"Le dune della Mezzaluna danneggiate da sentieri e auto"
Quasi scomparsa la macchia mediterranea. La denuncia pubblica della sezione di Carovigno del Partito comunista
Quasi scomparsa la macchia mediterranea. La denuncia pubblica della sezione di Carovigno del Partito comunista
BRINDISI – Alla Lama della Mezzaluna i lavori proseguono. Anche se l’assessore regionale all’Urbanistica, Angela Barbanente, ha fatto recapitare al Comune di Carovigno una richiesta formale di invio al proprio ufficio dell’intera pratica autorizzativa, e anche se Italia Nostra, per mano del presidente della sezione di Brindisi, ha scritto al soprintendente per i Beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico per le Province di Lecce, Brindisi e Taranto, arch. Salvatore Buonomo, e al funzionario delegato per le Province di Brindisi e Taranto della Soprintendenza, arch. Augusto Ressa, nonché ai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, chiedendo un sopralluogo urgente. Motivo, la presenza alla base dei costoni che stanno per ornarsi di miniappartamenti per turisti mordi e fuggi, di antichissimi insediamenti rupestri con tracce di graffiti.
CAROVIGNO - “Tutto quello che era possibile fare, lo abbiamo fatto, entro i limiti della legge. Oggi abbiamo le mani ingessate, oltre non è possibile andare”, il sindaco di Carovigno, Vittorio Zizza, si stringe nelle spalle, la cementificazione del costone di Lama Mezzaluna sembra essere ineluttabile, malgrado le promesse dell’assessore regionale alla Qualità del territorio Angela Barbanente di rivedere tutto l’iter autorizzativo. Ciononostante Zizza non tollera che si strumentalizzi politicamente la vicenda.