BRINDISI - Arriva, garbata ma ferma e senza giri di parole, la critica dell'Unione degli Studenti di Brindisi alla kermesse elettorale organizzata per il premier Mario Monti all'Istituto professionale "Morvillo Falcone" di Brindisi. Si è trattato di un evento anomalo rispetto alle condotte da osservare in campagna elettorale: un'azienda privata può aprire le proprie porte quando vuole a un candidato, e Monti in questa fase lo è, la stessa cosa non può farla una istituzione pubblica. Per quanto riguarda il nostro giornale, abbiamo rilevato tale problema, e consideriamo fondata anche la posizione dell'Unione degli Studenti di cui pubblichiamo integralmente il comunicato.
Massimo Ferrarese, questa volta, ha sbagliato strategia: ha giocato troppo d'anticipo, è stato fin troppo sicuro di sè, è rimasto coinvolto negli ingranaggi della politica, si è fidato ciecamente dell'amicizia con Montezemolo e Casini, dimenticando che al mondo ci sono sempre degli "amici più amici”. Al netto degli errori commessi dall'ex imprenditore di Francavilla, però, la sua mancata candidatura deve essere vista per quello che è: una porcata. Leggerlo su BrindisiReport.it, testata mai tenera nei confronti del presidente della Provincia, farà un certo effetto. Ma, poiché siamo abituati a chiamare le cose col loro giusto nome, il termine porcata appare il più indicato.
BRINDISI - Michele Miraglia, già senatore per il Pci per due legislature, affronta sinteticamente nel seguente intervento il tema delle differenze tra le agende del centrosinistra e quella di Monti. A suo giudizio, ciò che farà maggiormente da spartiacque saràla politica verso i diritti civili sui quali la Chiesa frena.
BRINDISI - Le dichiarazioni di Mario Monti in materia fiscale sono l'argomento del giorno. Per Salvatore Tomaselli, senatore uscente del Pd e nuovamente candidato a Palazzo Madama, è solo e nulla più che propaganda. Tomaselli ricorda nel suo intervento gli episodi in cui il governo ha invece bocciato le proposte e gli emendamenti sull'Imu avanzati dal Partito democratico.
BRINDISI - Da quando si è dimesso da presidente della Provincia, Massimo Ferrarese ha tentato di restare in contatto con i suoi ammiratori soprattutto via Facebook. Ed è sul social network più seguito che ieri sera ha "annunciato” ai suoi il sì di Monti: «È fatta. Monti è il leader della nostra grande coalizione di centro. Sono pronto a continuare questa grande partita per la mia terra». Ma al solo leggere il nome Monti, è accaduto qualcosa di imprevisto: in tanti hanno manifestato di non gradire. Forse Ferrarese si attendeva la solita valanga di commenti entusiasti e di elogi. Questa volta invece non è stato così.
BRINDISI - "Le proposte governative risultano dannose per la qualità dell'offerta formativa del sistema scolastico pubblico e del personale docente e Ata". Questa volta, però, non sono gli studenti a reclamare ad alta voce una didattica di qualità ma gli insegnanti. Il corpo docente non c'è la fa più a sostenere ritmi frenetici e non assicurare ai propri alunni una formazione idonea al loro diritto allo studio. I docenti del Liceo scientifico Enrico Fermi di Brindisi minacciano la sospensione delle attività non obbligatorie, inviando una comunicazione al dirigente scolastico Anna Maria Quarta, al Ministero dell'Istruzione e dell'Università e della Ricerca.
ROMA - Si è concluso nel pomeriggio l'incontro tra il premier italiano Mario Monti e le due delegazioni di studenti brindisini dell'Itis G.Giorgi e l'Ipsss Francesca Morvillo Falcone, tra quest'ultimi anche le ragazze di Mesagne rimaste ferite nell'attentato del 19 maggio. Alle ore 12.30 invece, gli studenti avevano incontrato i ministri Andrea Riccardi e Francesco Profumo. "Vogliamo vivere serenamente", questo il messaggio lanciato da Sabrina, Selena, Azzurra, Veronica e Vanessa.
BRINDISI – In questa provincia, che con le sue centrali copre da sola il 15 per cento del fabbisogno energetico nazionale, la sinergia tra le associazioni delle imprese e le organizzazioni sindacali hanno consentito sin qui una migliore tenuta di fronte alle spinte della crisi economica rispetto ad altri territori, ma il sistema industriale locale non si può assolutamente considerare immune da rischi anche a breve scadenza.
MESAGNE – Tre ambulanze del 118, presidi della Croce Rossa e volontari della Protezione Civile hanno presidiato piazza IV Novembre e la piazza adiacente a Porta Grande per tutta la durata del rito funebre. Migliaia di persone hanno assistito, sotto il sole cocente, alla celebrazione religiosa, solo in 12, tutte giovani ragazze, si sono sentite male. Cali di pressione.
Non è stato facile per le centinaia di ragazzine che erano presenti oggi a Mesagne per l’ultimo saluto a Melissa, vivere questa esperienza. A 16 anni l’unico timore è l’interrogazione, l’unico pensiero è cosa fare dopo i compiti, con chi vedersi in villa e come trascorrere il weekend. Intristirsi solo se piove.
MESAGNE – Dal premier Monti a Gianfranco Fini; dal presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ai sindaci di tutta la provincia di Brindisi così come don Ciotti, sull’altare insieme all’arcivescovo Rocco Talucci; ministri italiani e rettori di Università; tutte le forze dell’ordine. Stretti nel dolore per la perdita di un’ anima innocente, quella di Melissa Bassi. Più di 10.000 mila persone radunate nel pomeriggio di oggi per dare l’ultimo saluto alla 16enne e dimostrare la loro vicinanza alle famiglie colpite dall’attentato, e richiamare giustizia. In piazza IV Novembre, oggi, c’era tantissimo coraggio.
MESAGNE - “Ciao Amore, non sono venuto qui oggi per dirti addio. Lo so, dovevamo fare tante cose insieme, aiutare gli altri, ed ora qualcuno ce l’ha vietato”. Le parole sono di Mario, il fidanzatino di Melissa. Era lì, seduto a pochi passi dal feretro del suo amore. Piangeva e alzava gli occhi al cielo, quasi a cercare gli occhi della sua ragazza. “Quel banco non sarà mai vuoto” hanno scritto gli amici a “trizza”. Supreme disfatte della vita che lasciano senza considerazioni. Un dolore che non ha nome, un’angoscia dell’umanità quella di una vita innocente stroncata a soli 16 anni.
MESAGNE - La mamma di Melissa, Rita, non era presente nella chiesa Madre accanto al feretro della figlioletta perché ancora in ospedale, sotto cure mediche a causa dello shock successivo alla notizia della morte di Melissa. Papà Massimo, stringeva tra le braccia, in un modo da straziare l’anima, una gigantografia della piccola Melissa, la foto ritraeva un momento della sua prima comunione. Quel papà coraggio, non smette di stringere la sua Melissa al suo cuore. Melissa è lì che deve stare, dentro al cuore, non potrà mai andare via.
MESAGNE – Giustizia. Giustizia. Giustizia. Quello che si chiede per la piccola Melissa Bassi, è “giustizia”. Migliaia di persone nel pomeriggio di oggi hanno dato l’ultimo saluto alla 16enne rimasta uccisa sabato scorso nell’attentato avvenuto alle 7.45 davanti l’Ipsss “Morvillo Falcone” di Brindisi nella chiesa madre della città di Mesagne. La studentessa 16enne è ritornata nella sua Mesagne alle ore 14. La piccola bara bianca, è stata sommersa da applausi e lacrime. “Non smettere mai di sorridere nemmeno da lassù” hanno scritto gli amici più cari a Melissa in una lettera alla fine del rito religioso. Ai funerali di Stato ha partecipato il premier italiano Mario Monti.
MESAGNE - L'ex sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, si presenta a Mesagne con la scorta, ufficialmente per esprimere solidarietà al presidente del Comitato antiracket Fabio Marini colpito da un attentato malvitoso la scorsa notte, ma subito trasforma l'occasione in un discorso contro il governo Monti che, a suo dire, nulla starebbe facendo per affrontare le emergenze dell'ordine pubblico. Con i giornalisti fatti spostare da una conferenza stampa della polizia per l'arresto di un attentatore al luogo dove era atteso l'ex sottosegretario.
BRINDISI – Dalla Puglia, dove si trova per un impegnativo giro elettorale, Massimo D’Alema invia un segnale importante a Monti. Nel corso del suo discorso di questa sera a Brindisi, dove assieme al candidato sindaco del centrosinistra Mimmo Consales ha incontrato i cittadini e gli elettori del Pd, il presidente del Copasir ha detto che “il governo sta operando bene, in una condizione difficile, che richiede tempo e nella quale nessuno dispone di strumenti magici”. D’Alema ha aggiunto che il governo Monti ha “tutto il nostro sostegno, pur sempre esprimendo le nostre idee ed avanzando le nostre proposte” come nella complessa vicenda della riforma del mercato del lavoro.
ROMA - India e Italia: prove di dialogo. Ma la tensione resta alta attorno al destino dei marò pugliesi Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, attualmente detenuti a seguito dell'ordinanza di carcerazione emessa dal giudice di Kollam, nell'ambito dell’inchiesta sull'incidente in cui il 15 febbraio scorso morirono due pescatori indiani. E oggi si è mosso anche il presidente del Consiglio Mario Monti, protagonista di una lunga telefonata al collega indiano Manmohan Singh.
ROMA - “Non è più il tempo dell’attesa. Il governo deve intervenire immediatamente e con urgenza, chiedendo un significativo cambio di rotta nelle politiche industriali di Trenitalia. Solo attraverso un atto concreto di riequilibrio e riprogrammazione territoriale tra nord e sud, si può sedare quell’inquietudine sociale che è pronta a reazioni ben più forti di quelle alle quali abbiamo assistito in quest’ultimo mese”. Lo ha detto il governatore della Puglia, Nichi Vendola, al termine dell’incontro svoltosi questa mattina a Roma tra i presidenti delle regioni del Mezzogiorno e il presidente del Consiglio Mario Monti accompagnato dai ministri Clini, Passera, Barca e Profumo.