Bruciata viva 39 anni fa, la sorella: "Qualcuno sa cosa accadde, ma non parla"
La Cassazione bollò il caso di Palmina come un suicidio, ma le indagini sono state riaperte. Mina Martinelli si batte ancora per avere giustizia
La Cassazione bollò il caso di Palmina come un suicidio, ma le indagini sono state riaperte. Mina Martinelli si batte ancora per avere giustizia
La Procura di Bari apre un'inchiesta con ipotesi di reato di omicidio volontario a carico di ignoti riguardo la morte di Palmina Martinelli. Un anno fa la Cassazione accolse il ricorso della sorella contro l'archiviazione del caso
Profonda emozione, dolore e gioia. Il brivido, il colpo che difficilmente si incassa senza batter ciglio, quando si riascolta la registrazione di oltre 35 anni fa delle parole lese durante la terribile agonia di una quattordicenne, bruciata viva da assassini ancora senza volto
Confermata la presenza del capo della Polizia di Stato, Francesco Gabrieli. La cerimonia si svolgerà presso il Nuovo Teatro Verdi
La Prima Sezione della Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di Giacomina Martinelli, la sorella della 14enne di Fasano, Palmina, che l'11 novembre del 1981, morì arsa viva
C'è attesa per il parere del gip Tea Verderosa sull'opposizione alla richiesta di archiviazione dell'indagine sulla morte di Palmina Martinelli, formulata dalla procura di Brindisi. L'avvocato che assiste la sorella della 14enne bruciata viva l'11 novembre del 1981 a Fasano, ha ribadito durante l'udienza camerale svoltasi stamani che vi sono gli elementi per riaprire il caso
“Entrano Giovanni ed Enrico e mi fanno scrivere che mi ero litigata con mia cognata. Poi mi chiudono nel bagno mi tappano gli occhi mi mettono lo spirito e mi infiammano”. Sono le parole (video) che Palmina Martinelli, un ‘tronchetto nero di carbone’, con una voce sottile, affidò al magistrato Nicola Magrone che indagava sul suo terribile omicidio, femminicidio si direbbe oggi.
S.PANCRAZIO SALENTINO - Un giorno speciale per rievocare una storia drammatica come poche, il sacrificio di Palmina Martinelli, bruciata viva a 14 anni, l’11 novembre del 1981 a Fasano. Palmina era stata 'venduta' dai suoi famigliari, senza che lei sapesse, per farle esercitare la prostituzione. Lei non volle entrare nel 'giro' così come era avvenuto per sua sorella, e fu uccisa. Una morte che ancora oggi non ha colpevoli.
FASANO - Lunedì 23 aprile alle ore 11, a Fasano, il largo sito al lato della sede del comando di polizia municipale prenderà il nome di “Largo Palmina Martinelli: vittima della violenza e del degrado sociale, 1967-1981”. La targa toponomastica verrà scoperta, nel corso di un’apposita cerimonia, dal sindaco Lello Di Bari. Nell’occasione sarà presente Nicola Magrone, l’allora pubblico ministero del processo legato alla morte della Martinelli, che diede alle stampe anche il libro “Fatti tuoi. Cronaca di un omicidio negato. Il processo a Palmina” e che oggi dirige “Sudcritica”, rivista di discussione e di dibattito su istituzioni e società.
FASANO - Giornata della Memoria e dell’Impegno, l’associazione “Libera, nomi e numeri contro le mafie” torna in piazza, per non dimenticare. Il presidio di Libera di Fasano ha aderito all’iniziativa, invitando la città a partecipare ad un momento di riflessione organizzato per domani, 21 marzo a partire dalle 18,30 in piazza Ciaia, durante il quale sarà proiettato un video realizzato dall’associazione in calce al quale verrà letto l’elenco delle vittime innocenti di tutte le mafie. Uno stillicidio lungo quanto la storia della Repubblica.
BRINDISI – Due giovani uccisi, a distanza di 29 anni l’uno dall’altro. Due morti senza giustizia. Hanno voluto ricordarle, con due iniziative che per coincidenza si incrociano, l’associazione Libera di Brindisi e il circolo di Fasano di Sinistra, Ecologia e Libertà. E così viene rinnovata la memoria recente di Francesco Ligorio, morto nella cabina di un camion falciato da una raffica che non era per lui, e quella molto lontana ma sempre viva di Palmina Martinelli, seviziata e bruciata con l’alcool dai sui assassini che non è stato possibile individuare con certezza e punire.
FASANO - Trent’anni fa la sua morte, atroce e violenta, scosse l’opinione pubblica locale e nazionale. “Chi l'ha visto?” (in onda eccezionalmente domani, martedì 15, alle 21,10, su Raitre) vuole riaprire la storia di Palmina Martinelli, la quattordicenne di Fasano deceduta nel novembre del 1981 e che l’accusa ha sempre sostenuto fosse stata data alle fiamme perché si rifiutava di prostituirsi. Prima di morire a seguito delle gravissime ustione riportate, la ragazza era riuscita a fare i nomi dei suoi presunti aguzzini, ma il caso venne chiuso come suicidio.