CELLINO SAN MARCO – Denunciato per produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti un 32enne di Cellino San Marco, A.F., disoccupato e vecchia conoscenza delle forze dell'ordine. È stato trovato in possesso di quattro piante di canapa indiana e 400 semi della stessa pianta.
SAN VITO DEI NORMANNI – L’estate c’è bisogno di piante e colore in casa e Domenico Amato di 43 anni di San Vito dei Normanni, aveva pensato bene di farsi un bel giardino composto da piante di canapa indiana. L’uomo però è stato sorpreso e arrestato dai carabinieri della compagnia della città in flagranza di reato. La sostanza stupefacente rinvenuta è stata sequestrata.
CELLINO SAN MARCO – La canapa indiana? Un buon investimento, data la domanda di marijuana. E allora meglio coltivarla e farsi in casa l’intera produzione. Ragionano così molti spacciatori anche nel Brindisino, che servono ai clienti “erba” nostrana piuttosto che quella albanese, che arriva supercompressa e spesso con muffe che non fanno tanto bene ai polmoni. Ma i carabinieri non sono d’accordo con l’assegnazione dell’Igt alla canapa indiana locale, e la sequestrano. Come è accaduto a Cellino San Marco non molte ore fa.
ROMA – Mentre da tre mesi le relazioni italo - indiane sono sull’orlo della crisi per la vicenda dei due sottufficiali del Reggimento San Marco prigionieri delle autorità di polizia del Kollam, in seguito al presunto omicidio di due pescatori di Kochi, gli affari non si fermano. Selex Galileo, società di Finmeccanica, si è aggiudicata contratti per un valore totale di circa 56 milioni di euro. Un primo contratto, siglato con la Marina Militare indiana, riguarda la fornitura di servizi di supporto e manutenzione fino al 2022 presso il centro di manutenzione avionica del Cares (Centre for Avionics Repair and Software Development) del cantiere della Marina indiana a Kochi, proprio la città portuale dove sono ora detenuti i due marò, dove è stata per tre mesi sotto sequestro la petroliera Enrica Lexie e dove è in corso il processo penale contro Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
TRIVANDRUM – La polizia indiana ha presentato stamane, nel tribunale di Kollam, il dossier contenente i capi di accusa contro i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di aver ucciso per errore due pescatori indiani nella notte del 15 febbraio scorso, quando i due militari erano impegnati in un'azione anti pirataggio. Le imputazioni per cui gli inquirenti chiedono il rinvio a giudizio dei due sottufficiali del Reggimento San Marco, sono tutte gravi, tra queste troviamo omicidio, tentato omicidio, danneggiamento e associazione per delinquere.
KOCHI – La magistratura indiana, e per la precisione l’apposita sezione dell’Alta Corte del Kerala designata per occuparsi della nave (mentre un’altra sezione dovrà pronunciarsi sulla competenza giurisdizionale a giudicare il caso), blocca nuovamente la partenza della petroliera Enrica Lexie, mentre Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due sottufficiali del Reggimento San Marco detenuti sulla base dell’ipotesi di aver aperto il fuoco su un peschereccio indiano il 15 febbraio scorso, provocando la morte di due membri dell’equipaggio, oggi non hanno risposto alle domande della polizia che li ha interrogati in carcere perchè non riconoscono la giurisdizione indiana in questa vicenda.