Erosione costiera e interventi in mare: il sindaco fa il punto della situazione
Riceviamo e pubblichiamo una nota dell'amministrazione comunale di Torchiarolo a firma del sindaco Elio Ciccarese sullo stato in cui versano le marine
Riceviamo e pubblichiamo una nota dell'amministrazione comunale di Torchiarolo a firma del sindaco Elio Ciccarese sullo stato in cui versano le marine
Il Partito Democratico di Torchiarolo interviene sulla determinazione n. 294 del 18.12.2023 del Comune di Torchiarolo riguardante il recesso del contratto relativamente al progetto degli “interventi di difesa del litorale di Torchiarolo -Località Lendinuso”
Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Ernesto Musio, già coordinatore del Comitato 8 giugno, sul grave fenomeno dell'erosione costiera che sta interessando la costa brindisina
Torre San Gennaro: a luglio scorso sono stati consegnati i lavori di riqualificazione del paesaggio costiero ma la fura del mare continua a devastare
Appuntamento giovedì 27 aprile, presso Palazzo Guerrieri, dalle ore 9.30 alle 10. Comune di Brindisi partner del progetto Flat plus
Si tratta della Teti srl. E' una start-up costituitasi con l’obiettivo di sfruttare un’esclusiva brevettuale in grado di intervenire sull’erosione costiera degli arenili
A Lido Paestum sono stati sperimentati per la prima volta i moduli anti erosione ideati dal brindisino Giuseppe Tamburrano: un’invenzione che lo stesso vorrebbe applicare anche presso la spiaggia brindisina
Martedì 17 ottobre dalle 9 presso la sala conferenze dell’Autorità di sistema portuale
La mancanza di frangiflutti lungo la costa delle marine a sud di Brindisi continua a provocare danni alla costa e disagi a villeggianti ma anche gestori di lidi
A nulla sono servite le continue richieste di intervento agli "organi competenti"a nulla è servita la petizione avviata dai titolari cui hanno aderito centinaia ai cittadini: quest'anno Lido Cerano non apre
Duecento metri di litorale antistante la marina di Lendinuso sarà interessato da un progetto pilota di difesa costiera che prevede l'installazione in via sperimentale di moduli prefabbricati antierosione
Una raccolta firme per salvare lo storico Lido Cerano, lo stabilimento balneare a sud di Brindisi che quest'anno spegne 51 candeline e che rischia di scomparire a causa dell'erosione costiera
Porta la firma di un brindisino l'idea che potrebbe introdurre una nuova strategia di contrasto all'erosione delle coste marine, un fenomeno che sta lentamente consumando gran parte degli arenili delle spiagge italiane
Cinquant’anni di storia di un tratto di litorale rischia di essere cancellata dall’erosione costiera. È quanto potrebbe accadere allo storico stabilimento balneare Lido Cerano, situato, appunto in località Cerano, a sud di Brindisi e pochi chilometri da Tuturano, ai piedi della Centrale termoelettrica Federico II, immerso nell’omonimo bosco, ma nel tratto di territorio di competenza del Comune di San Pietro Vernotico
Si è tenuta oggi una riunione, presso la presidenza regionale, convocata dall'assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Giannini, sulla questione della stabilità e dell'erosione delle falesie e della fruizione delle spiagge e delle coste in occasione dell'inizio della stagione balneare
L'assessore regionale Giovanni Giannini ha scritto nuovamente (dopo aver scritto a febbraio) al Ministero dell'Ambiente e al Comando Generale del corpo delle Capitanerie di Porto sollecitando la ripartizione dei fondi pari a 30 milioni di euro per l'anno 2014, 50 milioni di euro per il 2015 e 100 milioni di euro per il 2016, stanziati dalla legge di stabilità 2014 per finanziare interventi contro il dissesto idrogeologico
BARI - Le coste pugliesi turisticamente più importanti attaccate da erosione e frane, ma ancora nessun intervento dopo il Piano regionale delle coste. Dove si annidano i ritardi? Di chi sono le responsabilità dei mancati interventi?
BRINDISI - Ennesimo richiamo alle istituzioni dalla categoria degli operatori balneari. Salvatore Lanzilotti, presidente del Comitato balneari Puglia, ci ha inviato un intervento in cui si invita il Comune di Brindisi a inpegnare subito in interventi di tutela della costa i tre milioni di euro assegnati a questo scopo.
BRINDISI - Se il pubblico non hai i soldi, ci pensano i privati. La mirabolante soluzione cavata fuori dal cilindro del vertice che si è tenuto questa mattina a Bari sul rischio-falesia è, né più né meno, quella che i concessionari suggeriscono da un pezzo: laddove possibile, saranno i concessionari degli stabilimenti balneari a intervenire, con loro progetti e di tasca propria. Progetti che, per inciso, gli imprenditori tengono nel cassetto da un pezzo. La soluzione-tampone arriverà nell'immediato, salvando le coste e la bella stagione che (forse per fortuna) tarda ad esplodere. Il parere dell'Autorità di Bacino sui progetti salva-coste, “arriverà entro tre giorni dalla presentazione degli stessi”, parola dell'assessore regionale Fabiano Amati, interlocutore principale dell'incontro che si è tenuto questa mattina a Bari, alla presenza dei rappresentanti della Provincia di Brindisi e del Comune, il presidente Massimo Ferrarese e il vice-sindaco Mauro D'Attis.
BARI - Un tentativo per avviare quanto prima interventi a tutela della costa brindisina sarà lo scopo della riunione convocata per dopodomani venerdì 3 giugno, alle ore 10,00, presso la sede dell’assessorato regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile. E considerando che il sindaco di Brindisi ha emesso già una seconda ordinanza che interdice gran parte delle spiagge libere e ben sette stabilimenti balneari esposti (secondo il Piano dei rischi dell'Ato Puglia confermato al 90 per cento dai tecnici comunali), prima si porrà rimedio ai fenomeni erosivi e si metteranno in sicurezza le falesie, minori saranno i danni all'economia balneare e turistica.
BRINDISI - Spiagge private e libere per la maggior parte presto messe in grado di riaprire, ma all'orizzonte un'estate nera per alcuni stabilimenti balneari del litorale nord di Brindisi, tra Sbitri e Torre Guaceto. Un divieto che riguarda le strutture realizzate sulla falesia all'altezza di un metro e mezzo, dove esiste il pericolo di crollo. E' questo lo spirito dell'ordinanza di interdizione della costa che verrà prorogata, come stabilito nel corso di una riunione in Comune, ma con un documento redatto ex novo, dettagliato, frutto del sopralluogo dei tecnici comunali e dell'autorità di bacino, in base al quale gran parte delle spiagge libere d'ora in poi potranno essere utilizzate dai bagnanti.
BRINDISI - Qual è lo stato di salute delle coste brindisine? E’ questa la domanda alla quale i redattori del Piano costiero regionale avrebbero dovuto rispondere nel convegno organizzato presso palazzo De Leo, sede dell’amministrazione provinciale. La risposta è arrivata, lapidaria, e tutt’altro che confortante. Ne parliamo con Tommaso Elia, esperto in forza al Servizio geologico nazionale, nonché autore di uno studio sulle coste commissionato dal Comune di Brindisi e consegnato alla Regione Puglia a luglio di due anni fa, a corredo del Piano costiero regionale adottato ma non ancora approvato, esattamente il 6 agosto 2009.
BRINDISI - A cinque mesi dalla morte del ricercatore 29enne Paolo Rinaldi, stagista di Universus-Csei travolto dal crollo della falesia nell’oasi di Torre Guaceto il 21 ottobre scorso, si torna a parlare di Piano costiero regionale (Pcr). Previsto per domani un incontro presso palazzo De Leo, sede dell’amministrazione provinciale, con Antonio Felice Petrillo del Politecnico di Bari, direttore scientifico del Pcr, Giuseppe Spilotro dell’Università degli Studi della Basilicata e Antonio Rosario Di Santo, segretario generale dell’Autorità di Bacino che incontreranno il presidente della Provincia Massimo Ferrarese e l’assessore ai Lavori pubblici della Regione Fabiano Amati per fare il punto sullo stato di salute delle coste brindisine. Passato, presente e futuro prossimo, memento che potrebbe risultare interessante anche per la procura che non ha ancora messo il punto sulle indagini intorno alla morte del ricercatore.
BARI - Al fine di meglio garantire una gestione integrata della costa ai diversi livelli territoriali, tutti gli interventi di natura pubblica o privata di mitigazione del rischio di erosione e dissesto per le coste basse pugliesi di competenza dell’Autorità di Bacino, dovranno da oggi risultare coerenti con le linee guida e con quanto contenuto nello studio redatto dal Politecnico di Bari per conto dell’AdB Puglia. Lo ha stabilito oggi la giunta regionale pugliese che ha approvato un provvedimento presentato dall’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile, Fabiano Amati, di concerto con l’Assessore alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro, l’Assessore alla Qualità del Territorio Angela Barbanente e l’Assessore al Bilancio e Programmazione Michele Pelillo.
BARI - L’esame delle problematiche legate alle coste alte di tutta la regione sarà al centro dell’incontro convocato dall’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati per domani, martedì 30 novembre, alle ore 10 presso la sede dell’assessorato regionale a Bari (via delle Magnolie, 8 – Modugno). All’incontro parteciperanno i presidenti delle sei Province pugliesi e i sindaci dei 55 comuni interessati.