Le immagini dell'azione che è costata l'arresto a 18 aderenti al cosiddetto Comitato dei disoccupati di Brindisi: il blocco degli autocompattatori e del personale del servizio raccolta rifiuti nelle giornate dell'1 e 2 marzo 2011.
I giorni caldi dell'azione del Comitato dei disoccupati di Brindisi, decimato dagli arresti del 12 ottobre. Ecco cosa dicevano, e cosa rivendicavano, in alcuni spezzoni di intervista.
BRINDISI – “In merito alla vicenda della chiusura delle indagini relativa al Comitato dei disoccupati che ha portato agli arresti domiciliari di 18 componenti dello stesso nonché del sindacalista Bobo Aprile, la Federazione del Pd di Brindisi manifesta fiducia nell’azione della Magistratura e confida nell’attenta considerazione da parte della stessa della situazione umana e sociale degli interessati nonché del ruolo sociale svolto dallo stesso Bobo Aprile”.
BRINDISI - Reazioni a catena, a margine del blitz che alle prime luci dell’alba ha portato la magistratura brindisina ad emettere 18 ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti dei promotori e di alcuni componenti il Comitato dei disoccupati di Brindisi, compreso il capo storico dei Cobas di Brindisi, Bobo Aprile. “Aver dato voce a coloro che sono ritenuti dai benpensanti di questa città, soggetti da emarginare, cittadini di serie B e utilizzabili solo come serbatoio di voti da usare strumentalmente nelle campagne elettorali, farcite di false promesse. Questa è stata l'attività svolta da Bobo Aprile (il responsabile e fondatore a Brindisi dei Comitati di Base) e da numerosi aderenti al Comitato dei disoccupati brindisini”.
Avevano un solo obiettivo: farsi assumere dalla società di gestione del servizio rifiuti a Brindisi, Monteco. L'assedio era cominciato nel febbraio 2011, a marzo era sfociato in due giorni di blocco alle sedi dell'azienda. Nel Comitato disoccupati di Brindisi però i fili li tiravano alcuni pregiudicati. Ed è finita, per ora, con 18 arresti e 11 denunce a piede libero: dalle indagini della Digos emergono episodi di minacce a chi non stava dalla parte "giusta".
BRINDISI - L’occupazione abusiva di suoli pubblici e privati. Certo. L’interruzione di pubblico servizio, con il blocco dei compattatori e la catena umana davanti ai cancelli della “Monteco”. La violenza privata, ovviamente, ai danni dei titolari dell’azienda appaltatrice del Servizio di Igiene urbana e degli stessi lavoratori della “Monteco”. Ma sono soprattutto le minacce, reiterate, che hanno determinato i provvedimenti di custodia cautelare ai domiciliari a carico di 18 componenti il Comitato dei Disoccupati brindisini, che a parere degli inquirenti sarebbero stati coordinati e istigati da capo dei Cobas di Brindisi, Roberto Aprile (detto Bobo), figura storica del sindacato autonomo brindisino, anch’egli ristretto ai domiciliari.
BRINDISI – Violenza privata, occupazione di suolo pubblico e interruzione di pubblico servizio. Queste le accuse sulla scorta delle quali, alle prime luci dell’alba, sono finiti ai domiciliari 18 componenti il Comitato dei disoccupati di Brindisi. Tra loro figura anche il responsabile dei Cobas di Brindisi, Bobo Aprile, figura storica del sindacato autonomo brindisino. L’operazione denominata “ Escalation" è tuttora in corso di svolgimento. Personale della Digos della Questura di Brindisi sta procedendo alla notifica delle 18 ordinanze di applicazione della misura cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Brindisi, Giuseppe icci su richiesta del sostituto procuratore presso la procura della Repubblica del Tribunale di Brindisi, Pierpaolo Montinaro.
BRINDISI – Grande preoccupazione dopo la chiusura della discarica di Feudo Inferiore dell’Ato Br/2 di Francavilla Fontana e per il grande ritardo della chiusura del ciclo dei rifiuti nella provincia di Brindisi. A denunciare tutto ciò la segreteria territoriale del sindacato Funzione Pubblica Cgil di Brindisi, che chiede un incontro con il commissario prefettizio della città di Brindisi, Bruno Pezzuto, con il sindaco di Francavilla e presidente dell’Ato Br2, Vincenzo Della Corte, e con il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, ente che detiene importanti e precise deleghe (e responsabilità) in materia ambientale.
BRINDISI – Prove di dialogo tra sindaco e disoccupati brindisini. Dopo tre mesi di proteste - in cui non sono mancati disordini e momenti di tensione – di blocchi alla Monteco, di sit-in a palazzo di città e sfilate nei pressi delle fabbriche, tra i disoccupati di Brindisi e il sindaco Domenico Mennitti arriva il disgelo. C'è infatti uno spiraglio per i senza lavoro che in mattinata hanno incontrato il primo cittadino: si tratta di un percorso di inserimento scandito da tirocini formativi che servirà ad indirizzare i disoccupati verso un'attività professionale.
BRINDISI – Nuova manifestazione da parte del Comitato dei disoccupati brindisini. A un mese e mezzo dall’inizio delle richieste di un posto di lavoro partite con un presidio quotidiano ai cancelli del Comune, il blocco dell’uscita dei mezzi alla Monteco, l’occupazione della sala di rappresentanza del municipio, il corteo dal tribunale al centro storico, oggi è stato il giorno della manifestazione alla zona industriale. Il corteo – sempre più ridotto – si è ritrovato intorno alle 900 in viale Arno, all’altezza dello stabilimento Sanofi-Aventis nei pressi dell’incrocio con la strada che porta allo zuccherificio della Sfir.
BRINDISI - “Chiediamo lavoro, ci danno polizia. Questa è la nostra democrazia”. Con questo slogan i circa cento disoccupati che manifestano da tre settimane sono sfilati stamani in corteo. Dopo i blocchi alla Monteco, le manifestazioni e l'occupazione della sala di rappresentanza “Mario Marino Guadalupi” del Comune, arriva il giorno della manifestazione. Partenza di fronte al tribunale intorno alle 9 e sfilata lungo viale Aldo Moro, il cavalcavia “De Gasperi” e corso Roma per raggiungere il Comune, Palazzo Nervegna e il palazzo della Provincia per far sentire la loro voce e chiedere un lavoro. Nessuna occupazione o blocco stavolta “così non ci denunciano per la seconda volta”, dice qualcuno. Sfilano le bandiere dei Cobas.
BRINDISI – Domani martedì 15 marzo il Comitato dei Disoccupati ha indetto un corteo a Brindisi per il lavoro, con partenza alle 9 dal piazzale del tribunale in via Palmiro Togliatti. Oltre al Cobas, seguono le adesioni del Comitato 16 Ottobre (dalla data della manifestazione della Fiom nell’autunno scorso) e la solidarietà espressa dalla segreteria con federale della Cgil. In entrambi i casi c’è una proposta: formare un movimento unitario nel territorio brindisino.
BRINDISI – Sgomberati all’alba i disoccupati che ieri mattina hanno occupato la sala di rappresentanza del Comune “Mario Marino Guadalupi”, minacciando una protesta ad oltranza fino a quando l’ente di Piazza Matteotti non assumerà una posizione precisa sulla vertenza. Il blitz degli genti della Digos è avvenuto intorno alle 5.30 del mattino. I poliziotti, guidati dal vice questore Vincenzo Zingaro, sono entrati in azione facendo uscire dal salone 34 persone rimaste asserragliate nel corso della nottata all’interno dell’edificio. Nessuno scontro si sarebbe verificato tra i manifestanti e le forze dell’ordine. Tutti gli sgombrati si trovano in questo momento in questura dove sono in corso le formalità di rito di riconoscimento per l’elezione di un domicilio legale. Tutti saranno, infatti, denunciati per invasione e occupazione di edificio pubblico. E' in corso anche la verifica delle posizioni di alcuni che erano sottoposti a misura di sorveglianza speciale.
BRINDISI – E dopo i sit-in nei pressi del cancello di Palazzo di Città, l'occupazione e il blocco della Monteco, arriva anche l''occupazione della Sala
“Mario Marino Guadalupi” da parte dei circa cento disoccupati brindisini. I
manifestanti hanno occupato la sala in mattinata annunciando che protesteranno ad oltranza fino a quando il Comune non assumerà una posizione precisa sulla vertenza. A sostenere la protesta i Cobas. I disoccupati chiedono di lavorare nella Monteco, l'azienda che si occupa del servizio d'igiene urbana in Città, al posto di un gruppo di dipendenti leccesi che la stessa azienda avrebbe assunto di recente.
BRINDISI – Sciolto il blocco ai cancelli della Monteco da parte dei disoccupati che per oltre 24 ore hanno interrotto la raccolta dei rifiuti in città, anche se per disperdere il picchetto è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine in assetto antisommossa. Una cinquantina tra agenti della Digos, poliziotti della Squadra mobile e carabinieri. Il rischio che la situazione degenerasse in una carica contro i disoccupati – guidati dai Cobas del lavoro privato – è stato alto, ma alla fine eccetto gli inevitabili momenti di tensione nessuno scontro si è verificato in viale Enrico Fermi, grazie al paziente lavoro di mediazione svolto dalla Digos guidata dal vice questore aggiunto Vincenzo Zingaro.
BRINDISI – Decine di denunce in arrivo per il blocco ad oltranza degli automezzi in uscita al capannone della Monteco, e di conseguenza della raccolta rifiuti in città, da parte dei disoccupati che negli ultimi dieci giorni hanno protestato nei pressi del Comune di Brindisi. Impedendo l'uscita dei camion della raccolta rifiuti, i disoccupati hanno interrotto di fatto un pubblico servizio e gli agenti della digos – guidata dal vice questore aggiunto Vincenzo Zingaro – sta valutando in queste ore la loro posizione.
BRINDISI – Blocco degli automezzi in uscita al capannone della Monteco da parte dei disoccupati che negli ultimi dieci giorni hanno protestato nei pressi del comune di Brindisi. Il blocco è iniziato intorno alle 7.15, nonostante la pioggia, in seguito al sit-in di protesta appoggiato dai Cobas. Il fronte dei disoccupati che manifestano da giorni nei pressi di palazzo di Città continua ad allargarsi. Da una ventina ad un centinaio i disoccupati che da quasi dieci giorni si ritrovano in piazza Matteotti per chiedere un lavoro. Una occupazione qualsiasi per portare a casa uno stipendio. E protestano contro l'arrivo dei lavoratori leccesi impiegati nell'azienda che si occupa dell'igiene urbana, la Monteco.
BRINDISI - “I leccesi lavorano. I brindisini a casa!!! Grazie Mennitti”. E’ con questo slogan, scritto con una bomboletta dorata su un lenzuolo bianco, qualche decina di disoccupati ha manifestato, questa mattina, davanti a Palazzo di Città. Il gruppo di disoccupati è sceso in piazza Matteotti aprendo lo striscione davanti al cancello d’ingresso del municipio, e chiedendo di incontrare il primo cittadino ed accettando, in subordine, di parlare all’assessore all’igiene urbana Cesare Mevoli.