BRINDISI – E’ durata quasi dodici ore la perquisizione della sede della News Sas in corso Umberto a Brindisi, da parte della Digos. Gli investigatori hanno lasciato il settimo piano del palazzo dove opera da molti anni la società che, sino alla tarda primavera scorsa, è stata amministrata dall’attuale sindaco del capoluogo, Mimmo Consales, che ne ha ceduto le quote ad Alessio Vincitorio, una delle quattro persone che oggi hanno ricevuto avvisi dai pm Giuseppe De Nozza e Savina Toscani.
BRINDISI - Dopo i patteggiamenti della primissima ora arrivano anche le prime condanne al termine di un processo con rito abbreviato per traffico di stupefacenti e detenzione di armi, reati contestati nel corso dell’operazione Berat Dia II. La pena più alta è stata inflitta dal gup di Lecce, Vincenzo Brancato, a Giovanni Gerardi, 37 anni, che dovrà scontare 12 anni di carcere.
BRINDISI – Non è più la procura delle Repubblica che deve occuparsi delle torce e degli impianti del Petrolchimico di Brindisi, ma gli organi di controllo come Arpa e Comitato tecnico regionale. L’indagine diretta dal pm Antonio Costantini, che aveva delegato alla Digos gli accertamenti di polizia giudiziaria, si è infatti conclusa quando le aziende interessate, l’allora Polimeri Europa ed ora Versalis, e Basell, hanno ottemperato alle prescrizioni realizzando i lavori prescritti dal magistrato inquirente (12 i milioni investiti) sulla base della relazione del consulente tecnico. Inoltre i reati ambientali a base della stessa indagine sono ormai estinti su oblazione, meccanismo previsto dalle norme vigenti.
BRINDISI - "L'anno scorso hanno portato via tutte le stelle dell'albero di Natale, quest'anno i soldi delle offerte, le lampadine e perfino le piante. Io so chi è, l'ho pure scritto. Ma nonostante gliel'abbia fatto notare, i furti continuano". Don Giampiero ha deciso per esasperazione di affiggere un bigliettino davanti all'ingresso della chiesa, per avvertire i fedeli che la parrocchia di Santa Lucia e Santissima Trinità, un gioiellino che si trova nel centro storico di Brindisi, resterà chiuso quando egli non c'è e quindi non garantisce la sorveglianza.
SAN VITO DEI NORMANNI – Il 30 dicembre del 2010 fu arrestato per usura pluriaggravata, il 10 novembre dell'anno successivo fu processato e condannato a tre anni di reclusione e al pagamento di novemila euro di multa. I carabinieri della compagnia di San Vito, però, le indagini sul suo conto non le hanno concluse fino a quando il reato di cui si è reso responsabile non è stato ricostruito in ogni dettaglio. È così che all'alba di oggi, Francesco Bello, commerciante 76enne di San Vito Dei Normanni è finito nuovamente nei guai.
LECCE - Di che parlava Giovanni Vantaggiato, stragista in trappola per aver ucciso Melissa Bassi, sedici anni, e per aver attentato alla vita di decine di altri studenti? Il killer reo confesso, pentito e distrutto dal rimorso, si preoccupava di “vendere o occultare i beni a lui riconducibili” che, si è appurato, non aveva accumulato lecitamente, non essendo giustificabile la ricchezza dell’imprenditore (almeno 2 milioni e 100mila euro) in rapporto ai guadagni dichiarati. In uno dei suoi conti correnti sono stati trovati 425.680 euro. Tale disparità fa supporre che Vantaggiato oltre a essere un bombarolo fosse, quantomeno, un evasore fiscale.
FRANCAVILLA FONTANA – Si aggrava la posizione del 24enne di Francavilla Fontana Alfonso Leo, figlio del noto personaggio di spicco della Scu, Gaetano, arrestato il 16 ottobre scorso, su disposizione del pubblico ministero Raffaele Casto, per estorsione pluriaggravata, consumata e tentata, continuata in concorso con ignoti, per aver estorto circa 350mila euro a quattro commercianti di Francavilla Fontana.
BRINDISI - Nel giorno in cui la giunta regionale pugliese approva le modifiche del regolamento della costituzione del Comitato regionale per la valutazione di impatto ambientale nei Sin, includendo a carico degli inquinatori anche il danno alla salute, e a pochi giorni dal bando Asl per la costituzione dell'equipe per il Registro tumori, i movimenti ambientalisti brindisini scrivono ai ministri Clini, Passera, Balduzzi, poi al presidente della Regione Puglia, Vendola, al prefetto, al sindaco e al commissario alla provincia di Brindisi, al procuratore capo e al direttore di Arpa Puglia, sollecitando per Brindisi una indagine epidemiologica come quella condotta sulla popolazione tarantina su decisione della procura della città ionica.
BRINDISI – Sono tutti invalidi con diritto riconosciuto all’indennità di accompagnamento, ma presto si troveranno di fronte al problema di dover restituire alla previdenza sociale 436mila euro da dividere per 268 posizioni, che farebbe circa 1600 euro a testa se tutte le posizioni fossero uguali, oltre a quello di dover rispondere dei reati di truffa aggravata ai danni dell’Inps e di falso ideologico in atto pubblico commesso da privato. In realtà le verifiche hanno dato riscontro positivo per 452 beneficiari di indennità di accompagnamento, ma nel frattempo 184 di questi sono deceduti e il reato si è estinto.
Anno scolastico nuovo e servizio di mensa iniziato quasi in tutta la provincia di Brindisi. Al via anche gli aumenti per i buoni pasto dagli asili alle scuole primarie. La rivolta in Italia, tra genitori e il caro mensa è già iniziata da qualche giorno. Nel Brindisino sono ancora pochi i comuni che hanno dato il via alla refezione scolastica: l'1 ottobre è stato il primo giorno per bambini e studenti di Fasano, Ostuni, Ceglie Messapica, Torchiarolo, Mesagne, Cisternino e San Pietro Vernotico, gli altri comuni inizieranno a cavallo tra il mese in corso e novembre.
BRINDISI – Ancora una volta il carbone Edipower. E ancora una volta la magistratura che copre i vuoti di un sistema di vigilanza della politica e dei partiti a Brindisi pressoché inesistente. Il timore è che la città per l’ennesima volta a pochi passi da un nuovo trauma, anche se è troppo presto per tirare conclusioni e puntualizzare accuse. Ma la sensazione è quella. Il punto focale di questa nuova indagine è sempre lui, Giovanni Antonino, già passato tra le fiamme della Tangentopoli brindisina e dello scandalo British Gas, vicende sviluppatesi nel corso della permanenza a palazzo di città delle tre maggioranze di cui fu sindaco: 1997-2003 gli anni cruciali.
Le indagini sull’attentato di Brindisi, s’intende il fascicolo affidato alla Dda di Lecce che concerne esclusivamente l’attentato alla Morvillo Falcone, sono giunte a una fase conclusiva. Il che non significa che siano al momento chiuse e che non ci si possa aspettare ulteriori colpi di scena, visto e considerato che non è affatto arrivata al capolinea l’inchiesta sull’attentato del 2008 all’ex socio dello stragista di Copertino compiuto a Torre Santa Susanna, fondamentale per svelare forse alcuni retroscena non di secondo piano sulla vicenda.
CEGLIE MESSAPICA – Prima la morte per overdose di un 47enne cegliese (14 luglio 2011), poi l'arresto dei suoi pusher (6 giugno 2012) e infine l'arresto dei fornitori degli stessi spacciatori. Si chiude così il cerchio di un'attività investigativa durata un anno che ha visto impegnati i carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni, insieme ai colleghi della stazione di Ceglie Messapica e della compagnia di Taranto.
BRINDISI – E’ il contenuto del computer di Calogero Sanfilippo, responsabile della produzione termoelettrica Enel, e in precedenza della filiera carbone, uno degli assi che la pubblica accusa giocherà a partire dal 12 dicembre prossimo al processo per la dispersione delle polveri dal deposito di combustibile fossile di Cerano. In quell’hard disk la Digos di Brindisi ha trovato numerosi elementi probatori che dimostrano, secondo le accuse, come l’azienda fosse perfettamente consapevole di essere la fonte della contaminazione dei terreni agricoli circostanti. E di come Enel abbia cercato di tacitare le parti danneggiate con risarcimenti più o meni palesi, ma chiedendo a tutti il silenzio.
CEGLIE MESSAPICA – L'arresto del 67enne cegliese Vito Rosario Paradiso, accusato di “pedopornografia minorile e detenzione di materiale pornografico”, passa alla Direzione distrettuale Antimafia di Lecce. L'uomo oggi ha ricevuto in carcere un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Lecce, su richiesta del pm Maria Stefania Mininni che, insieme, hanno condiviso l'impostazione accusatoria.
BRINDISI – Chi sgarra difficilmente può uscire dallo stadio Fanuzzi con la certezza di averla fatta franca. Ne sanno qualcosa, ma è solo l’ennesimo episodio della serie, cinque tifosi dell’Ischia tra i quali un minorenne identificati e denunciati dalla squadra tifoseria della Digos di Brindisi, ai quali il conto per l’accensione e il lancio di bombe carta e fumogeni è arrivato dopo sei mesi, ma è arrivato. E oltre alla denuncia per le violazioni previste dall’articolo 6 bis della legge del 13 dicembre 1989 numero 401 e successive modifiche (utilizzo di strumenti per l’emissione di fumo o gas visibile e lancio di oggetti pericolosi), riceveranno un Daspo di almeno due anni, sempre secondo l’articolo 6 della stessa legge 401 del 1989, che sarà loro notificato dalla Divisione anticrimine della questura.
BRINDISI - Si svolgerà il 3 dicembre prossimo la prima udienza del processo per l'assenteismo agli uffici Asl di via Dalmazia a Brindisi, indagine che il 15 novembre 2010 culminò in un blitz dei carabinieri del Nas di Napoli e Taranto e di quelli del comando provinciale di Brindisi con 26 arresti - tutti ai domiciliari - dei quali due in flagranza gli altri su ordinanze di custodia cautelare spiccate dal gip Eva Toscani su richiesta del pm Adele Ferrar0. Gli imputati rimasti, dopo i patteggiamenti davanti al giudice delle indagini preliminari e al gup, sono una cinquantina tra medici, infermieri e personale tecnico, amministrativo e ausiliario.
FASANO – Saranno ascoltati nella giornata di domani, dal sostituto procuratore Valeria Farina Valori, l’assessore regionale alle opere Pubbliche e alla Protezione Civile, Fabiano Amati, e al sindaco di Fasano, Lello Di Bari, raggiunti nei giorni scorsi da un avviso di garanzia nell’ambito delle indagini aperte dalla Procura di Brindisi sul Piano di recupero del Centro storico di Fasano. L’ipotesi di reato contestata ai due amministratori è concorso in abuso di ufficio. L’inchiesta avviata dalla procura brindisina ruoterebbe attorno all’approvazione del Piano di recupero del centro storico di Fasano. I fatti risalgono al 2008.
BARI - Il presidente della Regione, Nichi Vendola e gli ex assessori regionali alla Sanità Alberto Tedesco e Tommaso Fiore sono indagati dalla Procura di Bari per una transazione da 45 milioni non conclusa tra Regione Puglia e l'ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti. "Ribadisco la mia totale assoluta estraneità a fatti che sono al di là di ogni mia immaginazione". Questo il primo commento del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola: "Qualche ora fa - conferma il governatore - ho ricevuto la notifica di una richiesta di proroga di indagini da parte del gip di Bari. Si tratta di un procedimento penale del quale non avevo mai avuto alcuna notizia. Dal tenore dell'atto non sono in grado di capire ciò che mi sarebbe addebitato, ma, considerati i nomi coinvolti, deduco che si tratti di questioni relative all'Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti".
E' stato girato da uno sconosciuto durante i lavori di restauro del castello svevo di Oria, nel Brindisino, intervento da qualche tempo sotto inchiesta (8 gli indagati) per presunte difformità con il progetto originario e malgrado ciò oggetto di una richiesta di finanziamento da parte dei nuovi proprietari al Ministero dei Beni Culturali. La qualità è scarsa, ma il sospetto è che una parte o tutti i rinvenimenti non siano stati comunicati alla Soprintendenza. Lo sta accertando la procura di Brindisi. Ci sono cunicoli, antichi manufatti, tombe e scheletri molto antichi. Una catena di scoperte.
BRINDISI – Sono i giorni della protesta degli agricoltori brindisini dopo la perimetrazione di una parte delle aree agricole di Cerano considerate contaminate in base a caratterizzazioni ed analisi condotte su disposizione del Commissario straordinario per l’emergenza ambientale della Puglia, e in cui un’ordinanza del sindaco Domenico Mennitti impone il divieto di coltivazione, raccolta e consumo delle produzioni. I coltivatori vogliono raggiungere il municipio e rovesciare davanti ai cancelli di palazzo di città l’uva che nessuno può vendere e mangiare. La Digos li convince a desistere, ma quell’uva annerita da una polvere scura induce il vicequestore Vincenzo Zingaro ed alcuni investigatori a farsi condurre sino ad una delle auto dove è stato caricato il prodotto.
ROMA – Un quotidiano romano, Il Messaggero, riporta la notizia di una indagine della magistratura indiana sulla vendita di 12 elicotteri da parte di AgustaWestland, e il titolo Finmeccanica perde subito quasi il 6 per cento in Borsa. E arriva subito la smentita. Mattinata convulsa dunque per la holding pubblica che spazia dai trasporti, all’elettronica avanzata, agli armamenti, all’aeronautica. Secondo Il Messaggero, l'India starebbe indagando su una presunta vicenda di corruzione relativa a un contratto da circa 1,5 miliardi, che era stato firmato nel 2010 da Agusta Westland quando ai vertici della compagnia c'era l'attuale presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, Giuseppe Orsi.
BRINDISI - I lavori sul lungomare Regina Margherita, che hanno riportato alla luce settori di antiche opere, saranno attentamente monitorati e proseguiranno, mentre parallelamente andranno avanti anche le indagini di carattere storico, con appositi scavi. Lo fanno sapere oggi con una nota congiunta il Comune di Brindisi e la Soprintendenza archeologica di Taranto.
BRINDISI – Nella città del petrolchimico che fu tra i più importanti in Italia, e che oggi è sotto inchiesta per aver utilizzato – chissà per quanto tempo – le torce di sicurezza come termodistruttori di scorie e gas, i medici di Neonatologia dell’ospedale Perrino trovano nel sangue prelevato dai cordoni ombelicali dei nascituri e dal latte delle madri gli ftalati, prodotti del decadimento del Pvc, il cloruro di polivinile. E allora si è più convinti di prima che le decine di operai morti che hanno lavorato in quella fabbrica hanno preso il cancro proprio lì, anche se la procura ha chiesto e ottenuto l’archiviazione di un procedimento iniziato anni fa perché non vi sarebbe prova scientifica della relazione tra il cloruro di vinile monomero e il tipo di tumori che hanno fatto strage tra gli ex dipendenti di quella fabbrica.
BRINDISI – E commissione d’inchiesta sia. Approvato nel pomeriggio dal Consiglio provinciale l’ordine del giorno relativo alla commissione di indagine sulla situazione economica dei bilanci della Cittadella della Ricerca. Ma sui lavori della stessa, il peso della maggioranza risulta preponderante. Assente il presidente Massimo Ferrarese (bloccato a casa dall’influenza) è toccato al vice presidente Francesco Mingolla illustrare l’argomento. Mingolla ha comunicato che a seguito della verifica degli attuali revisori dei conti sulla situazione economica e finanziaria della Società relativa agli anni 2008, 2009 e 2010 è stata riscontrata un’ulteriore perdita di circa 95.000 euro.