BRINDISI - Nel caso assai nebuloso del futuro della centrale Edipower di Brindisi Nord, il punto di partenza non possono essere i sette operai in cima ad una torre da oltre 24 ore, con uno di loro stamani colto da malore e soccorso dal 118. No, quello è uno dei tanti punti di arrivo anche se oggi attira l’attenzione dei media.
BRINDISI - La Cgil e la Filctem di Brindisi esprimono “fortissime preoccupazioni per la decisioni manifestate a tutti i dipendenti e alle segreterie nazionali di categoria da A2A/Edipower sulle linee di sviluppo industriale e finanziarie, che prevedono la conferma di investimenti per 1,2 miliardi di euro, ma anche riduzioni di costi operativi pari a circa 7 milioni di euro attraverso una serie di interventi: blocco degli straordinari, incentivi alla mobilità, ricorso ad idonei ammortizzatori sociali in alcuni siti con un utilizzo degli impianti inferiori al 25%”.
BRINDISI – Si riaccendono le tensioni occupazioni a Costa Morena, dove il sindacato Cobas del Lavoro privato di Brindisi ha indetto lo stato di agitazione “dei lavoratori diretti ed indiretti della centrale Edipower di Brindisi in seguito alle gravi decisioni prese a livello nazionale dalla società A2A , proprietaria della centrale di Costa Morena. La società A2A vuole realizzare a livello nazionale ulteriori tagli alle spese del personale”. A fronte di ciò e del disimpegno di A2A sul fonte degli investimenti in ambientalizzazioni e rilancio produttivo, iI Cobas chiede che il sindaco di Brindisi disponga la chiusura della centrale Edipower e chieda ad Enel di assorbirne il personale presso la termoelettrica di Cerano.
BRINDISI – Una voragine di circa quaranta metri quadrati (dai rilievi dei vigili urbani la superficie interessata dal cedimento sarebbe di dieci metri per quattro) e profonda due, si è aperta nella tarda mattinata di oggi sul ponte di Fiume Grande, in viale Einstein alla zona industriale di Brindisi, nei pressi della Centrale Edipower di Brindisi Nord.
BRINDISI - Il consigliere comunale Roberto Fusco ha confermato la posizione di "Sì Democrazia" sulla questione della centrale termoelettrica di Brindisi Nord, "che è per una chiusura della centrale in questione con contestuali opere di bonifica del sito e destinazione dello stesso ad attività portuali e reimpiego del personale presso Enel, presso attività di bonifica e presso il soggetto che dovrà svolgere le attività portuali (logistica-container)".
BRINDISI - Il nuovo incontro tra Comune, Edipower e A2A non fuga i dubbi e le perplessità del sindaco Mimmo Consales e di molti consiglieri di maggioranza e di opposizione. Anche perché i manager delle due aziende continuano a non presentare documenti definitivi, e rimandano sempre a prossimi vertici. Ci si rivedrà ad aprile. Ma una cosa è già certa: la centrale Brindisi Nord continuerà a funzionare a carbone, almeno fino al 2016.
BRINDISI - Come promesso nelle scorse settimane, dopo aver recuperato più di 20 milioni di euro dall'Enel ed aver avviato contatti con la Sfir, l'amministrazione comunale punta a Edipower. Questa mattina infatti da Palazzo di Città è partita una lettera indirizzata al direttore dell’Agenzia del Territorio di Brindisi con cui si richiede la verifica della rendita catastale attribuita agli impianti di proprietà della Edipower SpA, società proprietaria della centrale elettrica di Brindisi Nord, il cui destino peraltro è ancora tutto da capire.
BRINDISI - Si avvicina, probabilmente, il momento in cui i rapporti tra il Comune di Brindisi ed Edipower si avvicineranno al punto di rottura. “Il tempo scorre inesorabilmente, ma la città di Brindisi continua ad attendere che la nuova proprietà della centrale termoelettrica Brindisi Nord dell’Edipower faccia conoscere quali sono le reali intenzioni relative all’insediamento produttivo di Brindisi”, ha dichiarato oggi il sindaco Mimmo Consales. Ci sono infatti problemi di scadenze non rispettate, stando agli impegni assunti nell'ultima riunione tra le parti in prefettura.
BRINDISI – Il piano di Giovanni Antonino per rientrare nell’affare del carbone Edipower era semplice e nello stesso tempo avventuroso. Per mettere in discussione l’egemonia decennale della società che gestisce la movimentazione del combustibile fossile per la centrale di Brindisi Nord, la Peyrani, appalti assegnati a trattativa privata, serviva una concorrente agguerrita. Ma, dall’altro lato, serviva forse anche la politica. Bastone e carota. Per fare da bastone bisognava arruolare nell’operazione due imprenditori in grado di corazzare una nuova impresa portuale, o forse solo per dare consistenza ad una minaccia di concorrenza forte. Qui entrano in gioco Teo Titi, affermato agente marittimo, e Lino Giurgola, Bis Srl.
BRINDISI - Le associazioni ambientaliste brindisine, prendendo le mosse dall'attuale indagine su un progetto di inserimento nell'affare della movimentazione del carbone Edipower, che al momento lascia spazio ad ipotesi di abuso di ufficio ed induzione alla corruzione, rilanciano la questione della chiusura progressiva della centrale di Brindisi Nord-Costa Morena, salvaguardandone i posti di lavoro, e invitano l'amministrazione ad opporsi all'Autorizzazione integrata ambientale rilasciata per la centrale di Brindisi, oggi controllata dalla multiutily A2A. Ecco il documento.
BRINDISI - I pm Giuseppe De Nozza e Marco D'Agostino ieri hanno affidato gli incarichi peritali per analizzare il contenuto dei telefoni cellulari e delle memorie dei computer sequestrati nel corso del blitz di mercoledì 19 settembre presso l'Autorità portuale di Brindisi, gli uffici dell'assessorato comunale alla Programmazione economica, gli uffici ed i domicili privati della quattro persone per ora indagate nell'ambito dell'indagine su un tentativo di inserimento nell'affare della movimentazione del carbone Edipower, che si ipotizza sia stato progettato e forse messo in atto utilizzando procedure illegali. I reati in base ai quali sono state disposte le perquisizioni ed i sequestri documentali e di supporti elettronici sono quelli di abuso di ufficio e, per un solo caso, anche di istigazione alla corruzione.
BRINDISI - Diventa più chiaro, col passare delle ore, almeno lo scenario generale delle indagini sulla movimentazione del carbone Edipower, che ipotizza l'esistenza di un gruppo di affari che avrebbe avuto contatti anche con un assessore della giunta comunale, Francesco Cannalire, e che per operare aveva bisogno di costituirsi in impresa portuale, o quanto meno di trovare una impresa portuale con cui allearsi per concorrere all'appalto delle operazioni di scarico e trasporto del combustibile fossile destinato alla centrale di Brindisi Nord - Costa Morena.
BRINDISI – Il fitto riserbo che copre le indagini dei pm Giuseppe De Nozza e Marco D’Agostino, sfociate nelle perquisizioni di ieri mattina al Comune, all’Autorità Portuale, e nei domicili di alcune delle persone raggiunte dai decreti, non consente di chiarire l’interesse dei magistrati e degli investigatori del Nucleo di polizia tributaria della Finanza nei confronti della stessa Authority. Ma di una delle perquisizioni era destinatario il segretario generale dell’ente Nicola Del Nobile, e gli uffici interessati sono stati passati al setaccio.
BRINDISI – Ancora una volta il carbone Edipower. E ancora una volta la magistratura che copre i vuoti di un sistema di vigilanza della politica e dei partiti a Brindisi pressoché inesistente. Il timore è che la città per l’ennesima volta a pochi passi da un nuovo trauma, anche se è troppo presto per tirare conclusioni e puntualizzare accuse. Ma la sensazione è quella. Il punto focale di questa nuova indagine è sempre lui, Giovanni Antonino, già passato tra le fiamme della Tangentopoli brindisina e dello scandalo British Gas, vicende sviluppatesi nel corso della permanenza a palazzo di città delle tre maggioranze di cui fu sindaco: 1997-2003 gli anni cruciali.
BRINDISI - Affiorano con difficoltà, dato lo strettissimo riserbo osservato dalla procura della Repubblica e dalla polizia giudiziaria, in questo caso la Guardia di Finanza, i particolari sulle attività investigative che hanno condotto stamani il Nucleo di polizia tributaria di Brindisi a sequestrare documentazione presso gli uffici dell'assessorato alla Programmazione economica, al Comune capoluogo, e presso l'Autorità portuale. Le persone oggetto delle perquisizioni della polizia tributaria, oltre quelle effettuate presso gli uffici pubblici, sono l'assessore Francesco Cannalire, l'ex sindaco Giovanni Antonino, che svolge attività di consulenza industriale, il vice presidente dell'Asi e della Camera di Commercio, Mimmo Convertino, ma sembra nel ruolo di imprenditore e non di amministratore degli enti, e il segretario generale dell'Autorità portuale, Nicola Del Nobile.
BRINDISI - Emergono nuovi particolari sull'attività investigativa della Guardia di finanza che questa mattina è sfociata in alcune clamorose perquisizioni che hanno visto i militari presentarsi presso gli uffici dell'assessorato alla Programmazione economica del Comune e nelle abitazioni della quattro persone che sarebbero indagate in una inchiesta della procura inerente la centrale elettrica della Edipower (Brindisi Nord), così come ufficializzato in tarda mattinata da un comunicato stampa dell'amministrazione comunale.
BRINDISI - Mentre la Guardia di Finanza perquisisce gli uffici del Comune di Brindisi per acquisire documentazione su un iter autorizzativo riguardante la centrale Edipower, almeno stando a quanto ha fatto laconicamente sapere la stessa amministrazione civica, si è svolto in prefettura l'incontro tra governi territoriali e la stessa Edipower in relazione ai progetti futuri dell'azienda per la centrale di Costa Morena. E per il sindaco Mimmo Consales non ci sono dubbi: dall'incontro è scaturita una fumata nera.
BRINDISI - Anche le organizzazioni sindacali manifestano forte preoccupazione per l'atteggiamento assunto dalla società Edipower sul futuro dell'impianto termoelettrico di Brindisi Nord - Costa Morena. E dettano tempi più stretti di quelli stabiliti dal prefetto Nicola Prete, il quale - su richiesta del sindaco Mimmo Consales - aveva già fissato per il 19 settembre un incontro tra la stessa Edipower, gli enti locali e le parti sociali Confindustria Brindisi e rappresentanze dei lavoratori. Ciò perchè il sindaco, alla luce di un incontro con l'azienda in cui la stessa aveva omesso di comunicare di aver già ricevuto l'Autorizzazione integrata aziendale dal ministero, sostenendo invece di non poter decedere sul piano industriale proprio in assenza dell'Aia, aveva poi scoperto l'esistenza dell'autorizzazione, non escludendo quindi il ricorso ai propri poteri istituzionali a titela della salute e dell'ambiente. Ma ora sono i sindacati Filctem Cgil, Flai Cisl e Uilcem Uil a dichiarare lo stato di agitazione e chiedere per le stesse ragioni al prefetto l'attivazione dell procedura di raffreddamento ai sensi della L .146/90 e successive modifiche.
BRINDISI - L'autorizzazione integrata ambientale ad Edipower era già stata concessa dal ministero il 7 agosto scorso, ma nessuno ne aveva informato il Comune di Brindisi, tanto meno la stessa azienda che avrebbe invece potuto farlo nel corso dell'incontro dell'altro giorno. Insomma, il sindaco e i capigruppo consiliari sono stati di fatto chiamati ad un confronto al buio, e la scoperta di ciò ora aggrava i rapporti tra Edipower ed amministrazione comunale. "Se qualcuno pensa di prenderci in giro, si sbaglia", dice Mimmo Consales.
BRINDISI – Si apre ufficialmente anche un fronte di conflittualità tra istituzioni locali e la nuova gestione di Edipower. Non lascia dubbi l’esito dell’incontro odierno tra il Comune di Brindisi e una rappresentanza aziendale guidata da A2A, l’utility che controlla la società scorporata da Edison. Il sindaco di Brindisi Mimmo Consales “giudica fortemente insoddisfacente il risultato dell’incontro svoltosi stamani, alla presenza dei capigruppo consiliari, con i vertici di Edipower e di A2A per la centrale termoelettrica Brindisi Nord”, richiesto dalla proprietà dell’impianto di Brindisi Nord – Costa Morena.
BRINDISI - Hanno impiegato pochissimo tempo i legali del Comune di Brindisi ad esprimere il loro parere sulla costituzione di parte civile dell’Ente nel procedimento penale riguardante la ormai nota vicenda-Enel, che vedrà a processo alcuni dirigenti di Enel Produzione, accusati dell'inquinamento dei campi circostanti la centrale Enel di Cerano. L'ufficio legale ha comunicato al sindaco nulla osta alla costituzione di parte civile, e Consales ha già dato mandato per predisporre l'atto che sarà presentato ai giudici alla prima udienza del processo, prevista per dicembre.
BRINDISI – E’ certamente legittimo che in un partito ci siano posizioni diverse ed una sana dialettica, ma poi arriva il momento delle decisioni. E mentre da un lato autorevoli esponenti del Partito democratico brindisino, tra i quali il senatore Salvatore Tomaselli e il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, non solo auspicano ma sollecitano una chiusura articolata nel tempo della centrale Edipower (società ex Edison ora controllata da A2A), ecco che la prima a prendere posizioni contro la chiusura è la Cgil. O meglio, il sindacato di categoria dei lavoratori dell’energia e della chimica, la Filctem.
BRINDISI - Il Partito democratico continua ad avere due distinte posizioni su alcune scelte che riguardano l'industria, ad esempio quella di Matteo Colaninno responsabile nazionale delle politiche industriali e quella ufficiale del partito a Brindisi sulla questione del rigassificatore della British Gas, e sugli interventi della magistratura, oppure è l'intervista apparsa ieri su un quotidiano regionale a confondere le acque? Nel dubbio, ci pensa il sindaco Mimmo Consales a confermare alcuni indirizzi, che sono anche quelli della giunta comunale in carica.
BRINDISI - Edipower chiude, Edipower vende, Edipower ambientalizza. Parole, tante parole. La realtà è che da due giorni una nave carboniera scarica carbone nel porto di Brindisi, dove rimarrà per complessivi 25 giorni, per alimentare la vecchia centrale di Brindisi Nord, quella che secondo la convenzione del 1994 doveva chiudere in quanto ritenuta già allora obsoleta.
BRINDISI - Il Pd torna alla carica chiedendo la chiusura della centrale Edipower di Brindisi Costa Morena, con le debite garanzie di ricollocazione per il personale dell'impianto. E' il senatore Salvatore Tomaselli a riproporre il problema con una nota diffusa oggi, che si richiama alla vicenda della conclusione delle indagini della procura sulla dispersione delle polveri di carbone di Enel Cerano.