LATIANO – Stava svolgendo dei lavoretti per risistemare la casa di villeggiatura, quando un uomo di Latiano, Cosimo Principalli, di 61 anni, è rimasto incastrato sotto la tettoia che era crollata improvvisamente. A dare l’allarme, la moglie che si trovava sul posto. I sanitari del 118 di Latiano, intervenuti in via Torre, hanno soccorso l’uomo seriamente ferito, per un profondo taglio sotto ascellare. D’urgenza è stato trasportato presso l’ospedale Antonio Perrino di Brindisi.
OSTUNI - Decisione drastica, dopo il cedimento di una porzione di rivestimento dalla facciata di una delle due palazzine di via Caduti di Nassiriya destinate alle forze dell’ordine. A margine del sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dai tecnici dello Iacp, è stata varata la rimozione complessiva dei conci e la sostituzione degli stessi con un nuovo strato di intonaco: una misura prudenziale, a discapito dell’estetica, per evitare che sia messa ulteriormente a rischio l’incolumità dei residenti. Ma a maggior ragione crescono i dubbi circa la qualità dei lavori a suo tempo appaltati (con una procedura di gara pubblica) dal Gruppo De Gennaro di Bari ad una impresa di Altamura, che di fatto realizzò l’intervento.
OSTUNI – Tragedia sfiorata a Ostuni, questa mattina alle 7,45 quando gli scrosci di pioggia e il forte vento hanno provocato il distacco, all’altezza del quarto piano, di una massa di conci di rivestimento di una delle due palazzine di via Caduti di Nassiriya destinati alle forze dell’ordine. In quel momento nell’area sottostante, si trovavano alcune persone che stavano per andare al lavoro e che solo per questione di attimi non sono state investite dai pesanti blocchetti di tufo. Se il distacco fosse avvenuto nel pomeriggio, quando in quelle aree condominiali giocano i bambini, il rischio di un tragico incidente sarebbe stato moltiplicato. Si tratta di costruzioni di appena quattro anni, in gestione allo Iacp, realizzate in subappalto da una impresa di Altamura sembra in liquidazione.
BRINDISI – L’impalcatura di un negozio in ristrutturazione, all’interno della galleria, che cade e solleva un polverone tale da mettere in moto i sensori e scatta, di conseguenza, l’allarme. Evacuazione al centro commerciale “Le Colonne”. Erano da poco passate le 20 quando la struttura è precipitata facendo scattare l’allarme evacuazione.
GRAVINA IN PUGLIA – Confinava con un cantiere dove era stato abbattuto pochi giorni fa un locale, il muro di un edificio di due piani crollato nella notte di oggi a Gravina. Erano circa le 5.30 quando in via Brindisi, al civico 22, i residenti hanno prima avvertito rumori sospetti e per questo hanno subito dato l’allarme ai vigili del fuoco che prontamente hanno ordinato di sgomberare l’immobile. Le due famiglie che vivono nei due appartamenti, sono salve per miracolo perché pochissimi minuti dopo è avvenuto il crollo.
Arriva la pioggia e il vento e la provincia di Brindisi è in emergenza. Nella mattinata due muri crollati, uno a Mesagne e l’altro a Torre S. Susanna, e per fortuna un solo ferito, il 50enne Giulio Fassano di Torre, che è stato travolto dalla macerie con la sua auto, ma non è in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti medici e paramedici del 118 di Latiano e i vigili urbani di Torre. A Mesagne invece, nessuna persona o auto coinvolta nel crollo.
BRINDISI – Un boato assordante. Poi polvere e macerie. Si è sbriciolata in pochi istanti la facciata di una palazzina su cui poggiava l’impalcatura montata un paio di mesi addietro in via Lata, angolo via Bernardo De Rojas, nel centro storico di Brindisi. Là dove sono in corso i lavori di ristrutturazione di un antico immobile di cui era rimasto soltanto lo scheletro. Udito il primo, anomalo cigolio, hanno fatto appena in tempo a mettersi al riparo gli operai. In un lampo è caduto giù tutto: ciò che restava della palazzina, un’intera impalcatura (alta circa 6 metri) e la recinzione, posta a protezione del cantiere. Il crollo è accaduto attorno alle 11 di stamane. Un boato udito in tutto il quartiere. Si è temuto il peggio, sino a quando i vigili del fuoco del Comando provinciale di Brindisi non hanno messo in sicurezza la zona, scongiurando ulteriori crolli e soprattutto confermando la circostanza più importante: nessuno è rimasto ferito a seguito del cedimento dell’impalcatura e delle mura.
BRINDISI – Falesia killer, inchiesta chiusa ed ora arriva il momento della verifica delle responsabilità per la morte del 29enne ricercatore tarantino Paolo Rinaldi, 29 anni, causata da una frana la mattina del 21 ottobre 2010. Sei gli indagati ai quali il pm Antonio Costantini ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini. L’ipotesi di reato di omicidio colposo riguarda Enzo Epifani e Alessandro Ciccolella, rispettivamente presidente e direttore del consorzio di gestione dell’oasi di Torre Guaceto, Franco Marinò il guardaparco che esattamente un anno fa rimane travolto, per fortuna con conseguenze non gravi, insieme al giovane ricercatore, i legali rappresentanti di Universus Csei, Antonio e Ettore Ruggiero.
LIDO PRESEPE (Torchiarolo) – Nessun attentato, ma un crollo strutturale dell'edificio. E' questo l'esito dei primi accertamenti svolti da vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi e dai carabinieri dopo la distruzione del chiosco di Lido Presepe avvenuto nella tarda serata di ieri, sabato 15 ottobre. L'immobile è di proprietà di Graziano Rizzello, nato a Cellino San Marco, ma residente in Germania dove lavora come gelataio.
BRINDISI – Attimi di paura, ma fortunatamente senza particolari conseguenze e, soprattutto nessun ferito, dopo il crollo di un vecchio capannone in via Osanna, nel pomeriggio. Erano passate da poco le 16 quando la struttura, alta 5-6-metri, uno dei pochi residuati rimasti nella zona vicina a via Cappuccini – nei pressi dell’antica “pesa comunale” –, in cui all’inizio del secolo scorso insistevano alcuni tra i più importanti stabilimenti vinicoli, ha collassato su se stessa, rovinando in cumuli di macerie.
BRINDISI - Falesia killer: si allarga il raggio d’azione degli inquirenti alla ricerca delle eventuali responsabilità sulla morte di Paolo Rinaldi, il giovane ricercatore travolto dal crollo di un costone di roccia in contrada Apani. Domattina, nella sede leccese della Universus-Csei, l’ente per conto del quale il 29enne stava eseguendo i rilievi per misurare l’erosione della costa brindisina, gli ispettori incaricati dal sostituto procuratore Antonio Costantini, incontreranno oltre ai responsabili dell’ente di formazione, anche i dirigenti del ministero dell’Ambiente e quelli del Miur, in viaggio da Roma proprio per l’interrogatorio in questione.
BRINDISI - Sono almeno due gli interrogativi ai quali le indagini sulla tragedia di Apani dovranno rispondere: la morte del giovane ricercatore travolto dal crollo della falesia, si poteva evitare? Se sì, chi doveva scongiurarla? Il giorno dopo ogni tragedia è giornata di lavoro frenetico, così è stato per i carabinieri della stazione Casale e del Nucleo operativo ecologico, per gli ispettori dello Spesal e per il pubblico ministero Antonio Costantini. Lavoro febbrile da una parte, sul luogo della tragedia, nella oasi protetta del Wwf dove gli inquirenti si sono assiepati per i rilievi del caso. Silenzio surreale dall’altra, nella camera mortuaria dell’ospedale Perrino dove si sono raccolti i parenti del 29enne Paolo Rinaldi, ancora increduli.
TORRE GUACETO – La falesia in erosione può uccidere, e chi ancora non lo ha capito, oppure ha sottovalutato il rischio, con la tragedia di stamane è molto meglio che si ricreda. Un giovane tarantino di 29 anni, Paolo Rinaldi, è morto poco prima delle 11 di stamani con il torace schiacciato da un blocco staccatosi dalla scarpata che sovrasta la spiaggia tra Torre Guaceto ed Apani, all’interno della riserva marina. Un guardaparco che era con lui, Franco Marinò di 44 anni, di Carovigno (fratello del presidente di Confindustria Brindisi, Giuseppe), è rimasto ferito, e un’altra stagista Anna Scapino di 20 anni, di Matino (Lecce), è stata l’unica ad essere risparmiata.