CAROVIGNO - “Dire no al depuratore di Carovigno? Sarebbe un atto irresponsabile: da inquinatore”. Durissimo l’assessore regionale alle Opere pubbliche Fabiano Amati, intervenuto in serata ai lavori della seduta straordinaria del Consiglio comunale di Carovigno, convocata per assumere iniziative tese a scongiurare l’annunciato diniego del presidente della Provincia Massimo Ferrarese, deciso a non rilasciare il nullaosta temporaneo per l’avvio dell’impianto di Bufalaria, da porre a servizio anche degli abitati di San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e delle marine di Carovigno.
BRINDISI - “Prendo atto del passo indietro di Nando Marino, sebbene la sua rinuncia non può che sorprendere, visto l’entusiasmo con il quale aveva raccolto l’offerta di candidatura da parte del Pdl. Trovo, viceversa, stupefacente e inammissibile, vale a dire di una gravità senza precedenti, che qualcuno possa impunemente vantarsi davanti alle telecamere di aver contribuito, dal fronte politico opposto, a far sì che Marino si ravvedesse”. A tuonare è l’onorevole Luigi Vitali. E quel “qualcuno”,al quale si riferisce, sarebbe il presidente della Provincia Massimo Ferrarese, che ai microfoni di una emittente locale, incalzato sul tema, avrebbe affermato di aver recitato un ruolo nel ripensamento dell’imprenditore commerciale.
BRINDISI - I Bilanci della Cittadella? E’ una vicenda surreale. Oltre che grottesca". Rompe il silenzio il notaio Michele Errico, per sgombrare il campo dai veleni: "Continuo ad ascoltare ed a leggere fandonie colossali espresse a vario titolo da quanti ruotano attorno alla potente corte del presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese, oltre che dai banchi dell’opposizione. A beneficio degli uni e degli altri, rammento che quei tanto vituperati Bilanci della Cittadella della Ricerca non è necessario che siano depositati in Procura. Per una ragione molto semplice: in Procura ci stanno già. E da tre anni. Consegnati dal sottoscritto, che fu anche ascoltato dal magistrato".
BRINDISI – Ad esortare il ricorso agli organi di Legge nelle ultime ore sono stati in tanti, dai banchi della maggioranza e da quelli dell’opposizione. Per fare chiarezza sui bilanci della Cittadella, qualora si ritengono concrete e plausibili le accuse rispetto a presunti buchi o voragini, non resta che un passo da compiere: informare la Procura, mettendo la stessa, documenti alla mano, nelle condizioni di effettuare tutte le opportune attività di inchiesta. Lo ha sollecitato Damiano Franco (Pd), invitando chi da settimane sta lanciando ombre e fango su quei bilanci, ad agire di conseguenza. Lo ha puntualizzato anche Nicola Ciracì (Pdl), dicendosi stupito per il fatto che sino ad oggi non si sia ancora coinvolta l’Autorità giudiziaria. E così Massimo Ferrarese, presidente della Provincia di Brindisi, quasi a raccogliere l’invito, scrive al presidente della Cittadella della Ricerca, Antonio Andreucci, invitandolo in tal senso.
BRINDISI – Querelle depuratori: domani vertice in Regione con l’assessore Fabiano Amati. Si svolgerà, infatti, presso l’assessorato ai Lavori Pubblici della Regione Puglia, l’incontro con tutti gli Enti interessati per affrontare e definire le problematiche che impediscono l’avvio dell’impianto di affinamento delle acque reflue realizzato a Mesagne (che dovrà trattare gli scarichi dei depuratori comunali di Francavilla Francavilla Fontana, Ceglie Messapica, Latiano e Mesagne. Nel corso dell’incontro saranno affrontate anche le questioni connesse con l’avvio dell’impianto di depurazione consortile realizzato dal Comune di Carovigno e da porre a servizio anche degli abitati di San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e delle marine di Carovigno, nonché lo scarico finale delle acque depurate previsto nel Canale Reale.
BRINDISI – S’infiamma la querelle sul carbone. Il presidente della Provincia Massimo Ferrarese torna a tuonare contro le emissioni dalla Centrale di Cerano: “Sì alla parziale sostituzione del combustibile, con il gas”, ha affermato a margine del colloquio che lo ha visto protagonista ieri con il ministro all’Ambiente, Corrado Clini. Ma il responsabile delle relazioni esterne territoriali per il Sud di Enel, Donato Leone, replica: “Siamo sorpresi delle parole del presidente”.
BARI – “La popolazione pugliese ha protestato contro l'idea che ci fosse un allentamento delle misure di salvaguardia che non c'è stato e dunque la risposta del governo è stata molto chiara e netta”. Lo ha detto il ministro per l'Ambiente, Corrado Clini, a proposito delle proteste della comunità pugliese ed adriatica, che a Monopoli a fine gennaio ha manifestato contro le prospezioni e la ricerca in mare di petrolio. Ma sull’argomento avverte: “Se saremo in grado di spiegare concretamente che esistono opzioni alternative a quella della ricerca in mare del petrolio probabilmente il problema sarà superato”. E così lancia il progetto Powered: “Può rappresentare il modello e definire la traccia del lavoro per lo sviluppo dell'energia eolica offshore nell'Adriatico”. Come dire: trivelle o eolici offshore. In una maniera o nell’altra il mare della Puglia deve produrre energia. Come se non bastasse la Centrale di Brindisi. Ma il ministro convince solo Ferrarese. Critici Vendola e Nicastro.
BRINDISI – Braccio di ferro sulle autorizzazioni. Provincia e Aqp a confronto. Si e' svolto stamani a Bari un incontro tra l'amministratore unico dell'Acquedotto Pugliese Ivo Monteforte e il Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese finalizzato a definire i problemi tecnici che, allo stato attuale, impediscono il funzionamento di alcune strutture già disponibili. In particolare, si e' discusso dell'impianto di affinamento di Mesagne che è stato realizzato dalla Provincia con un investimento di circa 14 milioni di euro. Al centro anche il nodo legato al destino del depuratore intercomunale di Carovigno. Venerdì prossimo (alle ore 19), presso la sala convegni del Castello, il centrosinistra carovignese ha promosso una manifestazione pubblica, alla presenza dell’assessore regionale Fabiano Amati.
BRINDISI – Smontata e rimontata: come le costruzioni Lego. Ma per completare l’opera manca ancora un pezzo. Oggi pomeriggio il presidente della Provincia Massimo Ferrarese ha annunciato i nominativi della nuova Giunta provinciale. Rispetto alle previsioni della vigilia, nessuna sorpresa ed una sola incognita: la rappresentanza socialista nell’esecutivo.
“In attesa che il PSI decida al proprio interno il nominativo da inserire in Giunta le deleghe alla Viabilità e Trasporti sono attualmente in capo al presidente Ferrarese”, fa presente in una nota la Provincia.
BRINDISI – E’ furioso l’assessore regionale alle Opere pubbliche, Fabiano Amati, di fronte all’ipotesi che l’Amministrazione provinciale, come annunciato dal presidente Massimo Ferarrese, possa davvero negare l’autorizzazione per l’avvio del Depuratore intercomunale di Bufalaria, destinato a raccogliere e sanificare gli scarichi fognari dei Comuni di Carovigno, San Vito dei Normanni e San Michele Salentino. “In questo preciso momento, mentre noi stiamo commentando, dibattendo e discutendo - sbotta l’assessore - quella zona è sottoposta a un’incivile contaminazione del suolo e del mare. In questo stesso istante, lungo quei terreni non è possibile realizzare un pozzo perché allo stato affiorerebbero soltanto liquami”.
BRINDISI - Querelle sui depuratori: Massimo Ferrarese glissa sull’impianto di Carovigno e rilancia quello di Mesagne. Il presidente della Provincia di Brindisi ha infatti inviato una lettera al presidente della Regione Puglia, all’amministratore unico dell’Acquedotto pugliese ed al presidente dell’Ato Puglia per chiedere la convocazione di una riunione urgente finalizzata ad individuare una soluzione tecnica che consenta una efficace gestione dell’impianto di affinamento delle acque reflue realizzato a Mesagne. Quale sia, invece, il destino dell’impianto intercomunale di Bufalaria resta un mistero alla luce del niet pronunciato ieri dallo stesso numero uno dell’Amministrazione provinciale. Il sindaco di San Vito: "Così rischiano di saltare finanziamenti ed opere".
BRINDISI - “Tolleranza zero per i depuratori che continuano ad inquinare”. Questo il monito. E pazienza se l’investimento è costato una montagna di soldi e se un’intera comunità, in attesa da anni dell’impianto, rischia di restarne priva. Ma tant’è. La Provincia di dare il suo assenso pare che non ne abbia minimamente voglia. E lo ha messo per iscritto: “Metteremo in campo ogni iniziativa finalizzata a bonificare il Canale Reale e, di conseguenza, a tutelare l’oasi naturalistica di Torre Guaceto. In questa ottica, a seguito di opportuni approfondimenti, si è deciso di negare l’autorizzazione allo scarico delle acque del depuratore che sarà al servizio di Carovigno, San Vito dei Normanni, San Michele Salentino e delle marine di Specchiolla e Santa Sabina”. Il sindaco di Carovigno, Vittorio Zizza, non nasconde il proprio stupore ma si dichiara fiducioso.
BRINDISI – Non gli ha spianato la strada verso Palazzo Nervegna. Ma il confronto è stato franco e lungo. Un faccia a faccia durato circa due ore, nel corso del quale l’ex parlamentare Giovanni Carbonella avrebbe preso atto delle distanze tra la sua proposta politico amministrativa e quella che, sul solco del laboratorio brindisino, avrebbe in testa il presidente della Provincia Massimo Ferrarese. Inevitabile, a questo punto, appare il passo indietro di Carbonella, che potrebbe essere ufficializzato già nella giornata di domani. A pesare, sulla rinuncia alla candidatura a sindaco da parte dell’ex parlamentare, anche le divisioni interne al Pd, con Ferrarese pronto a prendere in considerazione candidature super partes, ovvero sino ad oggi inedite, se i Democratici dovessero indicarle.
BRINDISI - Le consultazioni, atto finale. Ultima tappa per Giovanni Carbonella impegnato a sondare il terreno, quale prologo per l'eventuale scalata a Palazzo Nervegna. Domani mattina l’ex parlamentare incontrerà il presidente della Provincia Massimo Ferrarese, per un faccia a faccia che appare cruciale. Carbonella, infatti, se non dovesse trovare assenso e consenso, potrebbe annunciare il proprio passo indietro di fronte all’impossibilità di creare, attorno al progetto politico amministrativo di cui si era fatto portatore, un ampio consenso, tale da consentire, in continuità con il “laboratorio brindisino”, la nascita di una coalizione capace di esaltare, nelle forme e nei ruoli più opportuni, il potenziale contributo della società civile.
BRINDISI - Mini rimpasto alla Provincia di Brindisi. Ufficializzata la staffetta in seno ai “Noi centro”. E a gennaio toccherà al Partito socialista. Il presidente Massimo Ferrarese nella giornata di ieri ha nominato assessore Christian Romano, già consigliere provinciale del partito “Noi Centro”. Il 32enne imprenditore brindisino prende il posto del dimissionario sindaco di Oria, Cosimo Pomarico.
POLIGNANO A MARE - L’appello al ministro parte sotto lo sguardo affrescato di chi l'azzurro lo inneggiava e difendeva a suon di acuti e note. “Ma guarda intorno a te che doni ti hanno fatto: ti hanno inventato il mare”, sembra cantare, innanzi agli amministratori locali uniti, Domenico Modugno. Di fronte al rischio che le acque del basso Adriatico possano essere prese d’assalto dai predatori di oro nero, l’aula consiliare del Comune di Polignano a Mare per un giorno si è dipinta davvero di blu. Regione, Province (Bari, Brindisi e Lecce), Comuni, comitati spontanei ed associazioni ambientaliste: una sola lingua ed un coro unanime, in difesa del mare nostrum.
BRINDISI - Torna la scure di “Trenitaglia”. E la politica s’indegna. “La decisione di Trenitalia di tagliare dal 12 dicembre prossimo ben otto collegamenti a lunga percorrenza dalla Puglia – ed in particolare dal Salento - verso il resto del Paese rappresenta la definitiva marginalizzazione del nostro territorio dalle principali direttrici del traffico ferroviario ed un danno incalcolabile per intere fasce di cittadini, in particolare lavoratori e studenti”.
BRINDISI – Dal Comitato Provinciale per l’Economia e il Lavoro (Cpel) la ricetta per combattere la crisi: “Le imprese che vorranno investire nel nostro territorio dovranno acquistare i terreni delle aree industriali ad un prezzo concorrenziale; proporremo a queste imprese uno sconto del 20% sull’energia e una riduzione del costo del lavoro. Per fare questo tutti dobbiamo essere d’accordo: Provincia, Asi, Comune, Enel, Camera di commercio, Autorità portuale, Confindustria e sindacati”. A farsi portavoce della proposta è stato Massimo Ferrarese, che nel pomeriggio ha radunato nel Salone di rappresentanza della Provincia il Comitato Provinciale per l’Economia e il Lavoro, per illustrare i contenuti del “Patto per Brindisi”.
BRINDISI – Eletto il segretario. Senza sorprese, senza conta. Per acclamazione. Il consigliere provinciale Ciro Argese (cegliese) è dunque ufficialmente il nuovo coordinatore provinciale dell’Udc. La mozione a sostengo della sua candidatura è stata votata a furor di popolo: quello dell’Unione di centro, protagonista del primo congresso provinciale della sua storia. Nessuna fronda, una sola lista, quella del candidato in pectore.
BRINDISI - Sarà il consigliere provinciale Ciro Argese (cegliese) il nuovo segretario provinciale dell’Udc. Alla vigilia dei lavori del congresso che sancirà l’elezione del nuovo coordinatore provinciale (e di conseguenza la linea del partito in terra di Brindisi), i giochi sembrano davvero chiusi. Non ci sarà, infatti, alcuna conta interna. La vittoria della mozione a favore della candidatura a segretario di Argese, avverrà con ogni probabilità per acclamazione. Con l’elezione di Argese, dunque, si rafforzerà la spinta centrista a sostegno del laboratorio Ferrarese, come nei disegni del presidente Marcello Rollo.
BRINDISI – Vertice al Palazzo della Provincia. E dopo il faccia a faccia tra il presidente Massimo Ferrarese e la delegazione Pd, arriva la prima conferma: sarà davvero verifica. Ma soltanto dopo il congresso dell’Udc. Tanto è emerso da un incontro tra il Presidente Ferrarese e una delegazione del Pd guidata dal segretario provinciale, Corrado Tarantino. Nei giorni scorsi era stato proprio il Pd a sollecitare il confronto. A due anni e mezzo dall’avvio dell’esperienza di governo alla Provincia, per i Democratici è necessario aprire assieme al presidente Ferrarese e agli altri partner di governo una riflessione approfondita e articolata.
BRINDISI – Ad annunciarlo, nei giorni scorsi, era stato il senatore Euprepio Curto, coordinatore provinciale dell’Udc: pronti ad avviare un tavolo di lavoro per una piattaforma comune che veda insieme le forze moderate di destra, i cattolici riformisti e i tanti delusi del Pd. Detto, fatto. Un laboratorio tira l’altro, evidentemente. Dopo quello marchiato Ferrarese, ecco nascere alla chetichella il laboratorio Curto. Brindisi terra di esperimenti, non c’è che dire. Ma al centro, ora, è confusione totale.
BRINDISI - Laboratorio o terzo Polo? Udc al bivio. Sarà il congresso a dettare la retta via. Ed a giudicare dall’altalena di prese di posizioni che da giorni sta caratterizzando il confronto tra le diverse anime del partito, sarà una sorta di conta finale. Un braccio di ferro tutto in famiglia, certo. Ma il gioco del pendolo, al Pd non piace. E mentre il senatore Tomaselli, invita Ferrarese a dire la sua, il consigliere provinciale Udc Ciro Argese tranquillizza Democratici & Co: “Qualche giorno di pazienza. Sarà il congresso a fare chiarezza”.
BRINDISI – Prove tecniche di Terzo Polo. Tra laboratorio Puglia e laboratorio Ferrarese, i dirigenti brindisini di Udc, Api e Fli sembrano orientati a scegliere la terza via. E tra i compagni di viaggio, un’esclusione che salta agli occhi: “Noi centro” fuori dal progetto. La risposta all’adunata di qualche giorno fa, promossa dal segretario provinciale del Pd, Corrado Tarantini, s’è concretizzata in giornata: un incontro informale, tenutosi nella mattinata, tra il coordinatore provinciale Udc, Euprepio Curto, il segretario provinciale Api, Francesco Cannarile e il responsabile politico di Brindisi per Futuro e Libertà, Laurino Rubino.
BRINDISI - Nonostante i proclami ed i buoni propositi sventolati all’indomani del primo vertice del centrosinistra brindisino, stenta a decollare la Santa alleanza che dovrebbe sancire, da Casini a Vendola, il consolidamento in terra di Brindisi del laboratorio Ferrarese. E se al centro continua a tenere banco il confronto sulla linea politica del Terzo Polo (il dibattito tra Udc e Futuro e Libertà resta aperto), a sinistra ci si interroga pubblicamente e apertamente sulle prospettive di un modello di coalizione rilanciato con forza nei giorni scorsi dal segretario provinciale del Pd, Corrado Tarantino.