Ogni venerdì mattina nella Camera del Lavoro Cgil Brindisi di via Togliatti 42, il dirigente sindacale Gabriele Guarino sarà a disposizione per le operazioni di registrazioni obbligatorie a conseguire lo Spid
Su richiesta sostituto procuratore Manuela Pellerino, La Polizia scientifica ha trasmesso agli organi di stampa, ai fini dell'identificazione, le foto relative a una persona deceduta, di sesso maschile, rimasta sconosciuta, di età compresa tra 50 e i 60 anni
VILLA CASTELLI – Identificato e denunciato uno dei due autori della rapina messa a segno la sera del tre gennaio scorso ai danni di una tabaccheria di Villa Castelli. Si tratta di un 32enne del posto domiciliato a Martina Franca. È accusato di rapina in concorso, ricettazione e violazione della legge sulle armi. Il suo complice, invece non è ancora stato individuato.
MESAGNE –Un episodio dei tanti che nelle ultime settimane ha rinchiuso la tranquillità in un pugno. Un ennesimo incendio di auto che però questa volta porta nome e cognome. Angelo Calia, di 26 anni del posto, è stato scoperto dalla polizia di Mesagne, quale autore dell’incendio doloso di una Fiat Tipo, rubata poco prima, lo scorso 30 aprile in via Federico II Svevo. Grazie alle telecamere sulla stessa via, l’uomo è stato riconosciuto perché già nelle liste degli investigatori per altri reati.
Grazie al sistema di videosorveglianza di un'abitazione, due ladri sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Oria in collaborazione con quelli di Erchie e del comando provinciale di Brindisi, per il furto avvenuto l'11 gennaio scorso in via Manduria ad Oria. La telecamera a circuito chiuso inquadra l'arrivo dei due ladri in auto, sembrano due persone qualsiasi, ma hanno in mente un obiettivo molto preciso.
LECCE – Identificato il cadavere trovato ieri a Lecce ai margini del quartiere San Pio di Lecce, nella parte terminale di via Giustino de Iacobis, nei pressi della chiesa di Santa Maria dell’Idria, dopo una segnalazione al 112. Si tratta del 26enne Giovanni Ruggiero di San Vito dei Normanni, in passato già noto agli investigatori per i suoi contatti con il mondo degli stupefacenti. Il riconoscimento ufficiale è stato effettuato dai congiunti di Ruggiero, all’obitorio dell’ospedale Vito Fazzi del capoluogo salentino.