BRINDISI – Disco rosso del Ctr (Comitato tecnico regionale) al progetto del rigassificatore nell’area di Capobianco. E l’operazione Brindisi Lng/British Gas si allontana dalla città. Rischia di svanire come nel più classico dei “porti delle nebbie”, dopo il pronunciamento del Comitato tecnico regionale, il progetto da oltre 500 milioni di euro per la rigassificazione del gas naturale liquefatto da 8 miliardi di metri cubi l’anno. Al momento sull’istruttoria e sulla decisione definitiva non esistono posizioni ufficiali.
BRINDISI – Il Tar di Lecce, prima sezione, pronunciandosi sulla richiesta di annullamento previa sospensiva di Polimeri Europa dei due provvedimenti del Ctr Puglia, che mettevano in mora l’azienda a fronte dell’incompletezza del Piano di sicurezza, ha dichiarato con ordinanza “l’insussistenza dell’interesse alla decisione della domanda cautelare” da parte degli stessi giudici amministrativi poiché la stessa Polimeri Europa ha ottemperato alle prescrizioni indicate nei provvedimenti del 28 ottobre e del 10 novembre 2011 del direttore del Comitato tecnico regionale. Polimeri Europa ha infatti provveduto presentando il nuovo Piano di sicurezza il 9 gennaio, ma ha anche realizzato alcuni interventi indicati.
BRINDISI – Spira aria di rinnovato, seppur moderato, ottimismo nello stabilimento di Polimeri Europa all'indomani della decisione del Comitato regionale. Nonostante le nubi all’orizzonte - non solo dal punto di vista meteorologico - dipendenti, operai quadri, dirigenti, in massa si sono ritrovati all’ingresso dei cancelli del Petrolchimico per apprendere dai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl le ultime novità, positive per il momento, perché il posto di lavoro è salvo, almeno per i prossimi sessanta giorni. Dalle 10 alle 11 una nuova riunione ha registrato la nuova partecipazione di massa di tutti i lavoratori.
BARI – Disco verde per l’esercizio provvisorio degli impianti di Polimeri Europa, ma solo per sessanta giorni. E’ questo il responso scaturito dalla riunione fiume, conclusasi in serata, del Comitato tecnico regionale, l’organo interistituzionale di controllo che - esattamente una settimana fa - aveva stabilito il blocco di alcune linee vitali della multinazionale data l’incompletezza della documentazione relativa alla sicurezza degli impianti. Lo stesso Ctr, ha “accolto” la richiesta di Polimeri formulata subito dopo il blocco imposto, concedendo due mesi di tempo per adeguare la documentazione relativa alla valutazione dei rischi per l’impianto.
BRINDISI – Un’altra giornata fitta di incontri per l’emergenza Polimeri Europa, dopo la sospensione per sei mesi dell’attività di alcuni impianti dello stabilimento di Brindisi disposta dal Ctr Puglia all’esito delle verifiche di routine. Gli impianti di Polimeri Europa rientrano nella tabella ministeriale degli insediamenti produttivi ad elevato rischio di incidente industriale, come altri di Brindisi, quindi soggetti a particolari protocolli. In fabbrica i sindacati di categoria e i delegati della Rappresentanza sindacale unitaria hanno convocato un’assemblea per discutere con i lavoratori della situazione.
BRINDISI - Le segreterie confederali Cgil, Cisl e Uil, e quella dell'Ugl, sbarrano la strada a qualsiasi tipo di ricatto occupazionale connesso alla fermata di alcuni impianti determinata dal Comitato tecnico regionale (Ctr) di Bari, all'esito delle verifiche di sicurezza sullo stabilimento di Polimeri Europa, il più importante inquilino del petrolchimico consortile di Brindisi. Una nota unitaria corregge sostanzialmente il tiro di quella emessa nella giornata di ieri dali sindacati di categoria dei chimici, in cui si parlava di manovra politica ai danni del sistema industriale brindisino. Ma le confederazioni non fanno con ciò sconti alle amministrazioni locali e alla stessa politica, oltre che a Confindustria e ad Eni, chiamate ad occuparsi delle tensioni che tengono sulla corda centinaia di lavoratori, in una realtà che ha retto meglio di altre alla crisi ma che non si può certo dire immune da rischi occupazionali.