La piattaforma dove sono raccolti tutti i programmi, i finanziamenti, gli interventi e le normative. Piemontese: "Fondamentali gli investimenti nella cura e nella manutenzione del nostro territorio"
“Interventi dall’isola di Apani al promontorio di Punta Penne”. Per la circolare del mare, 18 milioni per 14 fermate: dal porticciolo al Seno di Levante, passando dal Villaggio pescatori
Continuano i lavori di messa in sicurezza del litorale nord di Brindisi. Le pale meccaniche, in funzione da una ventina di giorni, dopo la breve pausa natalizia hanno ripreso i lavori in due luoghi differenti, sia all’altezza di Apani e sia nelle vicinanze della spiaggia dei vigili del fuoco. In tutto tre i chilometri di litorale interessati dai lavori di messa in sicurezza geomorfologica, interamente finanziati dal Fondo di Sviluppo e Coesione su delibera Cipe
BRINDISI – Hanno seguito la trafila più lunga di tutti, ma alla fine i gestori degli stabilimenti balneari Guna Beach, Apani Beach, Lido del Sole e Palm Beach hanno in mano una autentica autorizzazione dell’Ato Puglia. Manca solo l’ultimo passaggio: la verifica dei carichi da parte dei servizi tecnici del Comune, quindi il permesso a costruire la famosa palificazione di contenimento della falesia.
BRINDISI – Disco verde ai progetti salva costa presentati dai gestori degli stabilimenti balneari, del litorale del capoluogo messapico, colpiti da ordinanza di chiusura per il rischio del crollo delle falesie.Il comune rilascia parere favorevole dopo la valutazione dell'ingegnere Francesco Di Leverano e del gruppo di lavoro dell'Ufficio urbanistica.
BRINDISI – La costa a nord-ovest di Brindisi è una lunga sequenza di segnali di pericolo. Sono spuntati come funghi dopo l’ordinanza del sindaco e dopo il riconoscimento dell’elevato fattore di erosione che rende la falesia friabile come una crostata della nonna. Altro evento, la morte il 21 ottobre dell’anno scorso del giovane ricercatore tarantino Paolo Rinaldi, travolto da uno smottamento sul versante Apani della riserva di Torre Guaceto. La costa e le spiagge sono inagibili, per ora sino al 31 maggio, poi si vedrà. La gente ha l’impressione che si sia passati da un eccesso all’altro: dal disinteresse assoluto prima, che ha consentito il più bieco abusivismo e il raggiungimento del punto di crisi per quanto riguarda l’erosione, al proibizionismo più netto da autotutela. E così le transenne che sbarrano i sentieri vengono rimosse e i nastri strappati, perché chi si sente più colpito è il frequentatore dei tratti liberi.
BRINDISI – Decadenti, ma pulite. Moribonde, ma con decoro, forse, fino a settembre e passa se nessuno potrà metterci piede. Così si presenteranno le spiagge brindisine nel clou della partenza della stagione estiva. Il Titanic sta affondando - ma “The show must go on” – e allora si pensa a lucidare le maniglie! Magra consolazione per i brindisini nel giorno della notizia ufficiale che la costa nord è off-limits, almeno fino al 31 maggio e chissà per quanto oltre, salvo il manifestarsi di un miracolo tipo l’emersione inaspettata
dell’isola di Atlantide, o uno tsunami di sabbia con l’inversione accelerata alla velocità della luce di un processo contrario all’erosione, che in silenzio – e senza che nessuno provvedesse per tempo per anni, nonostante le grida d’allarme – ha cancellato chilometri di spiagge, fatto crollare falesie, ucciso e ferito persone.
BRINDISI – All'indomani della tragedia avvenuta sulla costa brindisina, nel tratto di spiaggia tra Apani e Torre Guaceto, e costata la vita ad un ricercatore 29enne di Taranto, Paolo Rinaldi, travolto da un grosso blocco di terra compatta (è rimasto invece ferito il guardaparco del Consorzio di Torre Guaceto, Franco Marinò, di 44 anni), è polemica su cosa sia stato fatto negli ultimi anni per risolvere il problema dell'erosione della costa.