Il pm Milto Stefano De Nozza: “Sistema aziendale rodato, perfettamente rodato, per un giro di appalti per il servizio di nettezza urbana”. Qualche chilo di pesce per una cancelliera del Tribunale di Brindisi
Al telefono: “Ha cercato la tangente, quanto è il magna?” Ancora: “Al sindaco il 30 per cento”. E poi: “Quello non ha mai lavorato, mi è costato 250mila euro”. Denaro consegnato al bar, dopo il caffè. "Attività illecita nei confronti del senatore Zizza" in una delle ultime informative: il parlamentare non è indagato
Torna in libertà per decorrenza dei termini della custodia cautelare il sindaco di Erchie, Giuseppe Antonio Salvatore Margheriti, arrestato per corruzione il 4 luglio scorso dalla Squadra mobile brindisina assieme al vice sindaco
Gli imputati accusati di corruzione ammessi al rito abbreviato: la difesa chiede l’ascolto dell’ex dirigente del settore Rifiuti, Fabio Lacinio, e l’acquisizione di lettere e perizie. Prima udienza a gennaio, sentenza a marzo. Per il commercialista Vergara e l'ingegnere Caramuscio processo ordinario
Oggi udienza preliminare: i difensori scioglieranno la riserva il 3 ottobre, intanto hanno sollevato opposizioni alla costituzione di parte civile dell’Oga
Il fascicolo aperto dopo le dichiarazioni di Luca Screti, in seguito all’arresto del 6 febbraio 2016 per presunte tangenti nei rifiuti: “Mi chiese di assumere una persona”
Giuseppe Margheriti, arrestato dalla Mobile il 4 luglio scorso, non si è dimesso: per il Tribunale sono attuali i pericoli di reiterazione del reato e inquinamento delle prove. Rimesso in libertà, invece, il suo ex vice Domenico Margheriti che ha lasciato l’incarico
Rischia il processo la presidente dell’associazione Maria Antonietta Gualtieri, stralciata la posizione degli ingegneri del Comune di Brindisi Marco Locorotondo e Paolo Sellani
Giuseppe Margheriti e Domenico Margheriti, eletti nel centrodestra, ai domiciliari nell’inchiesta partita da Taranto: indagini sull’appalto da un milione di euro per il completamento delle infrastrutture primarie della zona Pip a carattere artigianale e su un parco eolico. Imprenditori intercettati
Domenico Iaboni, l’unico a essere stato licenziato, interrogato per un’ora con la formula dell’incidente probatorio in vista del processo: “Bassi e De Filippo non solo sapevano, ma dicevano di firmare i Sal anche per lavori non eseguiti”. Sulle mazzette: “Dall’imprenditore ebbi 1.250 euro, in contanti, due volte tra Pasqua e Natale”
Dai verbali dell'imprenditore che ha denunciato i vertici e i dipendenti della centrale di Cerano, alcuni retroscena anche sulle assunzioni che gli furono chieste: "Tra gli operai c'era anche un ragazzo parente di un dirigente della centrale. Fui costretto a licenziare alcuni dei miei dipendenti"
Depositati i verbali degli interrogatori resi dall'imprenditore di Monteroni, alla base dell'inchiesta sugli appalti nella centrale di Cerano. Due dirigenti e cinque impiegati sono indagati assieme al titolare della ditta per le tangenti: "Mazzette per 200mila euro, le banche vogliono togliermi la casa"
A fine giugno l'ascolto con la formula dell'incidente probatorio di Domenico Iaboni, indagato per corruzione assieme a cinque impiegati, addetti alle certificazioni dei lavori, e a due dirigenti. Per i pm il verbale sarà fonte di prova nel processo assieme a quello reso dall'imprenditore che per primo denunciò il "sistema di tangenti"
Nuovi retroscena nell'inchiesta per corruzione negli appalti Enel indetti nella centrale Federico II di Brindisi dopo l'ascolto dell'imprenditore: "Era la stessa impresa che eseguì lavori di falegnameria a casa del responsabile per l'ambiente che io conobbi come addetto alle relazioni esterne"
Il gip scarcera De Punzio, Gloria, Iaboni e Attanasio: "Cessate esigenze cautelari dopo l'incidente probatorio dell'imprenditore di Monteroni. I pm vogliono sentire, con la stessa formula, Iaboni perché avrebbe fatto parziali ammissioni. Era già stato rimesso in libertà dal Riesame Tamburrano
Nel corso dell'incidente probatorio davanti al gip, l'imprenditore di Monteroni precisa il ruolo di Carlo De Punzio, in carcere dal 5 maggio: "Contro di lui non ti potevi mettere. Mi chiese di incontrarlo, ci vedemmo in un bar della Commenda e mi disse di non fare mai il suo nome"
In vista del processo, i pm chiedono di ascoltare Domenico Iaboni, l'unico a essere stato licenziato, con incidente probatorio, così come è stato fatto con l'imprenditore che ha denunciato. Il titolare della ditta ieri ha confermato le accuse davanti al gip: "Ho pagato tangenti e assunto persone, anche pregiudicati"
Fissato per oggi l’incidente probatorio chiesto dai pm per raccogliere le dichiarazioni del titolare della ditta che tentò il suicidio: i magistrati pronti a chiedere il processo, sette gli indagati per corruzione. Non è escluso che vengano consegnati i nomi di altri dirigenti della centrale di Cerano, per il professionista ipotesi di patteggiamento
Avvisi di proroga notificati al segretario generale dell'Authority Giuffrè, anche responsabile dell'anticorruzione, al dirigente Tanzarella, all'ex assessore Monetti del Comune, e agli imprenditori Schettino di Brindisi, Francesco De Marco, subentrato nella Nubile, Ladoagana di Monopoli e un bulgaro. Al centro dell'inchiesta il Cdr destinato al Portogallo
Rischia di aumentare il numero degli indagati: negli ultimi verbali, l’imprenditore di Monteroni che tentò il suicidio ha consegnato ai pm i nomi di altri dirigenti e quadri della centrale. “Era l’unica strada per ottenere gli appalti, i prezzi bassi erano una chiave per vincere”. La Procura pronta a chiedere il processo dopo l’incidente probatorio
Nel fascicolo d'inchiesta sulla presunta corruzione oltre 1.500 pagine tra documenti su gare, fatture, versamenti e assegni. In attesa dell'ascolto del titolare della ditta di Monteroni con la formula dell'incidente probatorio, la difesa di Carlo De Punzio rinuncia al Riesame: chiesta alla società copia del contratto
Decreti di perquisizione con contestuale avviso di garanzia per Fausto Bassi e Fabio De Filippo, il primo a capo dell'unità di Business e l'altro responsabile delle manutenzioni: i nomi erano già contenuti nell'ordinanza di arresto a carico di cinque dipendenti della centrale, eseguita il 5 maggio scorso
Davanti al gip hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere Vito Gloria e Fabiano Attanasio, mentre ha negato tutto Nicola Tamburanno. Per l’accusa, tra le utilità ricevute da quest’ultimo, anche una Peugeot 308: “Era un regalo”. La Procura: “Valeva 13mila euro, finta cessione per 750 euro e poi rivenduta a 4.900”
L’imprenditore ascoltato a breve sulla posizione di altri fra quadri e dirigenti della centrale di Cerano, alcuni nominati nell’ordinanza di arresto, diversi coperti da omissis. Per i pm altri sapevano e facevano parte del sistema. In un memoriale tutti gli appalti per i quali il titolare della ditta sostiene di aver pagato tangenti