Nando Marino più vicino al candidato sindaco Cavalera, a condizione che non siano ricandidati gli ex. Ciullo ottiene il consenso degli altri. Secondo indiscrezioni con Fli l’ex prima cittadina Angela Carluccio. Mistero sul silenzio di Taurino
Le due liste dei moderati si contendono l’adesione alla coalizione con Cavalera candidato sindaco: restano i dubbi di Muccio su Marino, autore della caduta di Angela Carluccio
FRANCAVILLA FONTANA - Mimmo Bianco, responsabile di Noi Centro – Nuovo Centrodestra a Francavilla Fontana, annuncia che il movimento di Massimo Ferrarese si sfila da qualsiasi ipotesi di allenza con il centrosinistra nella città natale dello stesso ex presidente di Confindustria Brindisi
BRINDISI - Le due liste collegate a Massimo Ferrarese hanno aperto la crisi al Comune di Brindisi. Questa sera alle 20,30 i giornali hanno ricevute poche righe di comunicato, in cui si annuncia il ritiro dei propri assessori dalla giunta, chiedendo una verifica agli altri partiti della maggioranza e l'azzeramento della giunta stessa.
BRINDISI – Li hanno contati, e danno le cifre: negli ultimi anni i comunicati firmati dal coordinatore provinciale del Pdl on. Luigi Vitali contro il presidente ora dimissionario della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese, sono stati 1628. Il coordinatore provinciale di Noi Centro, Giuseppe Salonna, afferma di averli “certosinamente conservati” per dimostrare che quello del parlamentare del centrodestra contro Ferrarese non sarebbe altro che un vero e proprio stalking politico.
BRINDISI - Sulle ragioni politiche delle tensioni sfociate poi nella ricerca del contatto fisico duro ognuno ha la propria versione, anche il capogruppo di Noi Centro, Paolo Maria Urso. Il quale con un lungo comunicato ha spiegato nel primo pomeriggio di aver reagito ad una provocazione di Cosimo Ferretti. Scambio di accuse, dunque, anche a distanza di qualche ora dalla sospensione della seduta odierna del consiglio provinciale. Anche se la domanda più importante per i cittadini è: la Provincia di Brindisi, prima del suo definitivo scioglimento, riuscirà ad approvare il riequilibrio di bilancio richiesto dal governo? In attesa di sapere come va a finire, ecco cosa racconta Urso dei fatti.
BRINDISI - Alla moderazione di Salvatore Tomaselli l'inquilino di Palazzo De Leo (non si ancora per quanto, se la politica dei tagli delle province dovesse andare avanti) risponde facendo finta che il parlamentare del Pd non abbia neppure preso la parola sull'argomento della cancellazione della provincia di Brindisi. Massimo Ferrarese evidentemente è certo che con il Partito democratico brindisino può tirare la corda sin che vuole, e prosegue in questo prologo di campagna elettorale seguendo - dicono in molti, ormai - una sua precisa strategia. Non si spiega altrimenti la nota trasmessa nel primo pomeriggio in cui annuncia di aver convocato un incontro sul tema del salvataggio della provincia di Brindisi, replicando le critiche ai parlamentari locali e non considerando che qualcuno invece il silenzio lo ha rotto.
BRINDISI - Incidente di Laboratorio, ma a spese del Partito Democratico. "Nelle prossime elezioni comunali l’arch. Carlo Faccini sarà in campo a sostegno di Mimmo Consales, candidato sindaco del centro sinistra, nella lista Noi Centro. Dopo le formali dimissioni da dirigente provinciale del PD, l’architetto Faccini torna, quindi, all’impegno politico diretto schierandosi con il Movimento voluto dal presidente Massimo Ferrarese per contribuire alla costruzione di uno spazio politico ideale, dove la passione, l’impegno e le capacità dei singoli possano essere valorizzate al servizio dell’intera comunità", annuncia una nota.
BRINDISI – Documento a quattro mani. Così il Pd fa chiarezza. E nei prossimi giorni vertice decisivo in sede di delegazione trattante. Corrado Tarantino e Antonio Elefante, rispettivamente coordinatore provinciale e segretario cittadino del Pd, intervengono “al fine di fare chiarezza e di mettere in ordine” nel percorso che vede il Pd e gli alleati alle prese con il nodo del candidato sindaco, riprendendo in mano le redini del confronto e sgombrando il campo dalle voci fuori dal coro, che autonomamente e senza averne titolo starebbero alterando il dibattito, persino spingendo nell’agone proposte di candidature mai sottoposte al vaglio degli organi del partito.
BRINDISI - Il Pd non decide? Udc e Noi centro pronti a rimettere in gioco il ruolo guida dei Democratici: “Perdurando la situazione di stallo, non potremo che farci direttamente carico della convocazione di tutti i partiti interessati ad un confronto aperto, franco e leale. La città non può attendere”, attaccano Raffaele Iaia (segretario cittadino Udc) e Damiano Mevoli (coordinatore cittadino Noi Centro). E così nel centrosinistra la tensione torna a farsi alta, all’indomani del vertice dei delegati del Partito democratico.
BRINDISI - Rollo attacca Curto: “A Brindisi l’Udc ha costruito, grazie al Presidente Ferrarese, un progetto che è stato preso a modello da tutte le forze cattoliche,moderate e progressiste in Puglia e anche fuori. Questo modello ha messo le sue radici in provincia di Brindisi e non è nostra intenzione modificarla. Curto replica a Rollo: “Eviti di enfatizzare il rapporto con il Pd, visto che lo ha definito a tempo, cioè utile fino a quando a Brindisi vi sarà questo centrodestra. Pd avvisato, mezzo salvato”. Tra presidente e coordinatore provinciale dell’Unione di centro è scontro frontale.
BRINDISI – Ad annunciarlo, nei giorni scorsi, era stato il senatore Euprepio Curto, coordinatore provinciale dell’Udc: pronti ad avviare un tavolo di lavoro per una piattaforma comune che veda insieme le forze moderate di destra, i cattolici riformisti e i tanti delusi del Pd. Detto, fatto. Un laboratorio tira l’altro, evidentemente. Dopo quello marchiato Ferrarese, ecco nascere alla chetichella il laboratorio Curto. Brindisi terra di esperimenti, non c’è che dire. Ma al centro, ora, è confusione totale.
BRINDISI – Prove tecniche di Terzo Polo. Tra laboratorio Puglia e laboratorio Ferrarese, i dirigenti brindisini di Udc, Api e Fli sembrano orientati a scegliere la terza via. E tra i compagni di viaggio, un’esclusione che salta agli occhi: “Noi centro” fuori dal progetto. La risposta all’adunata di qualche giorno fa, promossa dal segretario provinciale del Pd, Corrado Tarantini, s’è concretizzata in giornata: un incontro informale, tenutosi nella mattinata, tra il coordinatore provinciale Udc, Euprepio Curto, il segretario provinciale Api, Francesco Cannarile e il responsabile politico di Brindisi per Futuro e Libertà, Laurino Rubino.
BRINDISI - Nonostante i proclami ed i buoni propositi sventolati all’indomani del primo vertice del centrosinistra brindisino, stenta a decollare la Santa alleanza che dovrebbe sancire, da Casini a Vendola, il consolidamento in terra di Brindisi del laboratorio Ferrarese. E se al centro continua a tenere banco il confronto sulla linea politica del Terzo Polo (il dibattito tra Udc e Futuro e Libertà resta aperto), a sinistra ci si interroga pubblicamente e apertamente sulle prospettive di un modello di coalizione rilanciato con forza nei giorni scorsi dal segretario provinciale del Pd, Corrado Tarantino.
BRINDISI – La cosa più importante è trovare il modo migliore per affrontare e risolvere i problemi, ricercando le alleanze necessarie. Quindi bisogna pensare ora piuttosto ad un “polo del buonsenso e della responsabilità” piuttosto che a un “terzo polo” ancora non formato. Del resto, la strada del “laboratorio” si è sin qui mostrata vincente.
BRINDISI - Chi va e chi viene. Un congedo e un benvenuto nello stesso giorno nelle fila de gruppo che porta il nome del presidente della Provincia “ Noi Centro con Ferrarese”, entrambi alla vigilia della nascita di quel celebrato “grande centro” slogan e ossessione di Pierferdinando Casini, sotto le insegne del futuribile Partito della nazione. Chi va è il segretario provinciale del movimento Giuseppe Salonna, chi arriva è il consigliere provinciale eletto nelle fila dell’Mpa Paolo Maria Urso, francavillese il primo, cegliese il secondo. Ciascuno con le sue buone motivazioni.
BRINDISI – Da possibile candidato al consiglio di amministrazione di Cittadella della Ricerca, a candidato alla presidenza del Consorzio Asi, con quale curriculum non è chiaro, oltre al fatto di far parte dell’affollato carro del vincitore Massimo Ferrarese. Ma poi le cose si sono messe male, per Giuseppe Miglietta, al quale non si può certo rimproverare un rampantismo autoreferenziale tipico dei cosiddetti innovatori della politica. Non è certo l’unico, non sarà certo l’ultimo. Ma oggi lo hanno buttato giù dal carro.