Non fu un piccolo incendio, ma una esplosione che provocò seri danni nei laboratori di via Tuscolana, dove ha sede la sezione “esplosivi” del dipartimento di polizia scientifica di Roma. Tra le 12mila pagine divise in 13 faldoni del fascicolo processuale in cui sono confluiti tutti gli atti più rilevanti dell’inchiesta sulla strage della Morvillo Falcone c’è anche la perizia tecnica sull’incidente del 2 luglio, quando uno dei reperti (si tratta di materiale esplodente di Giovanni Vantaggiato, il killer reo confesso) si autodistrusse misteriosamente.
LIDO PRESEPE – Potrebbe anche essere stato il mare, chi lo sa, con tutte le catastrofi naturali che si stanno verificando in questo periodo non è da escludere che le acque vomitino all’improvviso pietre di tutte le dimensioni. Tonnellate di pietre. Chi, però, i litorali li frequenta in tutti i periodi dell’anno e ha imparato a conoscere le dinamiche di amministrazioni e “addetti ai lavori” è pronto a scommettere che il tappeto di sassi che ricopre il litorale della marina di Lido Presepe (di competenza del Comune di Torchiarolo) non sia poi stato disteso dalla natura ma che c’entri, in qualche modo, lo zampino dell’uomo.
MESAGNE – Nella puntata della scorsa serata della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto”, in onda su Rai3, è stata annunciata la scomparsa di un giovane di Mesagne di 24 anni, Danilo Calò. Il ragazzo si sarebbe allontanato da casa venerdì 6 aprile intorno alle ore 14 senza dire dove era diretto e non vi ha più fatto ritorno. Indossava un maglioncino di colore nero con stampata sul davanti la scritta “Duff”, pantaloni sportivi marca Adidas con strisce bianche laterali, scarpe da ginnastica di colore rosso della Nike.