BRINDISI – Cosimo Parato, assente per la settima volta e nel caso odierno senza giustificazione medica, potrebbe essere assoggettato ad accompagnamento coatto. Così ha proposto oggi alla Corte d’Assise di Brindisi il pm. Cosimo Parato è teste chiave nonché parte civile in quanto vittima di un attentato.
BRINDISI – Cosimo Parato, ripetutamente assente per ragioni di salute alle udienze del processo che riguarda, oltre alla strage della scuola Morvillo Falcone anche il tentativo di omicidio nei suoi confronti, è sottoposto in queste ore a visita fiscale.
BRINDISI - Un nuovo certificato medico e salta, per la terza volta, l'audizione di Cosimo Parato, prima vittima del 'bombarolo'. Rinvio al 28 marzo. Le parti civili rinunciano ai testi citati, la difesa di Vantaggiato chiama il maresciallo Fiorita.
BRINDISI - La conferma di quanto è stato ribadito più volte riguardo le indagini imperniate sulla figura di Giovanni Vantaggiato, la si ritrova oggi nelle parole dell'uomo di Torre Santa Susanna, Cosimo Parato, che il 68enne di Copertino, reo confesso della strage di Brindisi, voleva morto e tentò di uccidere nel 2008 realizzando e poi azionando una bici – bomba che lo ridusse in fin di vita. Ebbene, Parato ha rilasciato un’intervista all’inviato della trasmissione televisiva “Quarto Grado” che va in onda questa sera su Rete 4 e ha ripetuto quel che probabilmente disse agli inquirenti agli inizi di luglio e che fu raccontato da BrindisiReport.it e dalla stampa nazionale.
BRINDISI - La moglie di Vanni Vantaggiato, autore materiale dell'attentato del 19 maggio scorso alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, Giuseppina Marchello, sarà ascoltata la settimana prossima dal pm come persona informata sui fatti. La Marchello è l'amministratrice della Marchello Carburanti Sas di Copertino, l'azienda che ha un ruolo centrale sia nell'indagine sull'attentato alla Morvillo Falcone in cui perse la vita la 16enne Melissa Bassi e altre sei studentesse sono rimaste ferite alcune in maniera molto grave, sia in quella legata all'attentato del 24 febbraio 2008 a Cosimo Parato, che ridusse quest'ultimo in fin di vita.
BRINDISI – Sin qui la drammatica vicenda dell’attentato del 19 maggio 2012 alla scuola Morvillo Falcone mancava di due elementi essenziali: retroscena e movente. L’unico – al momento - indagato e reo confesso, il commerciante di carburanti di Copertino, Giovanni Vantaggiato, ha indossato e vestito i panni dello stragista per caso, spinto da una folle rabbia legata ad una truffa subito da Cosimo Parato di Torre Santa Susanna, tutt’altro che placata dalla sentenza di condanna di Parato sopraggiunta a metà aprile, un mese prima della bomba all’Ipsss di Brindisi piazzata per “vendetta contro il mondo”. Venerdì questa presunta verità è stata spazzata via da Parato, che il 24 febbraio 2008 fu quasi ucciso da una bomba piazzata da Vantaggiato in una bici nel condominio dove vive a Torre: lui non è mai stato il truffatore, e Vantaggiato non è mai stato il truffato, hanno invece lavorato insieme per lucrare su scorte in nero di gasolio.
BRINDISI – E’ durato un’ora e mezzo l’interrogatorio di garanzia di Giovanni Vantaggiato, il bomber di Copertino responsabile della strage della scuola Morvillo Falcone, accusato anche del tentato omicidio dell’imprenditore torrese Cosimo Parato avvenuto il 24 febbraio del 2008. Oggi, per questa seconda accusa, è stato ascoltato dal gip Paola Liaci alla presenza del suo legale di fiducia Franco Orlando. Vantaggiato, noto nel suo paese natale come Vanni, ha confermato le accuse mosse contro di lui dal pubblico ministero Milto De Nozza, a sua volta presente all’interrogatorio.
TORRE SANTA SUSANNA – E’ Torre Santa Susanna adesso il polo delle indagini sull’attentato del 19 maggio scorso alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi. Qui passa una traccia pesante lasciata da Giovanni Vantaggiato sia nel periodo 2007-2008, che nei giorni precedenti il suo fermo, avvenuto il 6 giugno per le ipotesi di reato legate alla detenzione, al trasporto e all’utilizzo di materiale esplodente, e a quella di strage con l’aggravante - secondo la Dda di lecce – delle finalità terroristiche. Vantaggiato sta tornando sotto la lente d’ingrandimento anche dal punto di vista delle contestazioni formali per la bici-bomba che la mattina di domenica 23 febbraio 2008 ridusse in fin di vita Cosimo Parato, attentato che si è auto attribuito nell’ultimo interrogatorio davanti ai pm Milto De Nozza e Guglielmo Cataldi avvenuto lunedì 18 giugno.
BRINDISI – Giuseppina Marchello e il marito Giovanni Vantaggiato – che lei nell’atto di denuncia per la truffa subita tra il 2006 ed il 2007 a Torre S.Susanna, definisce uno dei suoi “autisti” – sapevano sin dalle settimane successive alla scoperta del bidone attuato nei loro confronti che non avrebbero potuto rivalersi in alcun modo contro Cosimo Parato e gli altri soggetti che erano riusciti a farsi consegnare dalla società di Copertino gasolio e benzina per uso agricolo e per autotrazione, sino ad un valore di 342mila euro. Infatti Giuseppina Marchello, a capo della società in accomandita semplice Carburanti Marchello, incaricò degli accertamenti sulla consistenza patrimoniale e finanziaria degli autori della truffa un investigatore privato, il quale alla fine consegnò una relazione in cui gli stessi venivano definiti pluriprotestati e proprietari di un bel nulla, stante i sequestri ed i pignoramenti nei loro confronti.