BRINDISI- Non c’è nulla che possa far ritenere che quella notte si uccise per colpa, o che vi fu un uso delle legittimo delle armi così come prevede la legge in caso di inseguimento e conflitto a fuoco delle forze dell’ordine con scafi contrabbandieri. Quella notte, la notte dei fuochi, tra il 14 e il 15 giugno del 1995 “Erano impazziti tutti, sparavano tutti come dannati”.
BRINDISI - Giunge ad un punto cruciale l'istruttoria dibattimentale del processo per l'attentato davanti all'Istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi, avvenuto il 19 maggio 2012. La Corte d'Assise è passata all'esame dell'unico imputato di strage aggravata dalle finalità terroristiche, Giovanni Vantaggiato.
OSTUNI - Sarà un nuovo collegio, presieduto nientemeno che dal presidente del Tribunale di Bari, Vito Savino - a giudicare Ciccio Prudentino, imputato nel processo che si sta celebrando presso la Corte d’Assise del capoluogo pugliese. Il dottor Savino subentra al giudice Michele Petrizzelli, trasferitosi nel frattempo presso la Corte di Appello di Bari. E così dal prossimo autunno saranno nuovi anche i giudici popolari. Unica conferma, in seno al collegio giudicante, quella del dottor Eustacchio Cafaro, giudice a latere.
BRINDISI - Il pentito numero uno, quel Vito Di Emidio, soprannominato “Bullone”, che ha confessato una ventina di omicidi (“Non ricordo, saranno stati diciannove, forse ventuno”), è comparso questa mattina nell’aula della Corte d’Assise di Brindisi, presidente Gabriele Perna. Doveva essere la prova decisiva per inchiodare anche i complici di Di Emidio, 43 anni, brindisino, catturato dai carabinieri il 28 maggio del 2001. E invece “Bullone” si è lasciato prendere da amnesie decisamente sospette, come ha sottolineato il pubblico ministero Alberto Santacatterina, dimenticando i nomi dei complici di alcuni omicidi.