non 120, ma almeno 150 dovrebbero essere gli addetti per coprire adeguatamente soprattutto i turni nella sala macchine.
BRINDISI - Se non fosse per la normativa che regolamenta le modalità di sciopero nelle centrali elettriche, oggi i lavoratori Edipower avrebbero già intrapreso la strada dell'astensione dal lavoro. L'azienda infatti non molla di un centimetro sul ricorso alle ferie forzate in questo primo semestre del 2010, e dopo l'assemblea di questa mattina ne è stata perciò indetta un'altra per domani alle 8 allo scopo di concordare una azione di risposta.