Riconosciuto l’affidamento ai servizi sociali dopo il decreto di grazia parziale del presidente della Repubblica: l’ex capo della Squadra Mobile era stato condannato in via definitiva a 15 anni e dieci mesi per quel tragico inseguimento in mare. Fine pena prevista il 21 aprile 2021, salvo riduzione per liberazione anticipata
BRINDISI – Nuovo arresto per l'ex caposquadra contrabbandiere brindisino Enrico Colucci, 59 anni, sorvegliato speciale. Ieri è finito in manette per inosservanza degli obblighi.
BRINDISI – C'è anche l'ex contrabbandiere brindisino Giovanni Rillo, 56 anni, tra le persone coinvolte nella maxi operazione della Polizia stradale denominata “Ghost Car” che ha radiato oltre diecimila veicoli con intestazione fittizia dalla circolazione stradale.
La difesa del vicequestore Pietro Antonacci condannato ieri per omicidio volontario impugnerà la sentenza della corte d’Assise d’appello di Taranto che ha condannato il funzionario, ex vicario della questura di Brindisi ed ex capo della Squadra mobile, a 15 anni e 4 mesi di reclusione.
TARANTO - Sono passati 18 anni dai fatti, nove dalla prima sentenza. L’episodio chiave di un processo infinito è rimasto sempre quello lì, quando dall’elicottero partì almeno un colpo d’arma da fuoco che colpì uno scafista che solcava le onde inseguito in cielo da un elicottero della polizia.
TARANTO - L'ex vice-questore vicario di Brindisi, e a lungo anche capo della Squadra mobile, Pietro Antonacci, è stato riconosciuto colpevole dell'omicidio volontario del contrabbandiere Vito Ferrarese avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 giugno del 1995. La Corte d'Assise di Appello di Taranto ha condannato il funzionario a 15 anni e 6 mesi di reclusione, e a poco meno di 10 anni l'allora capo della sezione catturandi della Mobile, Pasquale Filomena.
FASANO - La Dia di Lecce ha confiscato un appartamento nel centro di Milano, del valore di 600mila euro, intestato a Oreana Sabatelli, figlia del contrabbandiere Giacomo Sabatelli, morto nel dicembre 2010. Giacomo Sabatelli in passato è stato condannato anche per furto e violazione della legge sulle sostanze stupefacenti e sottoposto alla sorveglianza speciale. La confisca è stata disposta dal tribunale di Brindisi che ha ritenuto che l'appartamento confiscato sia stato acquistato nel 1998 con i fondi di provenienza illecita.
BRINDISI - Un milione di euro. A tanto ammonta la confisca in via definitiva operata dalla Direzione Investigativa Antimafia di Lecce nei confronti dei beni riconducibili a Cosimo Patronelli, pregiudicato di 53 anni, di Brindisi, con precedenti per associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, introduzione e detenzione nello Stato di tabacchi di contrabbando e rapina. Il provvedimento, irrevocabile, segue quello di sequestro emesso, nell'ambito del procedimento di prevenzione, dal Tribunale di Brindisi (I Sezione penale), ed è parte integrante delle indagini patrimoniali svolte, su proposta del Procuratore della Repubblica di Brindisi, dalla Sezione Operativa di Lecce della Dia.