Tentativo di incendio nel cantiere di Micorosa: guardia giurata evita il peggio
Nel mirino dei malfattori i camion della ditta Semataf, che si sta occupando della messa in sicurezza del sito. L'area è sorvegliata dalla Lf Vigilanza
Nel mirino dei malfattori i camion della ditta Semataf, che si sta occupando della messa in sicurezza del sito. L'area è sorvegliata dalla Lf Vigilanza
Ricade nel Sito di interesse nazionale. Riaperto il cantiere dopo la risoluzione contrattuale in danno al precedente affidatario
Appalto per oltre 17 milioni di euro sull’area di 50 ettari: due anni per incapsulare le scorie e seppellirle dopo aver impermeabilizzato il terreno
L'amministratore giudiziario "ha rassicurato il Comune di Brindisi" dopo che alcuni personaggi legati all'azienda soni finiti al centro di un'inchiesta su illecito di rifiuti condotta dalla Dda di Catania
Nel pomeriggio la commissione bicamerale di inchiesta sulla bonifica delle Sin inquinate da rifiuti industriali ha effettuato un sopralluogo presso la discarica di Micorosa. Preso vi sarà un focus anche sul ciclo dei rifiuti solidi urbani
E' stata impugnata presso il Tar di Lecce l'aggiudicazione dei lavori di bonifica della discarica di Micorosa all'Ati Comeap, con ribasso record del 74 per cento. Il ricorso è stato presentato dalla ditta Trs Servizi Ambiente Srl. A detta del ricorrente, è illegittima la procedura con cui il progetto esecutivo è stato appaltato alla Comeap
"Inimmaginabile e ingiustificabile". Così il presidente di Ance (Associazione nazionale costruttori edili) Brindisi, Pierluigi Francioso, definisce il ribasso record del 74 per centro con cui un'Ati guidata da un'azienda siciliana si è aggiudicata i lavori di bonifica e messa in sicurezza della discarica di Micorosa
"Non volevano uccidere nessuno". E se pure avessero provocato un disastro ambientale, il reato è stato commesso in un tempo così lontano che alla fine è andato prescritto. E' quello che ha stabilito la Corte d'Assise di Chieti in un verdetto piuttosto scontato che riguarda la gemella della discarica di Micorosa,
Sono state presentate 15 offerte per il bando di gara riguardante i lavori di bonifica e messa in sicurezza della discarica di fanghi tossici di Micorosa. Cinque di queste sono state ritenute "anormalmente basse" rispetto alla soglia di anomalia (percentuale mediata fra tutte le offerte, escluse la più alta e la più bassa), pari al 51 per cento
E' lo stanziamento per la messa in sicurezza della discarica Micorosa di Brindisi la voce più onerosa dello Sblocca Italia, diventato operativo con il decreto pubblicato oggi che assegna a 128 comuni italiani "spazi di patto di stabilità interno per il 2014" per quasi 200 milioni
Procede l'iter amministrativo sugli interventi di messa in sicurezza e bonifica della falda dell'area di Micorosa, gigantesca discarica di fanghi chimici che si trova tra il perimetro della fabbrica e la spiaggia delle Saline di Punta della Contessa. Il Comune di Brindisi ha infatti avviato le procedure di affidamento dell'attività di verifica dei progetti
BRINDISI - Il sindaco Mimmo Consales ha convocato un incontro per discutere sugli interventi di bonifica più urgenti ed opportuni da realizzare.
BRINDISI - Bene la Provincia, chi ha inquinato paghi. Lo dicono le associazioni del fronte ambientalista brindisino in una nota in cui si esprime approvazione per l'ordinanza emanata dal dirigente del Settore ambiente dell'amministrazione provinciale, con cui si intima alle aziende coinvolte di bonificare.
BRINDISI - Svolta clamorosa nella vicenda dell'area ex petrolchimico nota anche come Micorosa: la Provincia, con un'ordinanza intima a tre società ed alla curatela fallimentare della stessa Micorosa, di bonificare la gigantesca discarica di fanghi chimici.
BRINDISI - «I fanghi di Micorosa non finiranno nella piattaforma polifunzionale di Termomeccanica, se e quando entrerà in funzione». Il presidente dell'Asi Marcello Rollo fa chiarezza su bonifiche e termovalorizzatore. «Abbiamo fatto ciò che la legge imponeva di fare, ora la decisione spetta a Provincia e Regione».
BRINDISI – La bonifica della discarica Micorosa, così definita dal nome della piccola società su cui Enichem riuscì abilmente a scaricare l’enorme peso di un mare di fanghi tossici, sarà attuata con fondi pubblici, ed alimenterà un grosso affare per un altro soggetto privato.
BRINDISI - Alla fine, i danni creati al territorio brindisino dall'era della chimica rampante e da una speculazione industriale sbagliata finirà col pagarli lo Stato? E' questa la possibile conclusione non dichiarata di un comunicato stampa congiunto diramato questa sera, in cui si annuncia che presto si firmerà un protocollo per destinare 40 milioni di euro alla bonifica della discarica denominata Micorosa, nella parte degli stagni delle Saline inquinata a morte dai rifiuti del petrolchimico negli anni Sessanta e Settanta.
BRINDISI - “Vorrei chiarire un concetto: 'Non sono io il candidato sindaco. Non vorrei che a furia di attaccare me, gli elettori si confondessero e votassero Ferrarese domenica prossima'”. Questo rischio non ci dovrebbe essere, ma inizia con goliardico sarcasmo la conferenza stampa indetta dal presidente della Provincia per “bacchettare” tutti e quattro i candidati sindaco: Giovanni Brigante, Roberto Fusco, Riccardo Rossi e Mauro D'Attis che combattono tutti per uno contro il suo candidato, Mimmo Consales.
BRINDISI - Pubblichiamo un documento di Brindisi Bene Comune sul tema delle bonifiche nell'area inquinata del Sito di interesse nazionale di Brindisi, e in cui si affrontano due questioni molto delicate: la prima è la proposta Eni al governo di risarcimento globale e forfettario per la contaminazione di 9 siti italiani, che l'associazione invita a respingere; la seconda è l'immensa discarica di fanghi industriali pericolosi nota anche come Micorosa, che dovrebbe essere bonificata con denaro pubblico, mentre secondo Brindisi Bene Comune il conto va presentato alla stessa società proprietaria, ma a questo punto sorgerebbe un conflitto d'interesse: la richiesta dovrebbe essere fatta da Provincia e governo, ma uno dei soci di Micorosa è Massimo Ferrarese.
BRINDISI – Il grosso delle risorse disponibili per le bonifiche del sito inquinato di interesse nazionale di Brindisi vanno destinate alla soluzione del problema Micorosa, l’immensa discarica di veleni che si estende tra il petrolchimico e gli stagni delle Saline, lungo la spiaggia. Un milione e mezzo di metri cubi di scorie di ogni genere (e non solo idrati di calcio) con cui ai bei tempi della chimica senza freni fu colmata una laguna simile a quelle dell’attuale Parco regionale delle Saline di Punta della Contessa. Un inferno di clorurati organici: dicloroetilene, il famigerato cloruro di vinile, benzene, arsenico, e altri contaminanti per volumi complessivi che superano di 4 milioni i limiti consentiti dalla legge, fino a cinque metri di profondità.
BRINDISI - Bisognerà attendere non meno di un mese per capire in che tempi sarà messa a punto, quanto costerà, e soprattutto a spese di chi la bonifica della gigantesca discarica a ridosso dell’oasi naturale della Saline. Sono più o meno questi, in previsione, i tempi contemplati per la realizzazione del progetto di bonifica recentemente assegnato dal ministero dell’Ambiente alla Sogesid, società in house dello stesso dicastero che qualche giorno addietro ha notificato la designazione al Comune di Brindisi. Il bubbone ecologico seppellito sotto terra, scomodo vicino della splendida oasi naturalista, è anche la più imponente discarica del territorio estesa su un’area di circa 40 ettari, pari ad almeno 1,5 milioni di metri cubi di carbonato e idrossidi di calcio infiltrati da clorurati organici.