OSTUNI - Quelli della calibro 9? Colpevoli, anche per la Corte di Appello. Il processo “New deal” celebrato oggi in secondo grado, ha ribadito le condanne a carico degli imputati, con qualche sconto: Denis Loparco (38 anni, difeso dagli avvocati Giovanni Zaccaria e Elvia Belmonte), Alfredo Capone (52 anni, assistito dall’avvocato Francesco Gentile) e Giovanni Basile (32 anni, difeso dall’avvocato Gianvito Lillo), tutti ostunesi.
BRINDISI – Calato il sipario, in primo grado, sul Processo New deal: tre condanne e un’assoluzione, per 21 anni complessivi di carcere. Questa la sentenza pronunciata in serata (attorno alle 20) dal Giudice Gabriele Perla, dopo circa due ore di Camera di consiglio. Le pene, dunque: 9 anni, sei mesi di carcere e 3.500 euro di multa per Denis Loparco (38enne), 7 anni, 5 mesi e 2.400 euro di multa per Alfredo Capone (52enne), 4 anni, 8 mesi e 1.000 euro di multa per Giovanni Basile (32enne). Assolto invece con formula piena, perché il fatto non sussiste, Pierluigi Cisaria (42enne). Entro maggio le motivazioni. Per il collegio giudicante Loparco & Co non avrebbero comunque agito sotto alcun vincolo associativo né con l’aggravante del metodo mafioso.
OSTUNI - “Loparco & Co avevano determinato un sodalizio criminale, sino al consolidamento di un centro di potere autonomo finalizzato ad inquinare la vita democratica, politica ed economica della città, attraverso reiterate azioni intimidatorie. Un disegno criminale arginato e scompaginato grazie in primo luogo al coraggio del sindaco Domenico Tanzarella”. Questa, in sintesi, l’analisi dell’avvocato Donato Musa, illustrata stamane nell’aula Metrangolo del Tribunale di Brindisi, nel corso dell’udienza del Processo “New deal”, giunto alle battute finali. Per la Parte civile, dunque, (rappresentanta anche dagli avvocati Nunzia Semerano e Ennio Masiello), gli elementi probatori raccolti a carico degli imputati ed emersi durante il procedimento in corso, giustificano la sussistenza dell’associazione di stampo mafioso. Tesi contrastata, già in mattinata, dalla Difesa di Capone (avvocati Francesco Gentile e Laura Saponaro).
OSTUNI – Prima chiede di rilasciare dichiarazioni spontanee, ma poi l’ostunese Denis Loparco, 38 anni, detenuto assieme ai complici Alfredo Capone, 52 anni, Giovanni Basile, 32 anni, e Pierluigi Cisaria, 42 anni, tutti di Ostuni, cambia idea. Dopo l’interrogatorio dell’imprenditore edile sanvitese Giovanni Leone non ritiene di dover dire più nulla. Probabilmente soddisfatto delle dichiarazioni di Leone che dice e non dice. Anzi, rispetto alla denuncia sottoscritta nel Commissariato di Ostuni il 29 gennaio del 2009, dice praticamente niente. All’epoca sottoscrisse (“Ma erano i poliziotti a scrivere, non io”, afferma con durezza) che Loparco e Cisaria lo avevano minacciato e gli avevano chiesto denaro. Oggi, invece, afferma che avevano chiesto due posti di lavoro: uno per Cisaria come guardiano notturno e l’altro come operaio diurno. “Ma soldi gliene hanno chiesti?”, domanda il pubblico ministero Santacatterina. “No”, risponde l’imprenditore.
OSTUNI - Fu beccato con un gancio a doppio uncino nelle tasche del giubbotto: arnese improprio se posseduto da chi, come Denis Loparco (38 anni, ostunese) più volte è già stato condannato per reati contro il patrimonio. Di fatto però non è stato possibile accertare, oltre ogni ragionevole dubbio, che quell’aggeggio gli servisse per procurare danni.
OSTUNI - Si è svolta stamani, presso l’aula Metrangolo del Tribunale di Brindisi la quarta udienza del processo “New deal”, che vede alla sbarra Denis Loparco (38 anni), Alfredo Capone (52 anni), Pierluigi Cisaria (42) e Giovanni Basile (32). Tutti ostunesi e tutti accusati dei reati di associazione mafiosa, estorsione, furto, rapina, danneggiamenti e detenzione abusiva di armi.
OSTUNI - Ha cercato di nuovo la scena Denis Loparco, 38enne ostunese detenuto dall’ aprile del 2009 perché accusato, assieme ad altri tre ostunesi, di attentati, minacce, estorsioni, nei confronti del sindaco di Ostuni avvocato Domenico Tanzarella, di altri amministratori, funzionari comunali, dell’avv. Luca Marzio e alcuni imprenditori. Ma questa volta la sua performance è durata solo pochi minuti. Non è stato come nell’udienza del 17 febbraio, quando consegnò il dossier col quale tira in ballo Tanzarella e tanti altri quali mandanti dei misfatti suoi e dei suoi compari.
OSTUNI - Reazioni a catena, dopo le rivelazioni choc rese spontamente in aula da Denis Loparco, uno dei quattro imputati nel processo New deal. La reazione di Giovanni Epifani: "Ho dato mandato al mio legale di formalizzare la querela per calunnia"