MESAGNE - Hanno anche percepito finanziamenti pubblici per 3 milioni di euro, per lo meno fino al 17 febbraio del 2012 quando furono apposti i sigilli a un mega parco fotovoltaico. Ora sono state sottoposte a sequestro, per equivalente, somme di denaro (per 2 milioni di euro) su conti correnti riconducibili alle società.
BRINDISI – Aveva dichiarato fallimento per sganciarsi da un debito di 2milioni 371mila euro contratto con l’erario e con la previdenza sociale, e con l'aiuto di altri tre complici aveva costituito due nuove società con gli stessi beni patrimoniali sottratti a quella fallita. E c’è un’evasione dell’Iva di 360mila euro. Un imprenditore sanpietrano, Antonio Simone di 62 anni, è stato perciò arrestato oggi dai militari del Nucleo tributario della Guardia di Finanza di Brindisi per bancarotta fraudolenta ed emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e omesso versamento di imposte.
FASANO – Ha emesso fatture false con lo scopo di diminuire i ricavi e versare meno imposte all'Erario, e finisce nei guai una società di Fasano che opera nel settore di forniture industriali. I militari della compagnia della Guardia di Finanza di Fasano, al comando del tenente Biagio Palmieri, hanno sequestrato due capannoni del valore complessivo di 570mila euro e denunciato il legale rappresentante della società.
BRINDISI – Doppio vincolo di sequestro sui tre grandi impianti fotovoltaici facenti capo a sei società controllate dalla famiglia Degennaro di Bari, che erano stati artificiosamente frazionati in 19 impianti inferiori ad un megawatt di potenza nominale per aggirare l’obbligo della Valutazione di impatto ambientale e utilizzare invece la procedura semplificata della Dia, secondo l’allora vigente regolamento della Regione Puglia poi modificato a fine dicembre 2010 per restringerne le maglie e tutelare maggiormente il territorio. Il nuovo provvedimento (mentre il primo era di natura probatoria) è un sequestro preventivo per equivalente, proporzionato ad un danno per l’erario stimato in poco più di 11 milioni di euro.
BRINDISI - Il titolare delle indagini sulle presunte omissioni di versamenti di ritenute dalla buste paga dei dipendenti dell'impresa Fratelli Barretta, il sostituto procuratore Luca Buccheri, ha disposto il dissequestro delle somme bloccate alla stessa società, per equivalente, sulla base delle indagini condotte dalla polizia tributaria. Ne ha dato notizia il legale della Fratelli Barretta, l'avvocato Giampiero Iaia, il quale nella serata di ieri aveva anticipato che a base della vicenda vi sarebbe un ritardo nell'inoltro di dati da parte dell'Agenzia delle Entrate.
BRINDISI - Le indagini condotte dal Nucleo di Polizia tributaria di Brindisi, sfociate nel sequestro per equivalente di circa 900mila, riguardavano l'impresa Fratelli Barretta Srl. Che ci scrive attraverso il suo legale di fiducia avvocato Giampiero Iaia, chiedendo di poter integrare la notizia con una nota della società. Noi aderiamo alla richiesta, come impone il dovere di cronaca.