Il Salento ha dato i natali ad Angela Rosa Mauro, nata a San Pietro Vernotico e cresciuta a Squinzano. Rosi, la pasionaria “nera” della Lega Nord. Il capo del sindacato Padano con sede in Sardegna. San Pietro Vernotico ha accolto anche Domenico Modugno, che qui visse sin da bambino, proveniente da Polignano. Un campione assoluto di meridionalità, uno che si sentiva tanto orgogliosamente meridionale da lasciar credere di essere siciliano, ovvero ancora più meridionale. La grandezza di Domenico Modugno stride con la pochezza della sua conterranea. E il fatto che erompano sul palcoscenico dell’esistenza condividendo lo stesso cielo azzurro di Puglia non è sufficiente per accostarli. Neppure per ischerzo. Ma Modugno c’entra in questa storia e lo scopriremo più avanti.
MANDURIA - Un pentola pronta a esplodere. L’aria attorno alla tendopoli di Manduria si fa ogni ora più pesante. Attorno al Centro sale la tensione e le forze dell’ordine, costrette a fronteggiare l’emergenza, sono impegnate a ristabilire l’ordine nel campo profughi. Ma la situazione è incandescente. “Fuggiamo perché abbiamo fame e qui non c’è da mangiare”, avrebbero raccontato alcuni emigranti, quasi a giustificare l’allontanamento dal Centro. Un problema in più, quello dei pasti insufficienti, che si aggiunge alla già complessa gestione di un’area inadeguata ad ospitare il fiume umano di profughi provenienti da Lampedusa. E così è il caos. Un immigrato ospite della tendopoli ha tentato di darsi fuoco per protesta ma è stato bloccato dagli agenti. Nel confusione provocata dall'episodio un funzionario della polizia, il dirigente dell'ufficio immigrazione della questura di Taranto, Antonio Calcagni, è rimasto colpito al volto dal cancello d'ingresso della tendopoli rimanendo ferito. Il funzionario è stato medicato nell'ospedale di Manduria, dove gli sono stati praticati due punti di sutura. Un altro migrante si è arrampicato su un albero e ha minacciato di impaccarsi.