CAROVIGNO - “Dire no al depuratore di Carovigno? Sarebbe un atto irresponsabile: da inquinatore”. Durissimo l’assessore regionale alle Opere pubbliche Fabiano Amati, intervenuto in serata ai lavori della seduta straordinaria del Consiglio comunale di Carovigno, convocata per assumere iniziative tese a scongiurare l’annunciato diniego del presidente della Provincia Massimo Ferrarese, deciso a non rilasciare il nullaosta temporaneo per l’avvio dell’impianto di Bufalaria, da porre a servizio anche degli abitati di San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e delle marine di Carovigno.
BRINDISI - Ferrarese precisa e conferma: “No all’autorizzazione temporanea per l’avvio dell’impianto intercomunale di Bufalaria. Sono stati registrati diversi pareri negativi sulla richiesta presentata da AqP di avere l'autorizzazione allo scarico nel Canale Reale. Di significativo rilievo è stato il parere negativo del Rappresentante del Consorzio di Gestione della Riserva di Torre Guaceto espresso in nome e per conto del ministero dell'Ambiente” (ossia il direttore dell’oasi, Alessandro Ciccolella, ndr). Ma il sindaco di Carovigno, Vittorio Zizza non ci sta, e controbatte: “Ferrarese poteva dircelo due anni fa che era contrario. Già all'epoca, infatti, il ministero dell’Ambiente ha espresso parere negativo, anche per lo scarico nel Canale Reale delle acque che confluiscono dai depuratori di Francavilla Fontana, Latiano e Mesagne. A questo punto revochi anche queste autorizzazioni”.
BRINDISI – Braccio di ferro sulle autorizzazioni. Provincia e Aqp a confronto. Si e' svolto stamani a Bari un incontro tra l'amministratore unico dell'Acquedotto Pugliese Ivo Monteforte e il Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese finalizzato a definire i problemi tecnici che, allo stato attuale, impediscono il funzionamento di alcune strutture già disponibili. In particolare, si e' discusso dell'impianto di affinamento di Mesagne che è stato realizzato dalla Provincia con un investimento di circa 14 milioni di euro. Al centro anche il nodo legato al destino del depuratore intercomunale di Carovigno. Venerdì prossimo (alle ore 19), presso la sala convegni del Castello, il centrosinistra carovignese ha promosso una manifestazione pubblica, alla presenza dell’assessore regionale Fabiano Amati.
BRINDISI - La questione dello scarico del nuovo depuratore di Bufalaria, del suo impatto con il mare, il Canale Reale e l'area della riserva marina di Torre Guaceto, la questione dell'impianto di affinamento a servizio degli scarichi di Mesagne, Latiano, Francavilla Fontana che a loro volta finiscono nel Reale, sono sul tavolo da qualche settimana, e soggetti a due pressioni: da un lato quella del comitato che raccoglie le firme per il no allo scarico a Guaceto e del presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, che annuncia che non firmerà l'autorizzazione, dall'altro quella dei sindaci interessati e dell'assessore regionale Fabiano Amati, che affermano l'urgenza e l'utilità, nonchè la qualità tecnologica del depuratore. Sul tema riceviamo un intervento di Carmine Dipietrangelo, ex vicepresidente del Consiglio Regionale pugliese e attuale consigliere di amministrazione delle Fal.
BRINDISI – E’ furioso l’assessore regionale alle Opere pubbliche, Fabiano Amati, di fronte all’ipotesi che l’Amministrazione provinciale, come annunciato dal presidente Massimo Ferarrese, possa davvero negare l’autorizzazione per l’avvio del Depuratore intercomunale di Bufalaria, destinato a raccogliere e sanificare gli scarichi fognari dei Comuni di Carovigno, San Vito dei Normanni e San Michele Salentino. “In questo preciso momento, mentre noi stiamo commentando, dibattendo e discutendo - sbotta l’assessore - quella zona è sottoposta a un’incivile contaminazione del suolo e del mare. In questo stesso istante, lungo quei terreni non è possibile realizzare un pozzo perché allo stato affiorerebbero soltanto liquami”.
BRINDISI - Querelle sui depuratori: Massimo Ferrarese glissa sull’impianto di Carovigno e rilancia quello di Mesagne. Il presidente della Provincia di Brindisi ha infatti inviato una lettera al presidente della Regione Puglia, all’amministratore unico dell’Acquedotto pugliese ed al presidente dell’Ato Puglia per chiedere la convocazione di una riunione urgente finalizzata ad individuare una soluzione tecnica che consenta una efficace gestione dell’impianto di affinamento delle acque reflue realizzato a Mesagne. Quale sia, invece, il destino dell’impianto intercomunale di Bufalaria resta un mistero alla luce del niet pronunciato ieri dallo stesso numero uno dell’Amministrazione provinciale. Il sindaco di San Vito: "Così rischiano di saltare finanziamenti ed opere".
BRINDISI - “Tolleranza zero per i depuratori che continuano ad inquinare”. Questo il monito. E pazienza se l’investimento è costato una montagna di soldi e se un’intera comunità, in attesa da anni dell’impianto, rischia di restarne priva. Ma tant’è. La Provincia di dare il suo assenso pare che non ne abbia minimamente voglia. E lo ha messo per iscritto: “Metteremo in campo ogni iniziativa finalizzata a bonificare il Canale Reale e, di conseguenza, a tutelare l’oasi naturalistica di Torre Guaceto. In questa ottica, a seguito di opportuni approfondimenti, si è deciso di negare l’autorizzazione allo scarico delle acque del depuratore che sarà al servizio di Carovigno, San Vito dei Normanni, San Michele Salentino e delle marine di Specchiolla e Santa Sabina”. Il sindaco di Carovigno, Vittorio Zizza, non nasconde il proprio stupore ma si dichiara fiducioso.
OSTUNI – Potenziali trasgressori avvisati: è vietato lo scarico nella rete fognaria cittadina di acque di vegetazione provenienti dalle attività di molitura delle olive. Tanto prevede un’ordinanza emessa dal sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella. Chiaro l’obiettivo: impedire lo sversamento illegale delle liquidi reflui da parte degli operatori agricoli impegnati nella campagna olearia in corso.
BARI – Depuratore intercomunale: “Quattro mesi per completare i lavori”. Questo l’annuncio a sorpresa (e l’impegno) dell’assessore regionale alle Opere pubbliche, Fabiano Amati. Una ventata d’aria pura, almeno così si spera, attorno al collettore e al depuratore circondariale destinato a servire i territori di San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e Carovigno, opera che appare stregata se si considera che la progettazione ed il primo finanziamento risalgono alla fine degli anni Settanta, e non si vede ancora la fine malgrado gli interventi finanziari della Regione Puglia.
CAROVIGNO - “Dieci milioni di euro trattenuti dalla Regione Puglia stanno rallentando lo sviluppo della città. E per il parere sul Pug attesa allucinante”. Lo sfogo è del sindaco, che sbotta: “Comune allo stremo, per colpa di Vendola”. Un attacco frontale quello che il primo cittadino, Vittorio Zizza, sferra al Governo regionale, responsabile a suo dire di un immobilismo tanto acuto da compromettere i programmi di crescita avviati sul territorio.
OSTUNI - Il 27 agosto scorso la giunta comunale ha deliberato la riduzione del costo d’acquisto dell’acqua affinata fuoriuscente dal depuratore da 0,50 a 0,22 euro a metrocubo. Il provvedimento fa seguito alla constatazione che i proprietari dei terreni che stavano usufruendo di questo servizio per irrigare i terreni avevano lamentato l’esoso esborso per l’utilizzo dell’acqua affinata per innaffiare le colture.
CAROVIGNO – Progettato negli anni Settanta e non ancora completato l’impianto di collegamento al depuratore Bufularia di Carovigno, potrebbe finalmente essere terminato con un nuovo finanziamento in arrivo dalla Regione. L’assessore alle opere pubbliche Fabiano Amati è convinto che si stia giungendo ad una conclusione del problema. Il progetto coinvolge tre comuni brindisini, Carovigno, San Vito dei Normanni e San Michele Salentino: i reflui dei tre comuni infatti dovrebbero essere convogliati nel depuratore invece che finire nelle voragini carsiche della provincia.
BRINDISI - Da nord a sud, tutti i venti comuni della provincia brindisina potranno beneficiare dei 40 milioni di euro per interventi diretti mirati a realizzare, o completare, i depuratori e la rete fognaria necessari per ridurre sprechi ed inquinamento. Nel Piano operativo triennale 2009-2012 della Regione Puglia infatti, sono previsti ben 13 milioni di euro solo per il 2010 che serviranno a completare il sistema di collettori del depuratore che serve i comuni di Fasano e Ostuni e quello di Carovigno che invece è collegato anche a San Vito, San Michele Salentino e alle marine di Specchiolla e Santa Sabina.