Incendio in un chiosco di street-food nella notte: si indaga sulle cause
E' accaduto nella notte scorsa in via Marche. Fiamme spente dai vigili del fuoco
E' accaduto nella notte scorsa in via Marche. Fiamme spente dai vigili del fuoco
Il sindaco mostra come saranno i prefabbricati, una volta completati. "Al momento sono stati installati solo gli scheletri interni"
Avanzata dal Comune all'Autorità di sistema portuale, per poter rilasciare le sub concessioni ai gestori
Autorizzazioni di Asl e Soprintendenza per sei strutture da 5,80 metri per 2,20 e tre metri di altezza, con servizi igienici. Il progetto iniziale firmato da Roberta Lopalco, attuale assessore di Rossi
Controlli in un'area attrezzata e in uno stabilimento balneare. Mancavano i requisiti igienico sanitari
Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell’avvocato Attilio Trane, in rappresentanza dei gestori dei furgoncini situati presso largo Sciabiche
I gestori vorrebbero andare oltre il take-away di panini e patatine. I limiti imposti dalla Soprintendenza. La Asl chiede le carte
Assegnata a Vito Camassa una postazione per nove anni: archiviata la revoca dell’autorizzazione
Decaduta la precedente graduatoria. Si riparte da offerte pari a 210 euro al mese, concessione per sei anni. Domande entro un mese
E’ stata affidata stamattina la gestione dei nuovi chioschi di legno installati sul lungomare di via Amerigo Vespucci, al rione Casale
BRINDISI - Questa volta non sono i privati con la loro "invasività" a minacciare il panorama, ma il Comune. Almeno secondo la lettura che Italia Nostra offre del progetto di "manutenzione" di questo lungomare, su cui dovrebbero piovere ben tre strutture in vetro e metallo della lunghezza di 13, 20 metri ciasuna, per una larghezza di 5 metri ed un'altezza di tre. Strutture che l'amminstrazione civica affitterebbe ai paninari che svolgono la loro attività lungo le sponde del porto previo, si presume, bando. E la spesa per tutto ciò assorbe la maggior parte della somma stanziata per la "manutenzione" di via Vespucci, 420mila euro. Il resto servirà per panchine, illumionazione e qualche palma. Da qui la richiesta di Italia Nostra di ridurre, al massimo, ad un solo chiosco l'intervento.