“Perché i rifiuti baresi a Autigno?”
BRINDISI - Un’interrogazione sul conferimento dei rifiuti da Conversano a Brindisi è stata presentata dai consiglieri Riccardo Rossi e Massimiliano Oggiano. Eccone il testo completo.
BRINDISI - Un’interrogazione sul conferimento dei rifiuti da Conversano a Brindisi è stata presentata dai consiglieri Riccardo Rossi e Massimiliano Oggiano. Eccone il testo completo.
BARI - I rifiuti dell'ex bacino Ba/5 continueranno ad arrivare alla discarica di Aitigno a Brindisi. L'assessore regionale Lorenzo Nicastro ha infatto firmato una apposita proroga.
LECCE - Doppio sequestro da parte dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce che a Nardò, in località “Fattizze”.
MESAGNE – Nuovo sequestro nelle campagne alle porte di Mesagne nell'ambito delle indagini riguardanti la destinazione dei fanghi di dragaggio provenienti dal porto di Taranto relativi all'ex area Belleli. Nella giornata di oggi gli uomini del Noe Lecce hanno messo i sigilli a un terreno agricolo di un ettaro e mezzo.
I fanghi di dragaggio nel porto di Taranto riversati in un terreno agricolo a Brindisi su cui stava per sorgere un uliveto: è quanto hanno scoperto i carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce che hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza due siti
BRINDISI - Bene la Provincia, chi ha inquinato paghi. Lo dicono le associazioni del fronte ambientalista brindisino in una nota in cui si esprime approvazione per l'ordinanza emanata dal dirigente del Settore ambiente dell'amministrazione provinciale, con cui si intima alle aziende coinvolte di bonificare.
SAN PIETRO VERNOTICO – Oltre seimila metri quadri di discarica a cielo aperto sono stati sequestrati a San Pietro Vernotico.
BRINDISI - Svolta clamorosa nella vicenda dell'area ex petrolchimico nota anche come Micorosa: la Provincia, con un'ordinanza intima a tre società ed alla curatela fallimentare della stessa Micorosa, di bonificare la gigantesca discarica di fanghi chimici.
Quindicimila tonnellate di fanghi di dragaggio, materiali inerti provenienti dalle demolizioni degli impianti e dalla bonifica della falda superificiale del sito ex Belleli di Taranto, a ridosso dell'area Ilva, sono finite in un cava e in terreno agricolo in contrada Mascava, ai confini tra i territori di Brindisi e S.Vito dei Normanni. Il Noe ha sequestrato tutto e segnalato alla procura di Brindisi quattro persone, i proprietari delle aree e il titolare dell'impresa di autotrasporto che ha portato i carichi di rifiuti a destinazione, e un suo dipendente.
BRINDISI – Circa quindicimila tonnellate di rifiuti speciali, costituiti da fanghi di dragaggio provenienti dal porto di Taranto relativi alle bonifiche dell’area ex Belleli e da inerti da demolizioni edili, sono stati interrati in una cava dismessa e in terreno agricolo presso S.Vito dei Normanni.
BRINDISI – La bonifica della discarica Micorosa, così definita dal nome della piccola società su cui Enichem riuscì abilmente a scaricare l’enorme peso di un mare di fanghi tossici, sarà attuata con fondi pubblici, ed alimenterà un grosso affare per un altro soggetto privato.
FASANO – Due ettari di terreno di pertinenza di un oleificio sequestrati, e il titolare denunciato, per scarico abusivo di reflui di lavorazione.
BRINDISI – Convalidato il sequestro della discarica di 28 metri quadrati di materiale di risulta solido e liquido effettuato il 26 febbraio scorso dagli agenti della polizia municipale di Brindisi, in via Camassa ai piedi delle mura di cinta dello stabile che ospita l'amministrazione provinciale, in pieno centro storico. Due persone, inoltre, sono state denunciate: G.P. di 47 anni di Altamura (Va) e L.M. di 37 anni anch’egli residente nel Nord Barese, entrambi sono i titolari delle due ditte che avrebbero prodotto quel genere di inerti.
BRINDISI - Rischio di un contenzioso legale amministrativo tra il Comune di Brindisi e la Regione Puglia attorno alla decisione dell'asessorato regionale all'Ambiente di autorizzare i Comuni del bacino Ba/5 ad utilizzare per sei mesi la discarica di Autigno che, come è noto, è in fase di esaurimento ed è utilizzaya ormai da tempo da tutti e venti i Comuni del Brindisino. L'opposizione del Comune di Brindisi a tale progetto non è servita a modificare l'intendimento della Regione, e il sindaco Mimmo Consales oggi parla di disponibilità a concedere l'uso della discarica di Autign0 solo per pochi giorni, in caso contrario la decisione dell'assessorato sarà impugnata davanti al Tar.
BRINDISI – Quasi quaranta metri cubi di materiale di risulta e vernici a due passi dalla sede della Provincia e della Prefettura. In queste ore gli agenti della polizia municipale di Brindisi stanno procedendo al sequestro di un'area di sei metri per quattro (alta circa un metro) adibita a discarica abusiva, in via Camassa a Brindisi.
FRANCAVILLA FONTANA – Materassi, pneumatici e rifiuti solidi urbani nei pressi dell'ospedale. Intervengono i carabinieri, nell'ambito di servizi finalizzati al contrasto del fenomeno dell'inquinamento ambientale.
BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo dal movimento Brindisi Bene Comune un documento in cui si annuncia opposizione al progetto di riattivazione del termodistruttore di rifiuti pericolosi nella zona industriale di Brindisi, e al contestuale nuovo lotto della discarica di rifiuti speciali, strutture che compongono la piattaforma appaltata nuovamente dall’Asi a Termomeccanica.
BRINDISI - Alla fine, i danni creati al territorio brindisino dall'era della chimica rampante e da una speculazione industriale sbagliata finirà col pagarli lo Stato? E' questa la possibile conclusione non dichiarata di un comunicato stampa congiunto diramato questa sera, in cui si annuncia che presto si firmerà un protocollo per destinare 40 milioni di euro alla bonifica della discarica denominata Micorosa, nella parte degli stagni delle Saline inquinata a morte dai rifiuti del petrolchimico negli anni Sessanta e Settanta.
LATIANO – Quindicimila metri quadrati di discarica a ridosso del Canale Reale e di terreni coltivati a ortaggi. È questa la scoperta fatta dai militari della compagnia della Guardia di finanza di Francavilla Fontana nell'ambito di una serie di servizi di controllo economico del territorio finalizzati alla prevenzione e repressione delle attività illecite in materia ambientale.
LATIANO - Non sai dove buttare i regali di Natale che non ti piacciono? Ho la soluzione per te. Non sai dove gettar via ciò che non ti serve più? Ho quello che fa per te. Non è uno spot pubblicitario ma forse è ciò che pensano realmente tanti cittadini incivili di Latiano, che hanno ridotto una parte della città in una vera e propria discarica a cielo aperto.
VILLA CASTELLI – Quella discarica comunale è lì da molti anni. Doveva essere dismessa e messa in sicurezza con l’avvento della legge Ronchi, ma nel 2002 i carabinieri la sequestrarono per varie violazioni delle normative ambientali. Il sito non è molto lontano da Villa Castelli, che ha servito a lungo assieme ad altri centri della zona (si parla anche di Ostuni e Rosa Marina). Un bubbone accanto a un oliveto.
BRINDISI - Un debito di 500 mila euro per interventi di messa in sicurezza di una discarica di rifiuti pericolosi, una sorta di bomba ecologica nella zona industriale di Brindisi che rischiava ad un certo punto di restare a cielo aperto e che, a quanto pare, ha già provocato l'inquinamento del sottosuolo. E come se non bastasse, il sospetto, opportunamente girato alla magistratura, che l'azienda debitrice, la francese Veolia che è responsabile degli adempimenti post-chiusura dell’impianto, secondo il contratto pubblico d’appalto stipulato con il Consorzio Asi, sapesse perfettamente di versare in stato di crisi prima di subappaltare ulteriori lavori di "capping" a due ditte brindisine che hanno costituito un'Ati e che attendono ancora di essere pagate.
BRINDISI - Ancora in corso l'incendio della discarica ex Alfa Edile nella zona industriale di Brindisi, alle spalle della sede e del deposito della Società trasporti pubblici. C'è un aggiornamento da fare. Il sito, cui il Noe dei carabinieri pose i sigilli qualche anno fa, pare sia stato dissequestrato di recente e rilevato da un'altra società. Quale sia la convenienza di subentrare nella proprietà di una discarica da bonificare (ci vorranno alcune centinaia di migliaia di euro) è tutto da capire.
Una gigantesca e pericolosa pattumiera a cielo aperto. Ma soprattutto una spaventosa montagna di eternit, stoccata senza scrupoli ed in modo criminale nelle campagne tra Latiano e San Vito dei Normanni. E come se non bastasse, sono spuntate anche diverse batterie di fuochi di artificio. Una polveriera: ambientale. A scoprire la mega discarica abusiva sono stati i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Ostuni, in collaborazione con le unità aeree delle Fiamme gialle. Il luridume che i baschi verdi hanno potuto scovare in prima battuta, addentrandosi tra la vegetazione, era nulla rispetto all’immondezzaio venuto poi a galla lungo l’intera area e alla pericolosità del materiale accumulato all’interno del sito.
LATIANO – Una gigantesca e pericolosa pattumiera a cielo aperto. Ma soprattutto una spaventosa montagna di eternit, stoccata senza scrupoli ed in modo criminale nelle campagne tra Latiano e San Vito dei Normanni. E come se non bastasse, sono spuntate anche diverse batterie di fuochi di artificio. Una polveriera: ambientale. A scoprire la mega discarica abusiva sono stati i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Ostuni, in collaborazione con le unità aeree delle Fiamme gialle. Il luridume che i baschi verdi hanno potuto scovare in prima battuta, addentrandosi tra la vegetazione, era nulla rispetto all’immondezzaio venuto poi a galla lungo l’intera area e alla pericolosità del materiale accumulato all’interno del sito.