L'ex parroco di una chiesa di Latiano era finito a processo dopo essere stato nominato erede universale. La parente della donna dopo la sentenza: "Non ho più fiducia né nella Giustizia, né nella Chiesa"
In elenco c'erano Masseria Pignicella, appartamenti in piazza Anime, San Pietro degli Schiavoni e altri nel Centro storico in via Appia e via Strabone. E ancora terreni a Restinco e nel rione Sant'Elia. L'unica perizia sul valore del complesso risale al 1986 chiesta dal sindaco Ortese e affidata ad Alberto Leoci, due anni dopo le prime alienazioni
La Corte di Lecce conferma la sentenza del Tribunale di Brindisi per Nuri Guga: tre anni di reclusione con l'accusa di circonvenzione di incapace per le condizioni di salute di Aldo Farinola. Nel testamento beni e conti per sei milioni di euro. Il pg aveva chiesto l'assoluzione
La storia inizia nell'immediato dopoguerra. Una pia donna, Teodora D'Agnano, con profonda fede monacale ma non si è mai saputo da quale ordine consacrata, fonda un suo personalissimo convento. La D'Agnano possiede un ampio terreno al rione Cappuccini, in via Fulvia
Depositate le motivazioni della condanna di Nuri Guga a tre anni in relazione al patrimonio a lui lasciato da Aldo Farinola, ex titolare del Desirée, morto a 93 anni: l'albanese aveva in fitto una casa dell'imprenditore che lo conobbe otto mesi prima. Le ultime volontà scritte il 16 agosto, il 31 il decesso. Giallo su alcune lettere
Sotto processo Nuri Guga, 62 anni, accusato di circonvenzione di incapace per il testamento di Aldo Farinola che a 93 anni, in punto di morte, gli lasciò un patrimonio di sette milioni di euro. Il pm: “Indotto a scrivere le ultime volontà”
“Ottimi rapporti con Aldo Farinola, nessuna lite sul patrimonio: conservava lui i gioielli dei nostri genitori”. Nuri Guga è erede universale indicato dal ristoratore morto a 93 anni ed è imputato per circonvenzione di incapace. Ascoltato anche il consulente della difesa
"Vennero in studio due persone a chiedere l'apertura della successione, ma quel termine scritto nell'atto non è tecnico. Nuri Guga imputato per circonvenzione di incapace rinuncia all'esame: Aldo Farinola, scomparso a 93 anni, lo indicò come erede universale. Sentiti anche il dirigente della Banca e una delle sorelle del gestore del ristorante
Il perito del pm: “Aldo Farinola non era in buone condizioni di salute”. Oggi udienza penale, ascoltata anche la collaboratrice domestica del ristoratore, scomparso a 93 anni: erede universale Nuri Guga, accusato circonvenzione di incapace. Parti civili, il fratello e la sorella del ristoratore
FRANCAVILLA FONTANA - Si discuteva animatamente di un’eredità, questioni famigliari su cui di solito volano parole grosse. In un appartamento di Francavilla Fontana, però, si è passato ogni limite e, bypassati gli insulti si è passati direttamente alle bastonate.
LATIANO - A causa di una eredità contesa avrebbe telefonato insistentemente allo zio prete e lo avrebbe anche minacciato di morte, offendendolo con frasi irripetibili. Per l’insistenza, le ingiurie e la violenza privata è stato condannato oggi a otto mesi di reclusione Antonio Iaia, 33 anni, di Latiano, denunciato da don Antonio Longo, 37 anni, parte civile nel processo appena concluso presso la sezione distaccata di Mesagne del Tribunale di Brindisi, religioso che fino a qualche tempo fa era parroco a Erchie e che adesso, invece si trova a Manduria per un provvedimento del vescovo.
BARLETTA – Non ci sono dubbi per gli investigatori che stanno lavorando dal 15 marzo scorso sul duplice omicidio avvenuto a Barletta in via Brescia, dove furono uccise due anziane donne, Maria Diviccaro proprietaria dell’abitazione al civico 2 e la sua badante Maria Strafile, il movente è l’eredità. Il cerchio intorno al probabile assassino si stringe sempre di più. Ma per adesso non ci sono richieste di misure cautelari.
CEGLIE MESSAPICA – Spari di fucile dopo una lite tra familiari per questioni legate alla suddivisione di una eredità. E' accaduto a Ceglie nelle campagne di Contrada Ulmo nella tarda serata di martedì. E' in un casolare di campagna che alcuni fratelli erano riuniti per discutere la suddivisione del lascito di un loro congiunto quando sarebbe esploso un violento alterco al termine del quale Il 50enne Rocco Semeraro – originario di Martina Franca in provincia di Taranto - avrebbe imbracciato un fucile calibro 20 sparando prima un colpo in aria poi un secondo in direzione della Fiat Stilo del fratello Pietro di tre anni più giovane che si trovava a bordo.