BRINDISI - Le opere di adeguamento e ammodernamento prescritte per il termodistruttore Asi della zona industriale di Brindisi non prevedono alcuna riconversione per la combustione di rifiuti solidi urbani. Lo garantisce il presidente dell'ente, Marcello Rollo, rispondendo pubblicamente all'altrettanto pubblica richiesta avenza da Brindisi Bene Comune, anche a proposito dell'impatto della discarica appartente alla stessa piattaforma di trattamento delle scorie industriali. Su quest'ultimo punto tuttavia non è stato precisato, nella nota dell'Asi, se vi sono altri progetti di raddoppio del sito, ma solo la conferma che l'attuale, ampiamente esaurito, è sempre in fase di messa in sicurezza secondo quanto stabilito da specifici provvedimenti. Ecco la nota integrale dell'Asi.
BRINDISI - C'è una corsa, nella zona industriale di Brindisi, a realizzare un termovalorizzatore di rifiuti solidi urbani? I segnali non mancano: le dichiarazioni recenti dei un manager di Acea (la utility lombarda che sta acquisendo Edipower dopo lo spezzatino Edison) circa una possibile riconversione della stessa centrale termoelettrica di Costa Morena, e le voci attorno alla riconversione del termodistruttore di rifiuti speciali pericolosi dell'Asi, riaffidato a Termomeccanica che l'aveva gestito oper 20 anni - assieme alla discarica connessa, ora in fase di messa in sicurezza - prima della breve parentesi Veolia. Brindisi Bene Comune, almeno per quanto riguarda l'ex termodistruttore Asi, appena dissequestrato ma da ristrutturare integralmente, ricolge queste domane allo stesso Consorzio dell'Area di Sviluppo Industriale.
BRINDISI - Informatizzare i servizi è un'esigenza importante per modernizzare la burocrazia, ma ci deve essere una progressione che tenga conto delle difficoltà sociale di questi passaggi. Chiedere ai pensionati da un giorno all'altro di informatizzarsi è uno dei tanti sh0ck messi in fila a carico della categoria, in Italia sempre più numerosa, ma nel contempo non ancora oggetto di adeguate politiche. L'ultimo arriva, tanto per cambiare, dall'Inps che annuncia che i dettagli dei ratei di pensione non saranno più inviati agli assistiti dagli enti pagatori che hanno fatto da tramite sino ad oggi (Poste e banche), ma ognuno dovrà scaricarsi dal sito internet dell'istituto previdenziale il proprio codice personale, e poi aggiornarsi sulla propria pensione sempre attraverso un computer.
BRINDISI - E' intervenuto direttamente il sindaco Domenico Mennitti, stamani, per fare chiarezza sul ritardo nel percepimento degli stipendi da parte dei dipendenti comunali. Ma non solo per una necessità di comunicazione esterna, tanto è vero che preliminarmente l'amministrazione comunale -fa sapere in una nota l'ufficio del sindaco- ha contestato sia alla banca che svolge la funzione di tesoreria comunale, che alla società esterna cui è demandata la compilazione e la consegna dei Cud ai dipendenti, in un caso l'inconveniente del ritardo degli accrediti, nell'altro il ritardo di un mese nella consegna delle certificazioni fiscali.