BRINDISI - Si avvicina sempre piùil periodo in cui anche la politica va in ferie, ma soprattutto, per gli ambientalisti brindisini, si avvicina sempre più la scadenza dei termini entro cui proporre ricorso al Tar contro il contestassimo ribaltone del parere del Comitato tecnico regionale Puglia, che in prima istanza aveva negato il Nulla-osta di fattibilità al progetto del rigassificatore di Brindisi Lng, per poi concederlo con una seduta straordinaria convocata su ricorso dell'azienda britannica.
BRINDISI - Richiesta senza mezzi termini dell'intervento della magistratura per far luce sul ribaltamento del parere del Comitato tecnico regionale Puglia circa il rilascio del Nof al progetto del rigassificatopre di Brindisi Lng-British Gas. Il Ctr aveva ad aprile, a maggioranza, respinto il parere favorevole della sottocommissione istruttoria al rilascio del Nulla osta di fattibilità, ma ieri l'altro ha effettuato un nuovo esame della relazione su ricorso di Brindisi Lng, mutando - sempre a maggioranza - parere e rilasciando il Nof. La reazione della Regione Puglia (durissima) del Comune e della Provincia di Brindisi sono giunte a stretto giro, adesso arrivano quelle dell'opposizione di sinistra e di quella ambientalista al Comune di Brindisi, e del fronte del no al rigassificatore. Da ricordare che il cantiere è comunque confiscato.
BRINDISI - Sul caso del Nof negato a Brindisi Lng, di cui continuano a non occuparsi nè il centrodestra nè il centrosinistra (come del resto delle vicende portuali), e sull'ennesima esternazione di "sconcerto" della società britannica, che risale a stamani, rispondono questa sera le associazioni ambientaliste, segnalando "agli organi politici, amministrativi e giudiziari" il tenore e i contenuti di alcune affermazioni dei vertici dell'azienda che aveva ricevuto da British Gas la delega ad occuoparsi del progetto del rigassificatore di Capo Bianco.
BRINDISI - Brindisi Lng, controllata dal gruppo British Gas, manifesta pubblicamente la propria disapprovazione per l'esito di una istruttoria che riguarda il suo progetto, e annuncia altrettanto pubblicamente la richiesta di tutta la documentazione relativa alla seduta del Comitato tecnico regionale Puglia in cui è stato deciso a maggioranza di negare il Nulla osta di fattibilità al progetto. L'azienda britannica ne ha facoltà, ma adotta un altro stile rispetto ad aziende che in questo territorio gestiscono certo rapporti non sempre facili con il Ministero dell'Ambiente, la amministrazioni locali e persino gli organi inquirenti, ma raramente ricorrono ai comunicati stampa, preferendo difendere le proprie aspettative, giuste o meno che siano, utilizzando il Tar o altre sedi. Dopo il clamore dell'annuncio del trasferimento di sede a Milano, scambiato da alcuni come abbandono dell'investimento, ecco che la Brindisi Lng va all'attacco contro il Ctr. E proprio il giorno prima della attesa sentenza al processo sul primo iter autorizzativo del rigassificatore.
BRINDISI - Dopo l'ennesima bocciatura per il progetto di Brindisi Lng, che si è vista respingere dal Comitato tecnico regionale Puglia la domanda di concessione del Nulla osta di fattibilità (Nof), sta destando polemica la decisione del comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Brindisi di puntualizzare come invece la posizione dei tecnici del Corpo, presenti sia nel gruppo di lavoro che ha svolto l'istruttoria a Brindisi, che nello stesso Ctr (che a quanto pare ha capovolto - a maggioranza - anche le conclusioni cui era giunto il gruppo di lavoro stesso), fosse stata favorevole alla concessione del Nof sulla base dello Studio preliminare di sicurezza presentato da Brindisi Lng. Dopo aver pubblicato la nota dell'ing. Carlo Federico, pubblichiamo perciò anche quella delle associazioni ambientaliste del fronte del no al rigassificatore.
BRINDISI - Come fossero andate in realtà le cose, nel corso dell'istruttoria sul rapporto di sicurezza presentato da Brindisi Lng ai fini dell'ottenimento del Nulla osta di fattibilità da parte del Comitato tecnico regionale presso la direzione regionale dei Vigili del Fuoco, era ufficiosamente noto. BrindisiReport.it, ad esempio, aveva però preferito attendere l'ufficialità per affrontare tale argomento, fermandosi al risultato (Nof negato all'azienda inglese) e parlando di una deliberazione a maggioranza da parte del Ctr. Adesso sono proprio i vigili del fuoco a rompere il silenzio spiegando ogni passaggio del procedimento istruttorio (e a ciò va riconosciuto il merito della chiarezza, cosa non sempre scontata).
BRINDISI - Anche il Pd commenta la notizia del rifiuto della concessione del nullaosta di fattibilità a Brindisi Lng - British Gas da parte del Comitato tecnico regionale Puglia. E lo fa polemizzando per la posizione che avrebbe assunto al momento del voto (il Ctr ha deciso a maggioranza) il rappresentante del Comune capoluogo, non in coerenza con la linesa sempre sostenuta dal consiglio comunale e dall'amministrazione civica di Brindisi.
BARI - L'assessore regionale all'Ambiente, Lorenzo Nicastro esprime oggi il primo commento istituzionale nella vicenda ultima della negazione del Nof al progetto del rigassificatore British Gas a Brindisi Capo Bianco che giunge dalla riunione del Comitato Tecnico Regionale presso la Direzione regionale dei Vigili del fuoco. "La negazione del Nulla osta di fattibilità (Nof) del rigassificatore di Brindisi mette in chiaro i dubbi che il governo regionale aveva espresso sulla realizzazione di quell'opera nella localizzazione voluta dall'azienda. Esistono, stando alle valutazioni tecniche degli uffici regionali, una serie di rilievi non superati. L'opera nel suo insieme conserva un forte indice di rischio per la sicurezza del territorio".
BRINDISI – Disco rosso del Ctr (Comitato tecnico regionale) al progetto del rigassificatore nell’area di Capobianco. E l’operazione Brindisi Lng/British Gas si allontana dalla città. Rischia di svanire come nel più classico dei “porti delle nebbie”, dopo il pronunciamento del Comitato tecnico regionale, il progetto da oltre 500 milioni di euro per la rigassificazione del gas naturale liquefatto da 8 miliardi di metri cubi l’anno. Al momento sull’istruttoria e sulla decisione definitiva non esistono posizioni ufficiali.
BRINDISI – Rigassificatore: no al nullaosta. Il Comitato tecnico regionale nega il Nof a Brindisi Lng/British Gas. La decisione, trapelata da fonti ufficiose, stoppa di fatto il progetto, giudicato incompatibile con il contesto portuale e industriale brindisino. Il Comitato tecnico regionale presso il Comando regionale dei Vigili del Fuoco - che aveva delegato dell'istruttoria un gruppo di lavoro, presieduto dal comandante provinciale di Brindisi, l’ingegnere Carlo Federico, di cui facevano parte, oltre i Vigili del Fuoco, anche Arpa, Inail, Comune e Provincia di Brindisi, e Regione Puglia – pone dunque fine alla querelle sulla compatibilità dell’intervento.
BRINDISI – Brindisi Lng/British Gas non hanno ancora tutte le carte in regola, sentenza del tribunale a parte, l’atto che dovrebbe liberare l’area sequestrata il 12 febbraio 2007, dove si trova il cantiere del rigassificatore, oppure confiscarla. Manca infatti, alla società britannica, il Nulla osta di fattibilità. Per chi ha buona memoria, non sono poi tanto lontane le parole dei manager di Brindisi Lng a proposito del Nof: va benissimo e basta il primo pronunciamento del Comitato tecnico regionale. Sta di fatto, invece, che la società ha dovuto presentare richiesta per un nuovo Nulla osta di fattibilità, perché nel frattempo il quadro della situazione nel porto di Brindisi è mutato. Ma l’iter dello stesso non è concluso.