Regge l'accusa e la mano del giudice si fa pesante. Nel caso dell'ex maresciallo della guardia di finanza la pena decisa è andata oltre le richieste del pm. Non passa come una "leggerezza" il comportamento dell'uomo in divisa
CAROVIGNO - Senza patente, perché mai conseguita, al volante di un’auto senza copertura assicurativa perché il tagliando era contraffatto: sono circostanze che furono accertate dai vigili urbani subito dopo la tragedia in cui perse la vita Fedele Lanzillotti, 14enne di Carovigno. Ora la richiesta di rinvio a giudizio.
BRINDISI - Il giudice per le indagini preliminari (gup), Tea Verderosa non decide e rinvia l'udienza al prossimo 19 giugno. I 29 disoccupati brindisini indagati con l'accusa di violenza privata continuata e in concorso e interruzione di pubblico servizio per una manifestazione fuori dalla Monteco, con il blocco dei camion della nettezza urbana, dovranno ancora attendere qualche mese per sapere se saranno rinviati a giudizio o meno.
BRINDISI - Rito abbreviato e sentenza pesante. Il verdetto del Gup è giunto in giornata. E così, per cinque dei sei presunti componenti la banda del “bar Chopin”, sono piovuti quarant’anni complessivi di carcere. Così ha sentenziato il Giudice per l'udienza preliminare Giovanni Gallo. Il verdetto, dunque: Raffaele Martena (23 anni, originario di San Pietro ma residente a Tuturano) è stato condannato a 15 anni (a fronte dei 18 chiesti dal pm, Alberto Santacatterina); Luigi Lorenzo (23 anni, di Brindisi, assistito dall’avvocato Daniela D’Amuri) è stato condannato a 8 anni (sconto di 6 mesi rispetto alle richieste del Pm) ma sgravato dal peso di aver rivestito il ruolo di capo dell’organizzazione al fianco di Martena. Condanna a otto anni (anziché dieci) anche per Ivan Martucci alias “Cartuccia”, 23 anni, di Tuturano.