BARI - Era stato assolto in primo grado dall’accusa di mafia e di omicidio, il re delle “bionde”, l’ostunese Francesco Prudentino, detto “Ciccio la busta”. Oggi la Corte d’Assise d’Appello di Bari ha ribaltato quel verdetto, pronunciando una condanna a una pena di 7 anni di reclusione per Prudentino, sia per associazione per delinquere di stampo mafioso che per l’uccisione di Vladimir Jelenic, detto Vania, il ventiduenne montenegrino ucciso la notte tra il 23 e il 24 ottobre del 1995 a Bar, in Montenegro.
BRINDISI – Quel cippo sulla complanare della superstrada 379, in località Jaddico, ricorda una delle ultime tragedie legate alla lotta al contrabbandi di sigarette: la morte, nell’abitacolo dell’auto di servizio, la sera del 28 febbraio del 2000, dei finanzieri Alberto De Falco di 33 anni, vicebrigadiere, e del 29enne finanziere scelto Antonio Sottile, investiti da un blindato di una squadra locale di trafficanti di sigarette.
BRINDISI – A 67 anni in giro alla guida di una vecchia Punto, priva si assicurazione e con dieci stecche si sigarette di contrabbando a bordo. Ma alle 6 di questa mattina, al quartiere Bozzano, il brindisino alla guida del veicolo (con vari precedenti penali), è incappato in un posto di controllo dei “baschi verdi” della Guardia di Finanza. E le cose si sono messe male.
Un furgone con un carico di copertura di assi da cantiere, ma in realtà dotato di doppiofondo con oltre un quintale di sigarette di contrabbando stivate all'interno, viene inseguito e bloccato dalla Guardia di Finanza sulla costa a nord di Brindisi. Sembra un ritorno al passato a 13 anni dall'Operazione Primavera che smantellò il traffico di "bionde" sulla costa pugliese. Ma negli ultimi mesi sono ripresi anche gli sbarchi di tabacchi lavorati esteri. Quantitativi limitati, non più a livello industriale come in passato, ma comunque un sintomo che non viene sottovalutato, visto che dopo la "normalizzazione" avvenuta nel 2000, il traffico si era spostato su Tir che percorrevano rotte terrestri, prevalentemente balcaniche, con destinazione Gran Bretagna e Spagna in particolare.
BRINDISI - Movimentato servizio anticontrabbando sulla litoranea a nord di Brindisi, dove un furgone condotto da un pregiudicato locale, Maurizio Muscogiuri, di 50 anni, ha tentato di speronare le auto di servizio della Guardia di Finanza per sottrarsi alla cattura. La fuga del veicolo pesante è durata tuttavia pochi minuti: costretto ad fermare il mezzo, il conducente è stato successivamente arrestato.
“Qualcuno ha pensato di riportare indietro le lancette della storia”, dice il colonnello Vincenzo Mangia che comanda la Guardia di Finanza a Brindisi. Qui le “fiamme gialle” hanno mantenuto gli stessi assetti precedenti l’Operazione Primavera, quella che nel 2000 scardinò la struttura contrabbandiera in Puglia, e nello spazio di una sola notte si sono mosse come in un film già visto centinaia di volte, recitando quasi a memoria copioni operativi che sembravano destinati all’archivio. Allarme, intervento, autocolonne in fuga, speronamenti, elicotteri, infrarossi. Qualcuno, è vero, da qualche parte ha pensato di ricominciare.
Riprendono gli sbarchi di sigarette di contrabbando via mare sulla costa brindisina, a 12 anni dall'Operazione Primavera che smantellò le organizzazioni locali di trafficanti di tabacchi. Un grosso motoscafo proveniente si presume dall'Albania tenta tre operazioni di scarico distinte penetrando a tarda sera e con condizioni meteo difficili nei porticcioli deserti di Villanova (Ostuni), Torre Canne e Savelletri (Fasano). Ma i contrabbandieri vengono intercettati da mezzi aerei e terrestri della Guardia di Finanza. Questa è la ripresa effettuata da 3mila piedi di altezza da un Atr-42 delle "fiamme gialle".
Ritornano gli scafi blu sulla costa a nord di Brindisi. La notte appena trascorsa ha impegnato numerose pattuglie della Guardia di Finanza lungo il litorale di ostuni e Fasano, dove un motoscafo contrabbandiero ha effettuato tre distinti sbarchi di sigarette, forse proprio per dribblare le unità della "fiamme gialle" che si stavano concentrando nella zona. Alla fine, i militari hanno sequestrati circa quattro quibntali di sigarette e arrestato tre persone, due fasanesi e un albanese.
BRINDISI – Sequestrate 15mila bottiglie di vino da 75 cl del valore complessivo di 300mila euro per contrabbando doganale, erano destinate a una società del Nord Italia. Denunciato l'autista del mezzo su cui viaggiavano e il legale rappresentante della società a cui erano destinate.
BRINDISI – Il “sistema del pesce”, l'escamotage adottato dalla banda dei trafficanti di tabacchi lavorati esteri di contrabbando sgominata nella giornata di oggi dai militari della compagnia della guardia di Finanza di Bologna, che ha portato all'arresto del “capo” del contrabbando Gerardo Cuomo, 66 anni, di suo figlio Marco e di altre sette persone, per introdurre le sigarette ingannando i finanzieri, è stato battezzato proprio da Brindisi.
BRINDISI - Con l'emozione suscitata dall' "urlo dell'amore", dal racconto del recente passato della nostra città e dal ricordo di una mentalità ormai distante, legata al contrabbando, si è aperta, ieri sera, con una scena teatrale recitata intensamente dall'attore Marcantonio Gallo, la presentazione della nuova produzione teatrale 2012- 2013 del Teatro delle Pietre. Alla presentazione hanno partecipato: il direttore artistico del Nuovo Teatro Verdi, Carmelo Grassi, il direttore della Casa Circondariale di Brindisi, Annamaria Dello Preite, Anna Intini dell'Associazione Io Donna, l'autrice Clara Nubile e tutti gli attori del Teatro delle Pietre (nome che deriva dal luogo in cui ha sede l'Associazione culturale, cioè Pietre Fitte).
BRINDISI – Cento stecche di sigarette di contrabbando del peso complessivo di venti chili sono state sequestrate nella mattinata di oggi dai militari della compagnia della guardia di Finanza di Brindisi insieme agli uomini della dogana, nell'ambito di una serie di controlli eseguiti all'interno dello scalo di costa Morena.
BRINDISI – Il contrabbando di sigarette dei piccoli quantitativi, quelli che dovrebbe essere più facile far filtrare dalle maglie dei controlli, ha subito un’altra perdita nel porto di Brindisi, dove Guardia di Finanza e Svad Dogane hanno sequestrato un furgone Mercedes, 382 stecche di tabacchi lavorati esteri made in Dubai, e arrestato il cittadino iracheno che era al volante del veicolo.
BRINDISI - Nella sua abitazione di Brindisi nascondeva oltre 71 stecche di sigarette di contrabbando, per un totale di 725 pacchetti. Per questo un uomo di 66 anni, Filippo Dario, è stato arrestato, posto ai domiciliari, e poi subito scarcerato su disposizione del pm di turno, Milto De Nozza. I carabinieri hanno perquisito il suo appartamento, al rione Commenda, e hanno rinvenuto le bionde in alcuni vani ricavati nel soggiorno e in camera da letto.
Poco prima della sentenza definitiva è scappato via ed è ora irreperibile. Presto potrebbe essergli affibbiato lo status di “latitante”, con apposito decreto. E’ sparito Giuseppe Giordano, uno dei tre killer di Santino Vantaggiato, boss della Scu che fu ucciso in diretta telefonica a Bar, in Montenegro. L’uomo, sanpietrano, sarebbe tornato in carcere a breve per i trent’anni che deve scontare stando a una sentenza passata in giudicato il 19 ottobre scorso proprio per quei fatti.
BRINDISI – Due arresti, una denuncia a piede libero e 34 chili di sigarette sequestrati al porto di Brindisi dalla Guardia di Finanza e dallo Svad Dogana nel corso dei controlli sui veicoli sbarcati dal traghetto Sorrento proveniente da Igoumenitsa, che hanno anche interessato un furgone con rimorchio a bordo delle quale c’erano alcuni cittadini bulgari. Prosegue quindi lo stillicidio di episodi collegati a quello che si può considerare un vero e proprio traffico tra il paese balcanico e l’Italia, destinato ad alimentare la vendita illegale al dettaglio soprattutto a Napoli, dove i bulgari hanno preso il controllo di parte dei banchetti nei quartieri del centro storico.
BRINDISI - Sembra senza fine la spola che fanno i trafficanti di sigarette di contrabbando bulgari tra i Balcani e il porto di Brindisi. Oggi la Polmare ne ha denunciato un'altro, dopo la scoperta di 30 stecche di sigarette nascoste sotto il pianale di una Volkswagen Sharan. La monovolume era sbarcata dal traghetto Sorrento proveniente da Igoumenitsa, e uscita dal varco doganale si erano fermata nel piazzale antistante il terminal privato.
BRINDISI – I bulgari che vivono a Napoli, dove hanno intrapreso l’antico mestiere della vendita di strada delle sigarette di contrabbando, hanno finito con l’assimilare la creatività tipica dei partenopei. Per introdurre in territorio italiano le loro “bionde” (ma non vi aspettate le classiche Marlboro, qui si parla di marche sconosciute e a basso costo come le Richman Royal) le pensano tutte, pur di superare indenni i controlli di polizia che, Schengen o non Schengen, a Brindisi sono sempre piuttosto severi. L’ultima questa sera, quando la Polmare ha scoperto un doppio fondo in un rimorchio per cavalli, dove invece c’erano due somari.
BRINDISI – Nel serbatoio della benzina non c'era carburante ma sigarette e l'auto veniva alimentata da un piccolo contenitore in metallo. Nemmeno questo escamotage, però, è servito a ingannare gli agenti della Polizia di frontiera in servizio al porto. È così che questa mattina un cittadino bulgaro di 30 anni Rangel Rangelov è stato arrestato per contrabbando internazionale di tabacchi lavorati esteri.
BRINDISI - Militari della compagnia di Brindisi della Guardia di Finanza e personale dello Svad Dogane hanno intercettato un altro cittadino bulgaro diretto a Napoli, e appena sbarcato in auto da un traghetto proveniente da Igoumenitsa, con un piccolo carico di sigarette di contrabbando occultato - questa volta - nel vano del sistema di riscaldamento dei sedili posteriori della sua Bmw 316. L'accoppiata bulgari-sigarette di contrabbando, a Napoli, è la forma più evoluta degli altri mestieri marginali riservati solitamente a immigrati, nomadi, senzatetto, come lavavetri ai semafori eccetera.
BRINDISI – Weekend di controlli e arresti per la Guardia di Finanza di Brindisi, nel porto del capoluogo. Cinque persone di nazionalità bulgara sono state arrestate tra le giornate di sabato e domenica scorsi, per contrabbando di tabacchi lavorati esteri, ed un cipriota per favoreggiamento all'immigrazione clandestina per aver nascosto nella sua autovettura due immigrati. Sono 65 chilogrammi in totale invece la “bionde”occultate dai bulgari, e sequestrate dai finanzieri.
BRINDISI - Quante sigarette servono per imbottire i sedili e le intercapedini della carrozzeria di una Bmw? Circa 22mila: 30 chili, cioè 110 stecche, 1100 pacchetti. Le hanno trovate gli agenti della Polizia di Frontiera stamani nel porto di Brindisi, controllando una vettura appena sbarcata dal traghetto Ionian Queen proveniente da Igoumenitsa. I due bulgari a bordo della vettuta sono stati arrestati, ma poco altri cinque connazionali hanno seguito la stessa sorte, perchè quelli della Bmw in realtà facevano parte di un gruppo che era tornato in patria per fare un carico di tabacchi da rivendere poi al mercato nero di Napoli.
Un altro carico di sigarette spedite in Europa dalla mafia balcanica, attraverso la Grecia, sono state sequestrate nel porto di Brindisi da Guardia di Finanza e Svad Dogane. In un Tir sono state trovate tre tonnellate e mezzo di "bionde", celate tra 640 casse di kiwi.
BRINDISI – “Alfarano Francesco + 154”, un processone al contrabbando di sigarette d’altri tempi, con dentro tutti i nomi di primo piano del traffico di sigarette in Puglia, potrebbe morire di eutanasia, ma prima il tribunale di Brindisi dovrà valutare ed accettare una richiesta di riqualificazione del reato avanzata ieri in aula dal pm Alberto Santacatterina della Dda di Lecce, che potrebbe cambiare anche la raffigurazione del rapporto tra le società contrabbandiere e la Sacra corona unita. I contrabbandieri fiancheggiatori esterni della Scu? No, più che altro taglieggiati dalla stessa Sacra corona unita. Quelle 10mila lire a cassa di sigarette da versare all’organizzazione criminosa, al clan al potere in un determinato momento, non erano un obolo volontario, ma un pizzo a tutti gli effetti.
Sarebbe stato interessante sapere se il carico di 5 tonnellate di sigarette di contrabbando destinato ad una centrale di smistamento di Napoli, e sbarcato il 25 gennaio a Brindisi celato in un trailer su cui erano stipate anche tre tonnellate di orate greche di allevamento, sotto ghiaccio, aveva una corsia privilegiata per giungere a destinazione malgrado i blocchi stradali. Comunque sia non ha superato i controlli di Finanza e Dogana, e i committenti napoletani, assieme ai clienti esteri, lo aspetteranno invano. Inoltre, è stata proprio la stranezza dell’arrivo di un carico deperibile in un periodo di scioperi ad insospettire i controllori.