BRINDISI – Guadagnuolo, le consulenze, le crociere, i progetti e le speranze. Haralambides parla finalmente con BrindisiReport.it e accetta di rispondere a quasi tutte le nostre domande. Si sottrae solo ai quesiti che riguardano il Marina di Brindisi. Intanto la Finanza fa di nuovo visita negli uffici dell'Autorità portuale.
BRINDISI – “Forse non tutti sanno che ... ma sicuramente qualcuno saprà che l'anno prossimo non sarò più un giocatore dell'Enel Brindisi. Voglio ringraziare Brindisi e tutti i brindisini per avermi ospitato nella vostra città e per avermi fatto sentire uno di voi”.
OSTUNI - “Sono andato al Comune per l’ennesima volta, ero disperato perché da mesi mi fanno rimbalzare da un ufficio all’altro. Ho detto a chi mi ha ricevuto se avrei dovuto fare come quelli che protestano sui cornicioni. Mi hanno detto di farlo, e allora ci sono andato”.
FASANO - Dopo il salvataggio dell’uomo che minacciava il suicidio e l’infarto, il sindaco di Fasano, Lello Di Bari, è ora fuori pericolo. Sfodera la sua solita verve e ci scherza su. “Alla fine dovrò anche ringraziarlo, perché non avrei scoperto in tempo di avere un problema al cuore".
Il 9 luglio 1960 segnò una svolta storica per la città di Taranto. Venne posta infatti la prima pietra dell'Italsider, quarto centro siderurgico d'Italia. A parlare della storia dell'Italsider che in seguito cambierà nome divenendo Ilva, è il giornalista Tonio Attino, autore del libro "Generazione Ilva".
MESAGNE - "Domani sarà l'inizio di una lunga giustizia". Sono le parole di Selena Greco, una delle studentesse mesagnesi ferite nell'attentato del 19 maggio 2012 dinanzi la scuola Morvillo Falcone di Brindisi, alla vigilia dell'inizio del processo allo stragista, Giovanni Vantaggiato da Copertino. Saranno in aula come parti offese, Selena, insieme ai suoi genitori, Sabrina Ribezzi e Azzurra Camarda, tutte pronte a guardare negli occhi per la prima volta l'uomo che quel sabato mattina le ha fatte saltare in aria, uccidendo anche la loro compagna di vita e di scuola, Melissa Bassi di 16 anni.
MESAGNE - I suoi occhi parlano più delle parole, nascoste nella timidezza del suo carattere. Come sempre, quando la si incontra, ti regala un sorriso e un piccolo e discreto "ciao, come stai". Ora è diventata grande, un traguardo - così come le sue più care amiche hanno definito il 18 dicembre 2012 - i tanto attesi 18 anni sono arrivati anche per lei. Sabrina Ribezzi, dopo sette mesi da quel maledetto 19 maggio 2012, vive la sua vita avvolgendola in ciò che di bello ogni giorno le può regalare (non staccandosi, peraltro, per un solo istante dalla sorella minore Denise) anche se in cuor suo lo sa: "Non sarà un Natale come gli altri".
BRINDISI - “Ho passato la notte a piangere e pensare se ho fatto del male a qualcuno, o se i miei comportamenti hanno potuto offendere qualcuno e non sono riuscito a trovare un solo motivo che giustifichi l'incendio alla mia auto. Io sono pulito, non ho nemici, non li ho mai avuti, non ho mai guardato una sola donna che appartenga a qualcun altro, non mi sono mai permesso di offendere la gente”.
FRANCAVILLA FONTANA – Parlare con lei è un germoglio di forza che trasmette speranza. Riesce ad esprimere con poche parole, quelle che bastano, che non bisogna avere grandi mani per fare grandi cose ma basta davvero poco per assicurare un briciolo di speranza. Maria Rosaria Passaro 45enne di Francavilla Fontana è il presidente provinciale dell’Aisla , Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, nonché figlia di Franco Passaro vice brigadiere in congedo di 75 anni affetto da Sla che la settimana scorsa ha chiesto di incontrare i colleghi fella stazione di Francavilla.
LECCE - Cos'è un'emozione? Cosa produce emozione? Ognuno risponderebbe secondo il proprio 'io', attraversando la propria anima e ascoltando la propria energia. Un'emozione può generare impulsi, può rievocare ricordi, può regalare nuove sensazioni. La stessa che oggi porta Giuliano Sangiorgi a raccontare "Una storia semplice" ovvero quella dei Negramaro. L'emozione' dal latino e-movere, portare da dentro a fuori, è la capacità di riuscire a comunicare. Riuscire a trasmettere emozioni è solo un dono, anche verso se stessi. Lasciare che questi rimangano imprigionati in un corpo è come privare il proprio animo di una libertà che esso considera un'esigenza. Lui, ha sempre avuto l'esigenza di scrivere. Quell'esigenza che lo porta a liberare dalla testa e dal corpo, parole, frasi, testi con estrema semplicità.
BRINDISI - “Noi non abbiamo detto no a Lecce e neanche sì a Taranto. Abbiamo solo chiesto tempo, riteniamo che si debba agire senza fretta per non svenderci ma, anzi, per ottenere garanzie sul nostro futuro”. Giampiero Epifani butta acqua sul fuoco, del resto nella quotidianità è uno storico vigile del fuoco che presta servizio a Brindisi. In politica è coordinatore cittadino dell’Udc e come tutti gli altri sta seguendo con apprensione gli sviluppi della questione “riordino”.
BRINDISI - "Di tutte le cose inutili l'arte è la più necessaria" scriveva Oscar Wilde. L'arte è un elemento immortale della vita e a volte per riuscire ad esprimerlo bisogna seguire le esigenze della propria anima. Chi riesce a procedere con filosofia nella propria vita sicuramente avrà una visione differente delle cose naturali e materiali. Luciano Carlino (meglio conosciuto come Luca), un giovane artista di Brindisi, 19 anni, ha fatto della propria vita un'arma per allietare l'anima attraverso l'arte, e dare ad essa un'espressione, "la più bella" dice lui. Il suo primo sorprendente Ep "In my infinity" con tre inediti è uscito pochi giorni fa ed è prodotto dalla Albano Carrisi Production. Un altro inedito è già in viaggio verso Sanremo per concorrere nella sezione Giovani.
BRINDISI - “Non stiamo facendo altro che seguire la volontà popolare”. Il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, è perentorio. Il tono è quello deciso di chi sa il fatto suo ed è convinto di trovarsi sul giusto sentiero. “Il pallino del gioco ce l’ho in mano adesso. Prima no. Quindi adesso sto lavorando e non posso infischiarmene degli eventi”.
Se la ‘ndrangheta è una holding, della Scu non restano che le briciole. La Puglia, oggi, con la sua ricchezza turistica potrebbe fare gola alla multinazionale calabrese dei traffici illeciti.I destini della punta e del tacco d’Italia sono legati a filo doppio dai primi anni Ottanta, e i rapporti di buon vicinato tra ‘ndrine e gruppi della Sacra corona unita, sono ritornati di attualità. C’è un magistrato che conosce bene entrambe le facce della medaglia. E’ Leonardo Leone de Castris, oggi capo della procura di Rossano Calabro, ieri pm antimafia a Brindisi, territorio che a fatica si è scrollato di dosso il marchio di culla della Scu. E se ciò è stato possibile, è perché con maxi operazioni come lo fu Mediana, si riuscì a fare pulizia.
“La ‘Ndrangheta in questo momento è leader nella gestione dei traffici della cocaina che proviene dai mercati del Sud America. E’ quindi scontato che le altre organizzazioni criminali debbano interloquire con le cosche calabresi per approvvigionarsi”. Lo spiega il colonnello Claudio Petrozziello, il comandante provinciale della guardia di Finanza di Reggio Calabria, parlando delle indagini coordinate dalla Dda che hanno portato all'arresto di 29 persone stamattina all'alba.
BRINDISI – Ama la città in cui è nato e cresciuto. Ama Brindisi a tal punto da farsi anche un tatuaggio. Appena ha qualche giorno libero ci ritorna, al suo mare, nella sua terra, dagli amici di sempre. Ma, anche lui, come tanti giovani brindisini è dovuto emigrare nel Nord Italia per lavorare e costruirsi un futuro. Salvatore Carruezzo (meglio conosciuto come Principe23) da undici anni vive a Mestre e dopo una importante carriera radiofonica, ha deciso di metter su un’attività commerciale, un wine bar, che porterà nome e sapori della Puglia.
BRINDISI – “Non ho la concentrazione giusta, adesso, per pensare se restare o meno nella dirigenza del Brindisi calcio ma non escludo che l'ipotesi di uscire dalla società non sarà valutata. Al momento, comunque, non ho preso decisioni in merito e quello che si vocifera non corrisponde a verità”.
BRINDISI - Coerenti con l'impegno ad ospitare opinioni ed interventi sul tema del rapporto tra sviluppo e lavoro, alla ricerca di strade diverse da quelle che hanno causato un grave inquinamento ambientale nel nostro territorio, a proposito delle dichiarazioni di Matteo Colaninno su un quotidiano regionale nell'ambito del caso Ilva, e della presa di posizione del sindaco di Brindisi sulla questione Edipower, che abbiamo pubblicato in questa home page, diamo conto di due altre prese di posizione su queste vicende: una è un post su Facebook di Enzo Casone, dirigente cittadino del Pd, l'altro è un intervento di Giorgio Sciarra, esponente del movimento ambientalista locale. In calce, il link con l'intervista di Colaninno al Corriere del Mezzogiorno.
Visto dai porti, lo scenario è quello di una crisi destinata a durare ancora a lungo. Una crisi che sta modificando profondamente le scelte commerciali e logistiche, fatti concreti – i traffici marittimi sono il sensore più importante dell’andamento dell’economia globale – sui quali la politica dovrebbe riflettere, e probabilmente lo fa poco, per compiere le scelte più giuste sia di indirizzo generale che per gli assetti locali delle infrastrutture. La Puglia può cavarsela se riesce a fare sistema. Questo vuol dire che nella rete dei porti pugliesi bisogna essere realistici, “non costruire gli argini prima che un ruscello diventi fiume”, ma puntare su scelte condivise, come dovrebbero fare Bari e Brindisi introducendo “una offerta unitaria dei servizi portuali per qualità e tariffe”, lasciando poi libera scelta alle compagnie. Questo ed altro ha detto in una intervista a BrindisiReport.it il presidente dell’Autorità Portuale del Levante, Francesco Mariani.
BRINDISI - "La testuggine non usa i denti per mordere perché non ne ha", dice con una punta di ironia la biologa Paola Pino D'Astore in riferimento alla vicenda di Savelletri dove, a quanto scritto e trasmesso da più parti, la Caretta caretta avvicinatasi alla spiaggia sabato scorso, avrebbe azzannato tre bagnanti, usando, appunto i “denti”. “La tartaruga sicuramente è stata attratta dagli odori diffusi dalle attività dei pescatori che erano sul posto o da una preda naturale (che non è l'uomo), bensì molluschi o altro cibo che loro sono abituate a mangiare”.
"Basta con gli attacchi personali, non ci sono giudici talebani. E comunque nessuno ha mai ordinato la chiusura dell'Ilva". Pompeo Carriere, gup di Taranto (ha seguito il caso Scazzi) e presidente della sottosezione dell'Anm locale, sceglie Affaritaliani.it per fare uscire un messaggio forte. Da una parte di replica alle critiche piovute soprattutto sul gip Todisco: "I magistrati fanno il loro dovere". E dall'altra di serenità: "Vorrei rassicurare gli operai dello stabilimento, nell'ultima ordinanza non è imposto uno stop drastico della produzione". Nessun contrasto tra gip e Riesame, dunque, come aveva anticipato Affari.
Occhi grandi, sorriso che non va via (o solo quando si sentono un attimo in difficoltà), si muovono in continuazione, scarabocchiano su fogli ma con le orecchie sempre attente a ciò che si dice intorno e a volte, intimidito, lo sguardo è anche abbassato. Sono tre piccoli artisti brindisini che da grandi vorrebbero (mi correggono) "vogliono fare i cantanti". La paura non si nasconde, è viva quando la voce trema ma un attimo dopo sale l'emozione nel raccontare il proprio sogno, e la loro adrenalina sale, si percepisce anche ad occhi chiusi.
MESAGNE – L'attentato del 19 maggio 2012 dinanzi all'Ipsss “Francesca Morvillo Falcone” di Brindisi, non lascerà solo i segni visibili sul corpo delle ragazze ferite, ma ne lascerò uno, nell'animo, ancor più profondo. Abbiamo fatto una chiacchierata con Selena Greco, la migliore amica di Melissa Bassi, la 16enne che purtroppo non c'è l'ha fatta a sopravvivere alle ferite provocate dall'esplosione. “Sto meglio – ci racconta Selena Greco – ma ho ancora tanta paura addosso. Dopo l'attentato i miei sogni sono cambiati, adesso sogno di diventare un'infermiera e aiutare gli altri, come le infermiere in ospedale hanno fatto con me”.
BRINDISI - Rino Casilli era uno dei candidati alla poltrona di presidente dell’Autorità portuale, ma la scelta cadde su Haralambides, docente universitario a Rotterdam con cittadinanza greca. Casilli fece ricorso al Tar e i giudici gli hanno dato ragione. Eppure lui appare soddisfatto ma con moderazione.
MESAGNE – Sabrina Ribezzi è una pila inesauribile che emana forza e coraggio. Ma per funzionare, almeno ancora per qualche tempo, ha bisogno che non si interrompa il circuito che ha unito lei, una delle ferite più gravi dalla bomba omicida del 19 maggio davanti alla Morvillo Falcone, e la sua famiglia: i genitori, la sorella minore Denise, il fratellino Giuseppe. Li vuole tutti accanto. Ma pensa al futuro, Sabrina, e noi non vogliamo chiederle di quel giorno, della vampata accecante, del rombo che si è preso uno dei timpani, del dolore delle ferite, delle lunghe settimane nel Centro ustioni accanto alla compagna Azzurra Camarda. Vogliamo sapere cosa farà. Dove la portano il suo cuore e la sua mente.