Bloccato un altro tentativo di pesca di frodo nell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto
La rete, lunga circa un chilometro e mezzo, era stata posizionata a 35 metri di profondità, circostanza che ha reso difficoltoso il suo recupero
La rete, lunga circa un chilometro e mezzo, era stata posizionata a 35 metri di profondità, circostanza che ha reso difficoltoso il suo recupero
Rapido intervento della Guardia Costiera: sequestrati oltre due quintali di cozze. Sanzione amministrativa di 17mila euro
Un uomo di Tuturano fermato dai carabinieri a Campo di Mare. Arriva pure la Guardia Costiera: multa di 4mila euro
Il resoconto di una serie di attività contrasto della pesca di frodo e commercializzazione illegale di prodotto ittico
Si è conclusa una complessa operazione regionale della direzione marittima di Bari della Capitaneria di porto
Non si pescano di frodo solo ricci di mare, molluschi e pesce, ma anche il corallo che - come è noto - si trova a quote abissali ed è tutelato da normative molto rigide. Un caso nel Salento
Tempo di Pasqua, tempo di pesca di frodo, soprattutto di ricci di mare ma anche di pesce e molluschi. Non a caso la Guardia Costiera ha intensificato i controlli e la vigilanza in mare e sul litorale, secondo un piano predisposto dal comandante della Capitaneria
Hanno messo in serio pericolo la sicurezza dei diportisti e arrecato una minaccia all’integrità dell’ecosistema marino i pescatori di frodo che avevano calato nelle acque della marina protetta di Torre guaceto un’attrezzatura da pesca nota come “palangaro derivante"
Aveva prelevato 15 rocce del fondale marino per estrarne i datteri. Ma mentre procedeva alla guida della sua moto, ha avuto la sventura di imbattersi in un equipaggio di poliziotti della Squadra nautica – Sezione volanti al comandi del vicequestore Alberto D’Alessandro. Il brindisino G.T., 41 anni, già noto alle forze dell’ordine per fatti analoghi, è stato denunciato
SPECCHIOLLA (Carovigno) – Tre pescatori illegali di ricci di mare sono stati intercettati e sanzionati con una multa di duemila euro nella mattinata di oggi, colti in flagranza da un equipaggio della Squadra nautica della questura. Si trattava persone giunte dalla provincia di Bari, tutte sprovviste della prescritta abilitazione professionale alla pesca dei ricci, che tuttavia consente individualmente il prelievo solo di mille esemplari al giorno.
MASSA CARRARA – Li hanno trovati ovunque, a praticare una pesca predatoria e ossessiva per soddisfare le richieste dei ristoranti e della clientela di casa. E bisogna dirlo una volta per tutte che molto spesso i ricci serviti in Puglia non vengono dalle acque della zona, ma hanno fatto un lungo viaggio. Pescatori di frodo pugliesi sono stati bloccati delle forze dell’ordine in Molise e nel Lazio, a Termoli, Vasto e Civitavecchia, oppure in Calabria, e carichi di ricci arrivano anche su furgoni frigo dalla Grecia. Venerdì sera il nuovo record di distanza: un peschereccio con a bordo due pescatori di frodo è stato intercettato e bloccato dalla motovedetta della Capitaneria di Porto di Marina di Carrara.
In previsione del ponte di Pasqua avevano fatto il pieno: datteri e tonno rosso a flotte. Una quantità tale da rifornire un considerevole numero di ristoranti della Puglia e della Basilicata. Nel mirino della Guardia costiera sono finite anche alcune rinomate attività di ristorazione sparse tra la marina di Fasano, Ostuni e Carovigno.
BRINDISI – Capitaneria di Porto a caccia di pescatori di frodo, e sulla costa fasanese, nei pressi di Ricciolandia, il personale della delegazione di Savelletri della Guardia Costiera ha sequestrato 1200 ricci detenuti da un sub senza licenza, e abilitato solo per i 50 esemplari consentiti per il prelievo sportivo.