Picchi di benzene, Pm10, M25, biossido di azoto, si sono registrati in alcune zone di Brindisi sabato 2 e domenica 3 ottobre in concomitanza con il forte odore di bruciato che ha invaso alcuni quartieri della città
Le centraline dell’Arpa Puglia indicano una qualità dell’aria “ottima” e “buona” nel territorio Brindisino dal primo gennaio scorso a ieri, domenica 14 febbraio
Pubblicato il report annuale di Arpa Puglia relativo allo scorso anno: la rete di monitoraggio ha registrato solo sforamenti per l'ozono in tutta la regione, il resto al di sotto dei tetti di legge. Torchiarolo sempre hot spot
La società chiede annullamento del rapporto di valutazione del danno sanitario e del regolamento regionale su tutela salute e su emissioni industriali in aree a elevato rischio ambientale
BRINDISI – Il dipartimento Arpa di Brindisi, malgrado le fiammate siano durate dalla notte sino al tardo pomeriggio, non avrebbe effettuato alcuna misurazione delle ricadute inquinanti con apparecchiature mobili. Lo di desume da un comunicato del presidiente della Provincia, Massimo Ferrarese, che dopo un contatto con la stessa Arpa, fa sapere che entro domani avrà a disposizione le misurazioni effettuate con le centraline fisse, solo una delle quali, quella installata nei pressi della sede dell’Asi – se nel frattempo non sono stati aggiunti altri sensori – è in grado di misurare gli Ipa (idrocarburi policiclici aromatici).