Ha ammesso l'addebito Fabio Rillo, arrestato dai carabinieri: incastrato da Dna, telecamere e tabulati telefonici. Facoltà di non rispondere per i fratelli Andrea e Francesco: il primo arrestato a bordo della nave da crociera Msc nel porto di Genova
Interrogati dal gip Luigi Blasi e Oronzo Ligorio, di Brindisi, fermati dagli agenti della Mobile per il colpo da Idea Oro di Lecce giovedì scorso. Il pm Giuseppe De Nozza ha chiesto la custodia in carcere. I poliziotti sulle tracce dell’autista: anche lui ripreso dalle telecamere. Trovata la Fiat Punto
FASANO - Natale in famiglia per Domenico Giannoccaro, il 72enne di Fasano accusato dell’omicidio preterintenzionale di un 75enne, Vito Trisciuzzi, schiaffeggiato dopo una lite e morto in ospedale per le ferite riportate. Nel primo pomeriggio di oggi l’ambulante fasanese è tornato a casa, agli arresti domiciliari: lo ha deciso il gip, Maurizio Saso, accogliendo la richiesta del pm che ha coordinato le indagini dei carabinieri, Milto Stefano De Nozza.
ANCONA - Ha confessato anche lo zio che stava brindando con una bottiglia champagne lo scorso 22 agosto, strappatagli di mano dai carabinieri. Roberto Andriulo 41 anni con festa rovinata è stato ascoltato stamani dal gip di Ancona per rogatoria per la convalida del fermo di indiziato di delitto disposto dal pm Milto Stefano De Nozza.
BRINDISI - I fratelli Gianfranco e Ugo Ugolini si dicono dispiaciuti. Domani mattina alle 9,30 affronteranno l'interrogatorio di convalida del loro arresto eseguito ieri mattina dai poliziotti della Squadra Mobile di Brindisi e dagli agenti del commissariato di Mesagne.
BRINDISI - Ha confessato oggi alla presenza del pm Luca Buccheri e degli investigatori della Squadra mobile di Brindisi, un mese dopo il fermo avvenuto il 23 gennaio: Dora Buongiorno, la bracciante 43enne di Carovigno che per quindici anni è stata la compagna ddel 51enne agricoltore brindisino Damiano De Fazio, ha ammesso di essere stata lei a dare fuoco all'uomo nella tarda serata del 26 dicembre scorso, mentre erano appartati in auto in contrada Epifanio, nelle campagne di Mesagne. Sino ad oggi, Dora Buongiorno si era avvalsa della facoltà di non rispondere. La donna è rinchiusa nel carcere di Borgo S.Nicola a Lecce.
BRINDISI - Hanno ammesso tutto, dalla prima all’ultima spaccata, i sette brindisini arrestati l’altro ieri per aver seminato il panico tra i commercianti del centro della città e i gestori di aree di servizio. Gli indagati, raggiunti l’altro ieri da una ordinanza di custodia cautelare chiesta dal pm Pierpaolo Montinaro, disposta dal gip Maurizio Saso ed eseguita dai carabinieri del comando provinciale di Brindisi che hanno condotto le indagini, sono stati sottoposti stamani a interrogatorio di garanzia.
LECCE - Ha confessato ciò che era logico ammettesse, vale a dire l’attentato della mattina del 24 febbraio 2008 a Torre S. Susanna contro Cosimo Parato, il proprietario di una piccola azienda agricola al centro di una truffa da 342mila euro ai danni della Carburanti Marchello Sas amministrata dalla moglie. Ha negato ciò che era logico negasse, l’attentato del 1997 a Copertino contro il presidente del comitato di gestione della Usl locale, Cosimo Serratì, per la revoca delle forniture di gasolio. Ed ha dichiarato che sia l’attentato di Torre che quello del 19 maggio 2012 davanti all’istituto professionale “Morvillo Falcone” avevano scopo dimostrativo. Ma in un caso c’è stata la strage, nell’altro un tentato omicidio. Questa la sintesi dell’interrogatorio odierno di Giovanni Vantaggiato, il bomber di Copertino.
BRINDISI - "Non ho fatto esplodere la bomba di notte perchè non c'era nessuno". Questa una delle spiegazioni date sull'esecuzione dell'attentato da Giovanni Vantaggiato, il 68enne rivenditore di carburanti di Copertino arrestato la notte scorsa come esecutore della strage del 19 maggio scorso davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi. Lo riferito poco fa in conferenza stampa il procuratore della Dda di Lecce, Cataldo Motta, riunito con investigatori e giornalisti presso la procura brindisina, a poche centinaia di metri dal luogo dove è esplosa la bomba.
MILANO – Si chiama Giuseppe Galli l’aggressore dei due ragazzi fasanesi aggrediti all’alba di domenica scorsa a Milano dopo una lite per motivi di traffico. Il 55enne questa mattina ha ammesso di aver sprangato Francesco Patronelli e Antonio Ammirabile ed ora è accusato di duplice tentato omicidio.