BRINDISI – L’azienda tratteneva le rate dei mutui accesi con istituti di credito. Rate che però non venivano trasferite alla società titolare del credito. E così alcuni dipendenti si sono visti fioccare ingiunzioni di pagamento, con relativi interessi, e con il rischio concreto che il concedente revochi il mutuo e obblighi al totale rientro del capitale. E come se non bastasse, c’è pure l’iscrizione nel cosiddetto Crif, ovvero la Centrale rischi istituti finanziari. Una sorte di mannaia che si abbatte sul capo anche di chi ritarda a pagare un paio di rate e impedisce di avere altri prestiti perché si diventa un soggetto a rischio.
BRINDISI – Sarà anche vero che gli operatori ecologici brindisini, secondo alcune statistiche elaborate da Monteco, guadagnano il 22 per cento in più rispetto alla media nazionale della categoria, ma è anche vero che la chiusura del lunghissimo ciclo iniziato con la Slia, poi proseguito con Aspica e Innovambiente, ed ora approdato a Monteco, è stato lastricato negli ultimi anni di incertezze e patimenti finanziari. Come la faccenda delle ritenute contributive, sul Tfr e delle quote per mutui mai versate agli enti previdenziali, alle finanziarie e alle banche. Alla fine, fatti due conti, si tratta di cifre davvero considerevoli: poco meno di 600mila euro stando ai decreti ingiuntivi già ottenuti e notificati al Comune di Brindisi.
BRINDISI – Sono 190 i lavoratori ex Innovambiente, che ora sono stati assunti dalla Monteco, che avanzano richieste economiche alla ditta che negli ultimi anni e fino al 28 febbraio, ha gestito la raccolta dei rifiuti a Brindisi. Questa mattina hanno manifestato in piazza Santa Teresa e comunicato alla prefettura la situazione in cui si trovano tutti coloro che non hanno ancora ricevuto tanti pagamenti arretrati.
BRINDISI - Organizzata per mercoledì prossima una nuova iniziativa di protesta degli ex lavoratori di Innovambiente, riuniti in un comitato da alcuni mesi. I lavoratori, dopo il passaggio di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti a Brindisi, sono ancora in attesa del pagamento del Trattamento di fine rapporto.
BRINDISI – Tra quartieri invasi dai rifiuti e le attese per organizzare il nuovo servizio di raccolta, Brindisi si ritrova ancora – e nonostante l’affidamento del capitolato d’appalto di 30 milioni di euro – ad aspettare la soluzione del problema “spazzatura”. Dopo la firma dell’accordo tra i 271 lavoratori e la nuova azienda, la Monteco, che gestirà la raccolta per i prossimi due anni, saranno necessari ancora alcuni giorni per organizzare il servizio.
BRINDISI – Il ricorso al Tar presentato da Ecotecnica, società che in subappalto da Innovambiente ha gestito la raccolta differenziata negli ultimi tre anni a Brindisi, rischia di bloccare l’affidamento a Monteco dell’appalto per l’intera raccolta dei rifiuti del capoluogo. Ieri, in attesa della decisione del tribunale amministrativo che arriverà solo giovedì, l’amministrazione comunale ha incontrato una rappresentanza dei 271 lavoratori coinvolti: le preoccupazioni riguardano il passaggio del servizio tra le due società coinvolte, ma anche le condizioni in cui i dipendenti si ritroveranno a lavorare.