BRINDISI - Il segretario provinciale della Uilm, il sindacato metalmeccanici della Uil, Damiano Flores, sarà da oggi affiancato” da un dirigente nazionale che sta compiendo “verifiche interne ed esterne” riguardo la sua gestione dell’organizzazione. Si tratta di una decisione assunta nell’intenzione di fare chiarezza sulla posizione di Flores, sfiorato anche da alcune ombre dopo che sono state avviate inchieste che hanno portato anche all’esecuzione di perquisizioni della Digos a carico di alcune persone, tra cui lo stesso segretario Uilm.
BRINDISI – Ammonta a cinquemila euro il bottino del furto perpetrato la notte scorsa all'interno dei locali dell'Asl in via Dalmazia a Brindisi. I ladri sono entrati da una finestra al primo piano dell'edificio dopo aver divelto le grate di protezione e si sono portati via le due casseforti degli uffici del Cup (centro unico di prenotazione). Sul posto nella stessa nottata, dopo che è entrato in funzione il sistema di allarme, sono intervenuti gli agenti della sezione Volanti e poi gli uomini della squadra Mobile della questura di Brindisi e della Polizia scientifica.
BRINDISI – Gli investigatori della Digos di Brindisi continuano a lavorare sull’incendio che domenica scorsa ha mandato in fumo i documenti custoditi uffici della Santa Teresa, la società in house della Provincia di Brindisi, in Cittadella della Ricerca e relativi a progetti e attività della stessa Cittadella Scpa e del vecchio Pastis. Si stanno visionando minuziosamente e senza alcuna fretta tutte le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza installate in edifici vicini a quello dell’incendio, dove invece le videocamere erano fuori servizio, video acquisiti a seguito dell’incendio doloso.
BRINDISI – A più di 24 ore dall’incendio doloso che ha mandato in fumo tutti i documenti relativi alla società in house della Provincia di Brindisi, la Santa Teresa, nella Cittadella della Ricerca, questa mattina sono stati consegnati al pm di turno, Pierpaolo Montinaro, i primi atti relativi agli accertamenti eseguiti ieri dalla Digos di Brindisi sul posto. Inoltre, ieri sera e questa mattina, sono state ascoltate negli uffici della Digos alcune persone che si trovavano nei pressi della struttura quando è scoppiato l’incendio, le due che hanno dato l’allarme al 115 e anche alcuni amministratori della società.
BRINDISI - Nuova tappa dell'indagine sugli investimenti nel settore del fotovoltaico nel Brindisino da parte del Gruppo Energia legato ad alcuni membri della famiglia Degennaro di Bari. E questa volta la procura di Brindisi e Guardia di Finanza hanno bloccato con un sequestro per equivalente applicato a liquidità e ad altri impianti riconducibili ad alcune società di capitali operanti nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili, "un’indebita richiesta di fondi pubblici per complessivi 182 milioni di euro, di cui 11 milioni circa già erogati".
BRINDISI – Il piano di Giovanni Antonino per rientrare nell’affare del carbone Edipower era semplice e nello stesso tempo avventuroso. Per mettere in discussione l’egemonia decennale della società che gestisce la movimentazione del combustibile fossile per la centrale di Brindisi Nord, la Peyrani, appalti assegnati a trattativa privata, serviva una concorrente agguerrita. Ma, dall’altro lato, serviva forse anche la politica. Bastone e carota. Per fare da bastone bisognava arruolare nell’operazione due imprenditori in grado di corazzare una nuova impresa portuale, o forse solo per dare consistenza ad una minaccia di concorrenza forte. Qui entrano in gioco Teo Titi, affermato agente marittimo, e Lino Giurgola, Bis Srl.
BRINDISI - I pm Giuseppe De Nozza e Marco D'Agostino ieri hanno affidato gli incarichi peritali per analizzare il contenuto dei telefoni cellulari e delle memorie dei computer sequestrati nel corso del blitz di mercoledì 19 settembre presso l'Autorità portuale di Brindisi, gli uffici dell'assessorato comunale alla Programmazione economica, gli uffici ed i domicili privati della quattro persone per ora indagate nell'ambito dell'indagine su un tentativo di inserimento nell'affare della movimentazione del carbone Edipower, che si ipotizza sia stato progettato e forse messo in atto utilizzando procedure illegali. I reati in base ai quali sono state disposte le perquisizioni ed i sequestri documentali e di supporti elettronici sono quelli di abuso di ufficio e, per un solo caso, anche di istigazione alla corruzione.
BRINDISI - Diventa più chiaro, col passare delle ore, almeno lo scenario generale delle indagini sulla movimentazione del carbone Edipower, che ipotizza l'esistenza di un gruppo di affari che avrebbe avuto contatti anche con un assessore della giunta comunale, Francesco Cannalire, e che per operare aveva bisogno di costituirsi in impresa portuale, o quanto meno di trovare una impresa portuale con cui allearsi per concorrere all'appalto delle operazioni di scarico e trasporto del combustibile fossile destinato alla centrale di Brindisi Nord - Costa Morena.
BRINDISI – Il fitto riserbo che copre le indagini dei pm Giuseppe De Nozza e Marco D’Agostino, sfociate nelle perquisizioni di ieri mattina al Comune, all’Autorità Portuale, e nei domicili di alcune delle persone raggiunte dai decreti, non consente di chiarire l’interesse dei magistrati e degli investigatori del Nucleo di polizia tributaria della Finanza nei confronti della stessa Authority. Ma di una delle perquisizioni era destinatario il segretario generale dell’ente Nicola Del Nobile, e gli uffici interessati sono stati passati al setaccio.
BRINDISI - Affiorano con difficoltà, dato lo strettissimo riserbo osservato dalla procura della Repubblica e dalla polizia giudiziaria, in questo caso la Guardia di Finanza, i particolari sulle attività investigative che hanno condotto stamani il Nucleo di polizia tributaria di Brindisi a sequestrare documentazione presso gli uffici dell'assessorato alla Programmazione economica, al Comune capoluogo, e presso l'Autorità portuale. Le persone oggetto delle perquisizioni della polizia tributaria, oltre quelle effettuate presso gli uffici pubblici, sono l'assessore Francesco Cannalire, l'ex sindaco Giovanni Antonino, che svolge attività di consulenza industriale, il vice presidente dell'Asi e della Camera di Commercio, Mimmo Convertino, ma sembra nel ruolo di imprenditore e non di amministratore degli enti, e il segretario generale dell'Autorità portuale, Nicola Del Nobile.
BRINDISI - Da alcune ore investigatori del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Brindisi sono al lavoro negli uffici dell'assesorato alla Programmazione economica del Comune di Brindisi, per acquisire materiale su delega della procura della Repubblica. E' la seconda volta in poche settimane che la Finanza si reca a palazzo di città, ma nella precedente occasione si trattava di atti relativi all'iter autorizzativo della nuova stazione marittima di Costa Morena Ovest - Punta delle Terrare.
BRINDISI - E’ caccia alla banda di clonatori che aveva scelto lo sportello Postamat di viale Porta Pia, nel rione Santa Chiara di Brindisi, e vi aveva installato uno “skimmer” dispositivo in grado di memorizzare i dati altrui per poi procedere alla realizzazione di schede identiche alle originali. Si attende intanto di sapere se vi siano stati prelievi di danaro e se ci sono utenti che abbiano registrato strani ammanchi nei propri conti correnti.
BRINDISI - La procura di Brindisi indaga sulla gestione dell'istituto professionale Morvillo Falcone: lo sta facendo da qualche settimana, dopo che nelle stanze del tribunale è giunto un esposto denuncia (firmato) in cui sono elencate una serie di irregolarità che sarebbero state commesse nella scuola divenuta tristemente famosa per l'attentato che il 19 maggio scorso ha tolto la vita a Melissa Bassi e ferito altre nove ragazze.
BRINDISI – “Non ho la concentrazione giusta, adesso, per pensare se restare o meno nella dirigenza del Brindisi calcio ma non escludo che l'ipotesi di uscire dalla società non sarà valutata. Al momento, comunque, non ho preso decisioni in merito e quello che si vocifera non corrisponde a verità”.
BRINDISI – Nuova tappa delle indagini sull’appalto della nuova stazione marittima a Punta delle Terrare, lavori aggiudicati a suo tempo dall’Autorità portuale ad un’Ati composta Coveco Scpa di Marghera (capogruppo) e Igeco Spa di Roma, società quest’ultima anche socio di maggioranza nel Marina di Brindisi e titolare di un altro importante appalto sempre nel porto, la infrastrutturazione della nuova maxi-banchina di Costa Morena Est. Questa mattina gli investigatori della polizia tributaria si sono recati negli uffici dell’Authority per acquisire la documentazione dell’opera. La Guardia di Finanza si è trattenuta sino al primo pomeriggio e non è escluso che faccia ritorno anche domani alla ex stazione marittima.
BRINDISI - Quindici avvisi di fine indagini sono stati notificati dalla procura di Brindisi ad altrettante persone indagate nell'ambito delle indagini sull'esplosione del 10 giugno 2010 nello stabilimento Sanofi Aventis nel corso di interventi di manutenzione. Tra le persone raggiunte dagli avvisi, Gennaro De Lemma, 63 anni, direttore dello stabilimento brindisino della Sanofi; Daniela Spinelli, 51 anni, brindisina, rappresentante legale della Cof&Co, e di Cosimo Giovanni Polito, 53 anni, responsabile della sicurezza della Cof&Co.
SAN DONACI – E’ cominciata alle 19 l’autopsia sul corpo della 41enne sandonacese Giusy Quarta deceduta nel sonno nella notte a cavallo tra venerdì e sabato. La donna venerdì sera aveva accusato dolori in diverse parti del corpo molto simili, a detta dei parenti, ai sintomi dell’infarto e si era rivolta alla guardia medica che l’avrebbe tranquillizzata diagnosticandole un raffreddamento muscolare, probabilmente dovuto al condizionatore.
FASANO – Bufera sul Piano di recupero del Centro storico di Fasano. Due avvisi di garanzia sono stati notificati nella giornata di oggi all'assessore regionale alle opere Pubbliche e alla Protezione Civile, Fabiano Amati e al sindaco di Fasano, Lello Di Bari. L’ipotesi di reato contestata a entrambi sarebbe abuso di ufficio. Le indagini della procura di Brindisi, coordinate dal sostituto procuratore Valeria Farina Valori, ruoterebbero attorno all’approvazione del Piano di recupero del centro storico di Fasano, strumento urbanistico che in fase di redazione segnò qualche anno fa una inedita intesa tra il primo cittadino e l’allora capo dell’opposizione di centrosinistra al Comune di Fasano.
BRINDISI - Fu la prima applicazione nota di un comando a distanza per fare esplodere un ordigno, quella della mattina del 24 febbraio 2008, quando una bomba collocata nel cestello portaoggetti di una bici scoppiò riducendo in fin di vita Cosimo Parato, 42 anni all’epoca del fatto. Per questo il pm di turno, Milto De Nozza, lo stesso dell’attentato del 19 maggio 2012 all’Istituto professionale Morvillo, decise di chiamare il Ris.
CAROVIGNO – Una sola sagoma, quella ripresa nel cuore della notte dalle telecamere dell’impianto di videosorveglianza in dotazione alla residenza del sindaco di Carovigno Vittorio Zizza. Le immagini, tuttora al vaglio dei carabinieri, documenterebbero l’incursione criminale, senza tuttavia offrire al momento certezze sull’identificazione del bandito solitario: l’uomo, infatti, sarebbe entrato nel cortile antistante l’abitazione del primo cittadino col il volto travisato. E’ sulle caratteristiche fisiche, dunque, che gli inquirenti starebbero cercando di soffermarsi, nella speranza di giungere quanto prima all’identificazione dell’attentatore.
BRINDISI – Più ci si allontana dal giorno dell’attentato, quel 19 maggio che pochi dimenticheranno, più diventa difficile seguire gli investigatori. Ci sono treni di indagini congelate per dare la precedenza assoluta a quella sull’assassino o sugli assassini dell’Istituto professionale Morvillo Falcone. Ci sono capi di Squadre mobili e Digos di diverse questure pugliesi e meridionali al lavoro a Brindisi. Ma non bisogna seguire gli investigatori o tentare di immaginare cosa pensano. Si possono seguire anche altre strade, come quella che nasce da una domanda: la Morvillo era la scuola predestinata, oppure solo la scuola più facile da colpire?
BRINDISI - Un'altra lunga giornata di interrogatori quella di sabato 26 maggio a Brindisi. In questura, attraverso l'ascolto di una lunga serie di testi e persone informate dei fatti si va formando un quadro per molti versi inatteso di alcune situazioni. Parallelamente, procede il lavoro dei tecnici della polizia scientifica e degli esperti in esplosivi per definire in maniera precisa le dinamiche dell'attentato del 19 che ha falciato sei studentesse del Morvillo uccidendone una, Melissa Bassi. Agli interrogatori più importanti partecipa direttamente il magistrato inquirente, Milto De Nozza.
ROMA – “Esiste un reato che si chiama rivelazione di segreto d'ufficio e queste norme non sono state messe a caso nel codice, servono a tutelare le indagini, che non possono essere collettive”. Lo ha detto ieri sera il ministro della Giustizia, Paola Severino, ospite della trasmissione “Otto e mezzo” a proposito delle indagini sull'attentato di Brindisi. Un attentato che il ministro ha definito “anomalo” e per il quale “non è possibile privilegiare una pista piuttosto che un'altra”, ma invece “occorre lavorare in silenzio e con cautela”.
BRINDISI – E’ il momento di fare il punto sulle indagini dopo le prime 72 ore dal tragico attentato del 19 maggio alle studentesse dell’Istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi, scuola simbolo in questi giorni di lutto, sconcerto e forcing investigativo per raccogliere nel territorio ogni testimonianza ed indizio utile. Stamani l’unica pausa, ma è improprio definirla tale, che gli inquirenti si sono concessi è stata una riunione assieme al capo della Direzione distrettuale antimafia, Cataldo Motta, e al pm Milto De Nozza, il quale è rimasto in questura anche dopo la conclusione del briefing per approfondire con i dirigenti dei reparti investigativi impegnati le strategie da attuare per i prossimi giorni.
GENOVA – L’ombra del terrorismo si addensa sopra l’agguato di stamani a Genova all’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi. L’analisi proviene da fonti qualificate della sicurezza nazionale, secondo le quali la tecnica del ferimento di Adinolfi è quella delle Brigate Rosse e quello di Genova è un gesto “altamente simbolico”. Le stesse fonti ricordano che uno dei primi attentati della lunga stagione delle Br fu proprio all'Ansaldo negli anni Settanta.