I ladri di rame continuano ad imperversare, molto spesso i servizi di guardiania si rivelano inefficaci. Ultimi bersagli in ordine di tempo, un impianto fotovoltaico a Tuturano, frazione di Brindisi, e una linea telefonica Telecom sulla costa di Torchiarolo, a Lendinuso. Su entrambe le vicende, avvenute l’8 gennaio, stanno indagando i carabinieri.
SAN PIETRO VERNOTICO – Nonostante i controlli serrati delle forze dell'ordine riguardo il traffico illecito dell'oro rosso che proprio oggi hanno portato alla denuncia di cinque brindisini per ricettazione, i furti di rame non si fermano.
BRINDISI – L'oro rosso continua a fare gola ai ladruncoli del Brindisino: nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso sono stati asportati cavi in rame da un impianto fotovoltaico per un totale di quasi una tonnellata e mezza, 1350 chilogrammi.
La società Tecnova Italia Srl, emanazione dell'omonimo gruppo spagnolo, appaltatrice nel settore fotovoltaico di una multinazionale cinese, deve molti stipendi arretrati alla manovalanza extracomunitaria che ha impiegato per due anni nei cantieri di Lecce e Brindisi (la società fu al centro di un blitz qualche tempo addietro proprio per lo sfruttamento della mano d'opera di colore).I lavoratori sono scesi in piazza anche a Brindisi, dove hanno incontrato un magistrato del tribunale. La strada obbligata per tentare di recuperare gli stipendi mai percepiti è quella della costituzione nella procedura in atto per Tecnova.
TUTURANO – Continuano i furti di rame nelle campagne del brindisino: l'ultimo risale alla notte scorsa. A essere preso di mira dai ladri dell'oro rosso un impianto fotovoltaico dislocato nelle campagne di Tuturano, in località, Angelini.
BRINDISI – Doppio vincolo di sequestro sui tre grandi impianti fotovoltaici facenti capo a sei società controllate dalla famiglia Degennaro di Bari, che erano stati artificiosamente frazionati in 19 impianti inferiori ad un megawatt di potenza nominale per aggirare l’obbligo della Valutazione di impatto ambientale e utilizzare invece la procedura semplificata della Dia, secondo l’allora vigente regolamento della Regione Puglia poi modificato a fine dicembre 2010 per restringerne le maglie e tutelare maggiormente il territorio. Il nuovo provvedimento (mentre il primo era di natura probatoria) è un sequestro preventivo per equivalente, proporzionato ad un danno per l’erario stimato in poco più di 11 milioni di euro.
BRINDISI - Nuova tappa dell'indagine sugli investimenti nel settore del fotovoltaico nel Brindisino da parte del Gruppo Energia legato ad alcuni membri della famiglia Degennaro di Bari. E questa volta la procura di Brindisi e Guardia di Finanza hanno bloccato con un sequestro per equivalente applicato a liquidità e ad altri impianti riconducibili ad alcune società di capitali operanti nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili, "un’indebita richiesta di fondi pubblici per complessivi 182 milioni di euro, di cui 11 milioni circa già erogati".
BRINDISI - Non sono giunte fino a oggi sulla scrivania del gip Alcide Maritati (che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare per mafia a carico di 16 persone) nuove sull’interrogatorio di garanzia di Salvatore Buccarella, 53 anni, recluso nel carcere di Secondigliano. Sono stati invece completati gli altri interrogatori, anche quelli per rogatoria (così come dovrà essere per Buccarella che molto probabilmente deciderà di non parlare), incluso quello di Francesco Campana, l’uomo che secondo il giudice per le indagini preliminari aveva ruolo di vertice, di fiduciario della famiglia.
BRINDISI - “Dillo a Salvatore, che vuole fare”. Uno degli affiliati alla Scu dei tempi del fotovoltaico e dell’eolico, si rivolge così a “Netta”, al secolo Antonia Caliandro. Si parla di soldi, dei “pensierini”, dei proventi delle estorsioni che vengono gestite dal “boss”. Il “boss” è Salvatore Buccarella, 53 anni, in carcere dai primi anni Novanta e per lungo tempo sottoposto al regime di carcere duro. “Anche quando pensavamo fosse inattivo – ha detto oggi il procuratore della Dda Cataldo Motta – Buccarella dava ordini e gestiva i traffici illeciti”. Ebbene sì, anche con un solo colloquio al mese, come prevede il 41 bis.
BRINDISI - La mano della criminalità organizzata sull'industria del fotovoltaico. I carabinieri del comando provinciale di Brindisi sono impegnati dalle primissime ore del mattino in una vasta operazione che investe anche la provincia di Lecce, per catturare 16 persone colpite da ordinanze di custudia cautelare richieste dalla Direzione distrettuale antimafia salentina a carico di altrettanti esponenti del clan Buccarella.
BRINDISI - A giorni la Provincia dovrebbe emettere il proprio parere in merito alla Valutazione di impatto ambientale del progetto per l'installazione di un campo fotovoltaico nel bacino del petrolchimico. Si tratta di un progetto elaborato dai tecnici del Consorzio Asi e fatto proprio dai vertici dell'ente, il presidente Marcello Rollo ed il vicepresidente Mimmo Convertino. L'impianto prevede una potenza massima di 10 Megawatt ed il posizionamento dei pannelli galleggianti sulla superficie acque del laghetto artificiale di 15 ettari che un tempo era utilizzato per raffreddare gli impianti industriali e che da tempo è inutilizzato.
GALLIPOLI - Il Tar di Lecce scioglie il nodo, e dà via libera al fotovoltaico in spiaggia, rigorosamente al servizio e sulle coperture di impianti balneari intenzionati ad utilizzare le fonti rinnovabili, e quindi a curare ottimizzazione e risparmio energetico. La decisione in un contenzioso che opponeva la gestione di un noto stabilimento blaneare gallipolino da una parte, dall'altra il Comune di Gallipoli che aveva rifiutato l'autorizzazione e la Soprintendenza ai Beni paesaggistici. La sentenza è stata accolta con soddisfazione da Assobalneari Salento.
Il trucco è sempre quello, favorito dalla vecchia legge della Regione Puglia sulle fonti rinnovabili (sostituita dall'inizio del 2011 da una nuova normativa che praticamente rende conveniente solo la realizzazione di impianti su coperture e tetti, insomma in alto e non più nelle campagne).Per aggirare l'obbligo della Valutazione di impatto ambientale per i campi fotovoltaici di potenza superiore ad 1 megawatt, i grandi impianti venivano frazionati fittiziamente per poter procedere con la sola Dichiarazione di inizio attività. La Procura di Brindisi ha al proprio attivo già numerosi sequestri preventivi per violazione delle leggi urbanistiche e dei vincoli paesaggisti, ora è toccata a 19 campi fotovoltaici, tra Brindisi e San Pietro Vernotico, del Gruppo Energia della famiglia Degennaro, i potenti costruttori baresi. Su di loro, nel caso in questione, ha indagato la Guardia di Finanza di Brindisi.
CAROVIGNO - Quattro cittadini rumeni in manette per il furto di cavi di rame da un impianto fotovoltaico in territorio di Carovigno. I quattro – provenienti tutti da Bari Carbonara dove erano domiciliati - sono stati sorpresi in flagranza di reato e ammanettati in contrada Pezze d’Arena dove alla vista dei militari hanno tentato la fuga con una Bmw che è finita sotto sequestro. Altri due complici sono riusciti a fuggire a bordo di altro veicolo, con una parte della refurtiva, ma il grosso è stato recuperato. Le indagini hanno consentito di accertare che la banda di rumeni aveva tranciato circa 6mila metri di cavo in rame, dei quali 300 erano stati già portati via dai complici degli arrestati, prima dell’arrivo della radiomobile della compagnia di San Vito che ha tagliato la strada ai quattro poi catturati.
MESAGNE – Un impianto fotovoltaico della potenza dichiarata di un megawatt, esteso su cinque ettari di superficie nelle campagne di contrada Calce a Mesagne, è stato sottoposto a sequestro di carabinieri del Nucleo di tutela ambientale di Lecce, incaricato dalla procura di Brindisi di condurre indagini sul caso. In seguito agli stessi accertamenti, e su segnalazione dei carabinieri del Noe, il Gestore dei servizi energetici (Gse) ha sospeso le forniture di energia elettrica prodotta dall’impianto, che era in funzione dal 2009, e il Comune di Mesagne ha emesso un’ordinanza di demolizione.
MESAGNE – Solare: altro blitz. E nei guai finiscono in 13, tra imprenditori e proprietari dei suoli. Nel mirino delle Fiamme gialle un terreno esteso 28 ettari e un impianto fotovoltaico della potenza di 10 megawatt. I sigilli sono scattati in contrada “Epifani”, a Mesagne, ad opera dei militari della Guardia di Finanza di Francavilla Fontana, con la collaborazione del Nucleo di Polizia Tributaria. Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari Maurizio Saso, su richiesta del procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi.
BRINDISI - Imprenditore di Cisternino nel campo del fotovaltaico finisce nei guai, dopo la scoperta da parte della Guardia di Finanza di una presunta evasione fiscale da 1 milione di euro. L'imprenditore non avrebbe pagato l'iva e i contributi ai propri dipendenti, alla scadenza dei termini prescritti.
OSTUNI - “Progetto difforme a quello autorizzato: impianto da rimuovere”. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia dà ragione al Comune e ordina la rimozione di una serra fotovoltaica in costruzione nelle campagne che abbracciano la Città bianca e Ceglie Messapica. La prima sezione del Tar di Lecce si è così pronunciata sul ricorso proposto dalla società “Solar Farm Srl” (rappresentata e difesa dall'avvocato Saverio Sticchi Damiani) contro il Comune di Ostuni (avvocato Cecilia Zaccaria) e contro il Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato (Avvocatura distrettuale dello Stato).
BRINDISI – Difformità tra progetto iniziale e quanto effettivamente realizzato. E scattano i sigilli ad un nuovo parco fotovoltaico alle porte di Brindisi, ad opera della polizia municipale. Nell’ambito della attività di controllo delle opere e dei manufatti edilizi insistenti sul territorio comunale, così come disposto dal comando, la polizia municipale di Brindisi ha sottoposto a sequestro penale l'impianto di oltre un ettaro presente in contrada Lobia, nella zona di Mitrano, la cui potenza nominale elettrica risulta, dagli atti, pari a 999,6 kilowatt, quindi poco meno della fatidica soglia di un megawatt che con la vecchia normativa regionale, modificata a fine 2010, consentiva la realizzazione dei parchi fotovoltaici con la sola Dia.
BRINDISI - Nuovi sigilli all'impianto fotovoltaico a Tuturano (frazione di Brindisi), situato nelle contrade Trullo e Caracci, di proprietà di una ditta italo spagnola Apulia Renovable Energy (ex Italgest Photovoltaic). Ad operare il sequestro gli agenti del Nucleo investigativo del corpo Forestale dello Stato di Brindisi.
BRINDISI – “Quando vedrete passare un ciclista trasognato, non fidatevi del suo aspetto inoffensivo e bonario: sta preparando la conquista del mondo". Didier Tronchet. Chi pedala fra la natura è libero di conquistarlo. E i Cicloamici provano a dare questo senso di libertà a chi vuol pedalare, organizzano un ciclo di passeggiate tra Brindisi e Lecce. Ma nello splendido scenario di verde e reperti archeologici, spuntano parchi eolici che vanno a stravolgere la bellezza della natura salentina.
VILLA CASTELLI – Si è svolta giovedì 20 ottobre la presentazione del progetto “Sole Mio”, siglato dal comune di Villa Castelli e la società energetica Sorgenia, operatore privato italiano nel mercato dell’energia elettrica e del gas naturale, per la realizzazione gratuita di impianti fotovoltaici sui tetti di abitazioni e piccole attività artigianali. Il progetto ha come obiettivo quello di ottenere benefici ambientali e risparmi sui costi di energia elettrica della bolletta fino al 50%. Si tratta di un accordo che consiste nella realizzazione di piccoli impianti fotovoltaici, da 3 a 10kwp, da installare sul tetto di clienti domestici o imprese.
TORRE S.SUSANNA – Sequestro preventivo d’urgenza per tre impianti fotovoltaici, disposto con decreto dalla procura della Repubblica di Brindisi per difformità nell’esecuzione dei lavori e mancato rispetto della normativa regionale sulla Valutazione di impatto ambientale. Per aggirare la Via anche in questo ennesimo caso di sequestro era stato applicato il metodo del frazionamento artificioso per non superare il limite di un megawatt di potenza installata, oltre cui non sarebbe più bastata la semplice Dichiarazione di inizio attività (Dia). Nove le persone indagate.
BRINDISI – Appartengono all'Apulia Renovable Energy (ex Italgest) e alle società Girasole, Photos e Geos (rispettivamente uno da 10 megawatt e tre da 1 megawatt), i quattro impianti fotovoltaici sequestrati dagli agenti del nucleo investigativo Nipaf e del Comando stazione forestale di Brindisi. I sigilli nelle contrade: Trullo-Masseria Caracci (nei pressi del Parco delle Saline di Punta della Contessa), Trullo, e due in contrada Capitan Monza.
BRINDISI – L’amministrazione provinciale boccia, questa volta in sede di Via, Enel Green Power, la Tre Emme Energia di Maurizio Zamparini ed altre sette società intenzionate ad installare grandi impianti fotovoltaici. Stoppata, dai tecnici della Provincia presieduta da Massimo Ferrarese, l’installazione di altri 407 megawatt in pannelli di silicio in territorio brindisino.