BRINDISI - Doppio interrogatorio lunedì per Andrea Reho, che latitando per una rapina si è fatto scovare con un chilo d’hascisc. Il 22enne è uno dei due banditi che assaltarono il 22 febbraio una gioielleria di Ceglie Messapica.
BRINDISI - Non una sola parola, in attesa di presentare al gip una memoria difensiva. Si è avvalso della facoltà di non rispondere stamani l’ex direttore dell’Inps Cesare Bove, 62 anni, sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa.
BRINDISI - Potrà spiegarsi lunedì davanti al gip, se lo riterrà, e ricostruire i fatti dal suo punto di vista, Cesare Bove, 62enne ex direttore dell’Inps destinatario venerdì della scorsa settimana di un divieto di avvicinamento alla persona offesa.
BRINDISI - Ha preferito il silenzio, davanti al gip, il giovane brindisino arrestato su ordinanza di custodia cautelare per aver tentato una rapina il 22 maggio scorso nei pressi della filiale del Monte dei Paschi di Siena del rione Bozzano. Jonathan Muolo, 20 anni, assistito dall’avvocato Fabio Di Bello, è comparso stamani dinanzi al gip Antonia Martalò.
VILLA CASTELLI – Ha negato ogni addebito Vito Parisi, il 34enne di Villa Castelli arrestato venerdì scorso dai carabinieri perchè trovato in possesso di tre chili e mezzo di cocaina e nove chili e mezzo di hashish e tutto il materiale per il confezionamento. Resta, però, in carcere.
BRINDISI – Sapeva della droga ma doveva accompagnare l'albanese, e precisamente Mustafa Rustem a Lecce, dietro un compenso di tremila euro. E' questa la versione fornita al giudice questa mattina dal 56enne brindisino Teodoro Di Lauro, arrestato nella notte tra martedì e mercoledì scorso dagli agenti della squadra mobile della questura di Brindisi perché trovato in possesso di 15 chili di eroina suddivisa in 28 panetti.
CAROVIGNO – La drammatica vicenda della morte di Damiano De Fazio, morto bruciato nelle prime ore del mattino del 27 dicembre, sta diventando una farsa mediatica. Dopo la conferenza stampa svoltasi mercoledì scorso, quando il questore Giuseppe Cucchiara ha dato notizia del fermo della donna di Carovigno, con la quale la vittima aveva un rapporto da una quindicina danni (e un figlio), affermando che gli investigatori ritenevano di non dover dare più alcuna notizia, si è scatenata una ridda di ipotesi su giornali e tv, non si capisce alimentata da chi.
SAN PIETRO VERNTICO – Sarà ascoltato lunedì alle dieci e trenta dal giudice per le indagini preliminari Paola Liaci, il 46enne di origini sanpietrane Luciano Parisi arrestato venerdì mattina perché trovato in possesso di un chilo e mezzo di droga. Alla presenza del suo legale di fiducia avvocato Massimo Manfreda dovrà difendersi dall'accusa di trasporto e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
BRINDISI – Oltre un'ora di interrogatorio per il 44enne francavillese Cosimo Canovari raggiunto ieri mattina da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla procura di Milano a conclusione di un'operazione condotta dal Ros, che ha portato all'arresto di 52 soggetti ritenuti coinvolti in grosso traffico di sostanze stupefacenti. Canovari, alla presenza del suo legale di fiducia Feliciano Petrera, è stato ascoltato per rogatoria dal gip Paola Liaci e ha spiegato la sua versione dei fatti.
BRINDISI – Sarà ascoltato venerdì mattina dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Licci, il camionista rumeno di 26 anni, Ionut Cociabab, che lunedì scorso ha provocato un incidente sui binari del passaggio a livello di Pozzo Faceto, nel Fasanese, dove ha perso la vita il macchinista di 49 anni, Giuseppe Campanella di Acquaviva Delle Fonti.
BRINDISI - Non ha forse detto ancora tutto, Vanni, lo stragista della Morvillo. Ed è per questa ragione che alle 16, oggi, al fianco dell’avvocato Franco Orlando, Giovanni Vantaggiato è stato sottoposto a un nuovo interrogatorio nel carcere di Lecce. L’audizione del pm della procura di Brindisi, è ancora in corso e verterebbe tutta sul tentato omicidio di Cosimo Parato, l’uomo di Torre Santa Susanna che il 68enne di Copertino, due volte reo confesso, ha tentato di fare fuori con una bici bomba posizionata il 24 febbraio 2008 davanti alla sua abitazione.
BRINDISI – Si è avvalso della facoltà di non rispondere, Oronzo De Nitto, il mesagnese di 37 anni arrestato all'alba di mercoledì scorso dagli agenti della Squadra mobile di Brindisi, dopo 21 mesi di latitanza. L'interrogatorio di garanzia di De Nitto si è svolto questa mattina nel carcere di Lecce alla presenza del gip Antonia Martalò, su delega del gip Nicola Lariccia, e del suo legale di fiducia Pasquale Annicchiarico del foro di Brindisi.
BRINDISI – Sarà ascoltato domani mattina alle nove nel carcere di Lecce, l'ultimo latitante della Scu, Oronzo De Nitto, 37 anni di Mesagne, arrestato all'alba di ieri dagli agenti della Squadra mobile della questura di Brindisi dopo 21 mesi di latitanza. De Nitto, alla presenza del suo legale di fiducia Pasquale Annicchiarico, del foro di Brindisi, ha la prima possibilità di chiarire la propria posizione. Il mesagnese il 28 dicembre del 2010 fu destinatario, insieme ad altri 28 indagati, di un ordine di carcerazione per associazione per delinquere di stampo mafioso, emesso sulla base delle rivelazioni del pentito Ercole Penna.
BRINDISI – Resta in carcere ma si dichiara totalmente estraneo ai fatti, Tommaso Prete, il 64enne di San Vito dei Normanni arrestato in flagranza di reato dai carabinieri nella tarda serata di lunedì scorso perché accusato di aver ricevuto prestazioni sessuali da un 14enne del posto in cambio di piccole somme di denaro. Oggi Prete, ex operaio collaboratore di un centro per minori, è stato ascoltato dal gip Eva Toscani, alla presenza del suo legale di fiducia Vito Epifani, per la convalida dell'arresto. L'interrogatorio si è protratto per oltre un'ora e, a detta dell'avvocato, è stato articolato. Molti punti restano da chiarire.
BRINDISI – Sarà l'attentatore del Morvillo, Giovanni Vantaggiato, ad essere sottoposto ad un nuovo interrogatorio da parte dei pm ancora da fissare, e non la moglie, Giuseppina Marchello. La decisione è scaturita grazie all'acquisizione di nuovi importanti elementi nell'indagine che per adesso porta come intestazione del fascicolo solo il nome dell'imprenditore di carburante agricolo di Copertino. Obiettivo, accertare il vero movente dell'attentato del 19 maggio 2012 dinanzi l'Ipsss "Francesca Morvillo Falcone".
BRINDISI - La moglie di Vanni Vantaggiato, autore materiale dell'attentato del 19 maggio scorso alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, Giuseppina Marchello, sarà ascoltata la settimana prossima dal pm come persona informata sui fatti. La Marchello è l'amministratrice della Marchello Carburanti Sas di Copertino, l'azienda che ha un ruolo centrale sia nell'indagine sull'attentato alla Morvillo Falcone in cui perse la vita la 16enne Melissa Bassi e altre sei studentesse sono rimaste ferite alcune in maniera molto grave, sia in quella legata all'attentato del 24 febbraio 2008 a Cosimo Parato, che ridusse quest'ultimo in fin di vita.
BRINDISI – E’ durato un’ora e mezzo l’interrogatorio di garanzia di Giovanni Vantaggiato, il bomber di Copertino responsabile della strage della scuola Morvillo Falcone, accusato anche del tentato omicidio dell’imprenditore torrese Cosimo Parato avvenuto il 24 febbraio del 2008. Oggi, per questa seconda accusa, è stato ascoltato dal gip Paola Liaci alla presenza del suo legale di fiducia Franco Orlando. Vantaggiato, noto nel suo paese natale come Vanni, ha confermato le accuse mosse contro di lui dal pubblico ministero Milto De Nozza, a sua volta presente all’interrogatorio.
BRINDISI – Torna in primo piano nella vicenda dell’attentato del 19 maggio scorso alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi la figura dell’ormai ex preside dell’Istituto professionale per i servizi sociali, Angelo Rampino. Rampino è stato ascoltato per circa tre ore oggi pomeriggio dai pm che conducono l’indagine, come persona informata sui fatti. Rampino aveva sin qui escluso ogni relazione tra le proprie funzioni e la propria persona e l’attentatore Giovanni Vantaggiato, il bomber di Copertino che regola le proprie faccende economiche private collocando ordigni micidiali. Sempre oggi si è appreso che il legale di Vantaggiato, Franco Orlando, ha depositato l’annunciato ricorso al tribunale del riesame di Lecce, con cui chiede l’esclusione dell’aggravante delle finalità terroristiche.
BRINDISI – Un passo che i pubblici ministeri Milto De Nozza e Guglielmo Cataldi che conducono le indagini sull’attentato del 19 maggio alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi compiranno nei prossimi giorni sarà l’interrogatorio, il terzo, dell’autore della strage Giovanni Vantaggiato. Ciò avverrà la prossima settimana, mentre polizia e carabinieri proseguono nell’acquisizione di altri elementi legati alle attività economiche di Vantaggiato, che hanno assunto un ruolo centrale nell’inchiesta. Arriva anche la notizia che la riapertura del fascicolo sull’altro attentato che assume un ruolo importante in questa vicenda, quello del 24 febbraio 2008 a Torre Santa Susanna a Cosimo Parato (poi condannato per truffa ai danni della società di famiglia dei Vantaggiato, la Carburanti Marchello Sas), non è ancora un atto formale.
LECCE - Si è concluso poco fa nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce l'interrogatorio di Giovanni Vantaggiato. I sostituti procuratori Guglielmo Cataldi della Dda di Lecce e Milto De Nozza della procura di Brindisi hanno lasciato velocemente il carcere in auto e non si sono intrattenuti con i giornalisti.
BRINDISI – Alle 8,30 di questa mattina Giovanni Vantaggiato sarà seduto di fronte al giudice delle indagini preliminari Ines Casciaro per il secondo interrogatorio dopo quello della notte tra il 6 ed il 7 giugno, quando è crollato scegliendo di interrompere la ostinata catena di negazioni dietro cui si era arroccato mentre i poliziotti del pool investigativo costituito a Brindisi gli contestavano video, targhe, telefonate, sopralluoghi e altre circostanze e indizi raccolti in 18 giorni. Ines Casciaro è stata pm a Brindisi e sa benissimo dov’è la Morvillo Falcone, la scuola martire. Vantaggiato avrà accanto come nella notte della confessione il suo difensore, Franco Orlando, penalista di Nardò. Il minimo di collaborazione dimostrato ha garantito a Vanni Vantaggiato la custodia cautelare nel braccio femminile del carcere di Borgo San Nicola di Lecce, dove si svolgerà l’interrogatorio di garanzia odierno. Altrimenti gli sarebbe toccato l’incubo della cella di sicurezza nel settore maschile, pronto a diventare per lui peggio dell’inferno.
BRINDISI – Si è tenuto stamani l’interrogatorio di garanzia in carcere a Brindisi per Antonio Fina, il 75enne mesagnese che il 19 marzo ha ucciso la moglie, Concetta Milone, con un colpo di fucile alla schiena nella loro villa in campagna in contrada Torretta a Mesagne. L’uxoricida si è presentato agli occhi del suo difensore d’ufficio, l’avvocato Giovanna Chionna, al giudice per le indagini preliminari Paola Liaci, e al pubblico ministero Antonio Costantini, a tratti lucido e a tratti no, ma comunque tranquillo ed ha confermato la sua confessione: “L’ho uccisa perché era posseduta dal demonio”. Per lui è stata richiesta dalla difesa la perizia psichiatrica.
LATIANO – Marcello Recchia conferma tutto alla presenza del proprio difensore Giancarlo Camassa: “L’ho uccisa io mia madre, cosa devo dire in più?”. Crudo e fermo nella sua “pazzia”. Il figlio 38enne di Tommasina Ugonotti – omicida della stessa – lascia tutti senza fiato. Durante l’interrogatorio in carcere a Brindisi di questa mattina, Recchia riconfessa l’omicidio della genitrice compiuto ieri pomeriggio intorno alle ore 17 a Latiano, in via Risorgimento, nell’abitazione in cui viveva con lei. Chiesto per Recchia un accertamento del danno psichico latente.
CELLINO SAN MARCO – Continua a dichiararsi innocente Cosimo Mazzotta l’ex esponente della Sacra Corona, affiliato al clan Buccarella, uscito dal carcere l’estate scorsa dopo 18 anni di detenzione e tornato in cella il dieci gennaio scorso perché accusato di tentata estorsione e violazione delle prescrizioni imposte dal provvedimento di sorveglianza speciale. Nella mattinata di oggi è stato sottoposto a interrogatorio di garanzia alla presenza del suo legale di fiducia Ladislao Massari. Il 48enne ha negato tutto.
BRINDISI – Giuseppe Maisto resterà in carcere. Pur portatore di una grave patologia, è stato considerato dal giudice delle indagini preliminari Paola Liace socialmente pericoloso, e pertanto il gip stamani – in sede di udienza di convalida – ha disposto che il 37enne arrestato la vigilia di Natale rimanga in stato di custodia cautelare in un istituto di pena. Sarà poi la Dap, la direzione dell’amministrazione penitenziaria, su segnalazione dello stesso magistrato,a disporre che Maisto venga trasferito in una struttura carceraria ospedaliera.