Udienza interlocutoria quella odierna, dopo la sospensione estiva, nel processo a carico di 15 persone, di cui 13 dirigenti Enel per la dispersione di polveri di carbone dalla centrale Enel di Brindisi.
BRINDISI - Arriveranno a breve più di 13 milioni di euro destinati a Comune e Provincia per la ristrutturazione di edifici scolastici che hanno problemi strutturali. Ma c'è un dato sconcertante: 21 per cento di abbandono scolastico a Brindisi e provincia alle superiori. Proprio negli istituti in cui si taglia e si sfratta.
BRINDISI - E' bastato un errore materiale, commesso (contro il proprio interesse) da un avvocato di parte civile, il legale che assiste il Comune di Torchiarolo nel giudizio a carico di 13 dirigenti Enel e due imprenditori brindisini, per provocare un rinvio di due mesi e mezzo di un processo ad altissimo rischio di prescrizione.
BRINDISI – Escono dal processo per la dispersione delle polveri di carbone Enel già alla terza udienza la Regione Puglia, per costituzione tardiva (l’istanza era stata depositata stamani), ma anche il movimento No al Carbone, il Wwf, Italia Nostra, Federutenti, il Comune di Trepuzzi e quattro produttori agricoli. Saranno parte civile invece Comune e Provincia di Brindisi, Greenpeace, Legambiente, l’associazione Salute Pubblica, Medicina Democratica, i Comuni di Torchiarolo e S. Pietro Vernotico, oltre ad alcune decine di agricoltori o loro eredi.
BRINDISI – Dal punto di vista della cosiddetta ragion politica, l’assenza del Ministero dell’Ambiente oggi all’udienza di apertura per la dispersione delle polveri di carbone dalla centrale Enel di Cerano, non desta scandalo. Dal punto di vista del diritto di un territorio ad un ambiente salubre, e quindi ad ottenere il massimo delle tecnologie mitigatrici da una grande società – che è il nocciolo della vicenda – il silenzio del ministro Corrado Clini sul caso è assordante. Perché l’apertura del resoconto della giornata con questa notizia? Perché il Ministero dell’Ambiente è al primo posto nell’elenco delle parti offese depositato dal pubblico ministero Giuseppe De Nozza. L’avvocatura dello Stato farebbe comunque in tempo a presentarsi alla prossima udienza, quella del 7 gennaio 2013.
BRINDISI – Su istanza della difesa di parte dei manager Enel, in difficoltà per giungere nella prima mattinata da Roma, l’udienza odierna di apertura del processo per la dispersione delle polveri di carbone dal deposito scoperto della centrale di Cerano, nato da una indagine della Digos e della procura di Brindisi, con decine di parti lese che chiederanno di essere ammesse come parti civili, è stata spostata alla tarda mattinata. Le parti saranno chiamate dal giudice monocratico Cacucci non prima delle 12, ma si prevede anche ad ora più tarda a causa delle decine di processi a ruolo stamani.
FRANCAVILLA FONTANA – Un Tir che trasportava gasolio all'alba di oggi si è ribaltato sulla strada provinciale che collega Francavilla a Carosino (Ta), poco prima della rotatoria che porta a Oria. L'autotrasportatore, un uomo di 50 anni proveniente da Taranto, forse a causa di un improvviso malore o di un colpo di sonno ha perso il controllo del mezzo, che si è ribaltato, e la cisterna a causa dell'urto con l'asfalto si è lesionata facendo fuoriuscire tutto il gasolio presente al suo interno.
BRINDISI - Tre associazioni brindisine annunciano che il 12 dicembre, in apertura di processo, avanzeranno al tribunale richiesta di costituzione di parte civile contro gli imputati dell'inchiesta sulle dispersioni di polvere di carbone dall'area di stoccaggio scoperta all'interno della centrale Enel di Cerano e dal nastro trasportato del combustibile, vcondotta dalla procura di Brindisi, dalla Digos e dai carabinieri del Noe. Si tratta di Medicina Democratica, del Comitato Salute Pubblica e del movimento No al Carbone.
BRINDISI - Per la società elettrica l'annuncio dell'intenzione della Provincia di costituzione di parte civile nel processo fissato per il 12 dicembre prossimo, relativo alla dispersione delle polveri di carbone dalla centrale di Cerano, non sta nè in cielo nè in terra. Come già anticipato da BrindisiReport.it, in serata Enel ha diramato una nota in cui esprime stupore per l'iniziativa di Massimo Ferrarese.
BRINDISI – Enel potrebbe uscire pressoché indenne, finanziariamente parlando, dal processo del 12 dicembre prossimo, in cui 15 imputati, tra i quali 12 dirigenti e quadri della società rispondono di inquinamento delle produzioni agricole dell’area circostante la centrale termoelettrica di Cerano e il nastro trasportatore del carbone che unisce la banchina del porto di Brindisi dove viene scaricato il minerale all’impianto energetico. Circostanza di cui l’accusa produrrà elementi probatori per il periodo 2000-2011 grazie alle indagini di Digos e Noe, e di una consulenza tecnica di ufficio, e in cui il pm individua anche gli estremi di una associazione per delinquere. Dovrebbero però essere il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, e il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, a spiegare se davvero il gruppo elettrico, dal punto di vista risarcitorio, è al sicuro dietro la blindatura di due accordi firmati qualche tempo fa dagli enti locali del territorio.
BRINDISI – E’ il contenuto del computer di Calogero Sanfilippo, responsabile della produzione termoelettrica Enel, e in precedenza della filiera carbone, uno degli assi che la pubblica accusa giocherà a partire dal 12 dicembre prossimo al processo per la dispersione delle polveri dal deposito di combustibile fossile di Cerano. In quell’hard disk la Digos di Brindisi ha trovato numerosi elementi probatori che dimostrano, secondo le accuse, come l’azienda fosse perfettamente consapevole di essere la fonte della contaminazione dei terreni agricoli circostanti. E di come Enel abbia cercato di tacitare le parti danneggiate con risarcimenti più o meni palesi, ma chiedendo a tutti il silenzio.
BRINDISI – Dati allarmanti per la dispersione scolastica in Puglia? A Brindisi il fenomeno non è così preoccupante e a dirlo è il dirigente scolastico provinciale Francesco Capobianco che da qualche anno segue le scuole di tutta la provincia brindisina curando ogni aspetto ad essa correlato. “Riusciamo ad arginare il problema grazie al fatto che si tratta di un piccolo territorio”.
BARI – Allarme dispersione scolastica anche in Puglia, che resta la regione tra quelle delle convergenza dove il fenomeno è meno accentuato, ma non per questo marginale. Anzi. I dati dell’abbandono del percorso formativo più preoccupanti sono quelli degli istituti professionali e tecnici, e una parte dei giovani che abbandonano prematuramente gli studi finiscono, al Sud, nei circuiti malavitosi. Lancia oggi l’allarme l’Unione degli Studenti regionale, sulla base di una indagine condotta dal Ministero dell’Interno.
BRINDISI - La procura sta facendo il suo dovere, la politica ora faccia il proprio. E' la sintesi del documento diramato dalle associazioni ambientaliste brindisine dopo la notizia, pubblicata da BrindisiReport.it, della conclusione delle indagini sulla dispersione della polveri dal carbonile di Cerano. Attività investigativa condotta dalla Digos della questura, sostenuta da una corposa perizia del consulente tecnico del pm, e basata sulla denuncia di otto agricoltori della zona, affidatisi agli avvocati Giovanni Brigante e Vincenzo Farina (e non collegata invece ad esposti vari di movimenti ed organizzazioni)
BRINDISI – Con il deposito della consulenza tecnica di Claudio Minoia, il perito del pool ambiente della procura di Brindisi, che segue quello della relazione della polizia giudiziaria, in questo caso la Digos della questura brindisina, si può considerare conclusa la fase delle indagini sulla dispersione delle polveri di carbone nell’area circostante la centrale termoelettrica Enel “Federico II” di Cerano”. E l’esito è netto: anche se non in maniera continuativa, ma piuttosto in concomitanza con fenomeni eolici, nei sette giorni di campionamenti effettuati nell’autunno del 2009 in nove punti corrispondenti ad altrettante abitazioni e pertinenze di cittadini, otto dei quali autori di un esposto mentre il nono era il titolare di un sito assunto come punto di misurazione di valori di fondo, si sono palesate “dispersioni significative di polveri di carbone dal deposito carbonile”.