I corpi, ancora da identificare, si presume possano appartenere a Francesco De Biasi e Sante Lanzilotti, i due carovignesi che il 15 marzo partirono da Torre Santa Sabina a bordo di un natante
ROMA – “E’ stata dura”. Ha commentato il rientro in Italia ieri sera il sergente Renato Voglino, uno dei quattro fucilieri della Marina imbarcati sulla Enrica Lexie. I quattro militari sono arrivati con un volo dallo Sri Lanka a Roma. Stamane sono stati ricevuti dal ministro della Difesa, Gianpaolo Di Paola, mentre ieri sono stati ascoltati per molte ore sia dalla magistratura militare che da quella ordinaria, che hanno aperto entrambe di fascicoli sulla vicenda.
NEW DELHI – E’ stato firmato questa mattina , davanti all’Alta Corte del Kerala, l’accordo extragiudiziale fra il governo italiano e i familiari dei due pescatori uccisi nell’incidente che viene attribuito dagli inquirenti indiani ai due marò pugliesi del Reggimento San Marco, Salvatore Girone e . La scorsa settimana, Roma aveva offerto come donazione “ex gratia” 10 milioni di rupie – quasi 150 mila euro – a ciascuna famiglia.
BRINDISI – Capitaneria di Porto a pesca nella riserva marina di Torre Guaceto, ma di trasgressori. Brutta sorpresa perciò per gli occupanti di tre imbarcazioni da diporto che non si aspettavano di essere accostati al buio dalla motovedetta CP 578 appostata in zona dalla serata di ieri, venerdì 2 marzo. A due comandanti è andata relativamente bene, perché non avevano ancora avviato alcuna attività di pesca ma avevano, al momento del controllo, solo attraversato a motore la zona C della riserva marina. La Capitaneria ha proceduto con sanzioni amministrative.
KOCHI - Uno sciopero generale indetto a livello nazionale dai principali sindacati indiani blocca la perizia balistica sulle armi dei marò sequestrate dalla polizia indiana sulla petroliera Enrica Lexie, e ne provoca il rinvio come minimo a mercoledì. Domani, martedì, invece l'Alta Corte del Kerala discuterà il ricorso presentato per conto del capo Massimiliano Latorre e del sergente Salvatore Girone, e del governo italiano, contro il procedimento per duplice omicidio volontario: il ricorso è ancorato al presupposto che l’incidente – nel caso i marò abbiano effettivamente sparato sul motopesca St. Anthony - sulla base che l'incidente è avvenuto in acque internazionali dove non si applicano le leggi indiane.
KOCHI – Lunghe ore di lavoro degli esperti della polizia indiana a bordo della Enrica Lexie, all’ormeggio nel porto di Kochi, per effettuare la perquisizione della nave, prelevare ogni arma che potrebbe essere in relazione con il presunto omicidio dei due pescatori indiani da parte dei marò italiani che li avrebbero scambiati per pirati. A tutte le operazioni hanno però assistito due esperti balistici dell’Arma dei Carabinieri, due ufficiali che assisteranno anche ai test di sparo e comparazione tra i proiettili prelevati dal peschereccio colpito e quelli in dotazione al nucleo di sei uomini imbarcato sulla Lexie proprio come scorta anti-pirati, su richiesta dell’armatore alla Marina Militare.
KOCHI – Altri sette giorni di affidamento alla polizia di Kochi, ma niente carcere. È il provvedimento assunto oggi dalla magistratura di Kollam. L'Alta Corte del Kerala ha deciso comunque un rinvio sino a martedì prossimo della sentenza sul ricorso presentato dall’Italia contro la denuncia a carico del capo Massimiliano Latorre e del sergente Salvatore Girone, comandante e vice comandante del nucleo militare di protezione di sei uomini imbarcato sulla petroliera Enrica Lexie, e sotto inchiesta da parte delle autorità indiane per l'omicidio di due pescatori, che sarebbe avvenuto mentre i marò italiani del Reggimento San Marco ritenevano di respingere un attacco di pirati. Episodio controverso, che comunque l’Italia giudica avvenuto fuori dalla acque territoriali indiane e quindi non sottoposto alla giurisdizione di quel Paese.
NEW DELHI - Presentata all'Alta corte del Kerala l'istanza per la l'annullamento del provvedimento di custodia dei due maro' accusati di aver ucciso, mercoledi' scorso, due pescatori al largo delle coste dello stato meridionale indiano. Lunedi' il giudice K.P. Roy aveva disposto la custodia cautelare di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone fino al 5 marzo.Alla base del ricorso la tesi che la polizia del Kerala non ha l'autorita' di condurre un'inchiesta su un incidente avvenuto oltre le acque territoriali indiane.
NEW DELHI – Mentre la diplomazia lavora intensamente ma senza forzare, e le famiglie dei due marò pugliesi Massimiliano Latorre e Salvatore Girone auspicano un rientro il più rapido possibile dei propri congiunti, l’International Maritime Bureau (Imb) della Camera di commercio internazionale (Icc) conferma, in una comunicazione alla Marina Militare italiana, che il 15 febbraio - lo stesso giorno del presunto tentativo di abbordaggio alla petroliera italiana Enrica Lexie - è stato attaccato dai pirati un cargo che si trovava a circa 2 miglia e mezzo dalla costa indiana e che il mercantile in questione è l'Olympic Flair, battente bandiera greca.
NEW DEHLI – Incidente diplomatico in corso tra India e Italia. La polizia di Kochi, il porto dove è ancorata la petroliera “Enrica Lexie”, ha portato a terra i due militari del Reggimento S. Marco impegnati nel servizio di scorta alla nave italiana per interrogarli sulla vicenda di mercoledì scorso in cui due marinai di un motopesca indiano sono stati uccisi perché scambiati per pirati. Va detto che sul caso sono aperte tre inchieste in Italia, e non è stato ancora escluso che l’attacco alla petroliera respinto dai marò di scorta, e la morte dei due pescatori possano essere avvenuti in momenti diversi e in luoghi diversi.
GALLIPOLI – Sorpresi dalla polizia mentre completavano una giornata di pesca ai datteri di mare, specie protetta di cui da molti anni sono vietati prelievo, commercializzazione e consumo, con l’intera filiera dal pescatore al ristorante giudicata fuorilegge. Ma la richiesta è alta, come per il whisky durante il proibizionismo negli Usa. Il dattero di mare è nei desideri di molti, e c’è chi continua a rischiare, sia in acqua che ai fornelli, per soddisfare la domanda. Come i brindisini A.F. e C.V., di 48 e 42 anni, colti in flagranza di reato da una pattuglia della squadra nautica della Polizia di Stato, di stanza nel porto di Gallipoli.
BRINDISI – Dal 12 settembre, e sino a tutto il 20 novembre, trasloco obbligatorio per la piccola flotta del Villaggio Pescatori di Brindisi. Non è arrivato nel cuore dell’estate, ma alla fine, e comunque al momento lo sfratto temporaneo notificato dall’Autorità Portuale alle barche non ha avuto conseguenza alcuna. Applicando una certa elasticità alla situazione, si è stabilito – tra pescatori e impresa CoCeBit di Carovigno – che gli ormeggi saranno mollati quando i lavori di pavimentazione del piazzale effettivamente cominceranno. Quindi stamattina i gozzi da pesca erano tutti al solito posto.
BRINDISI - La Camera di Commercio è pronta ad aiutare i pescatori brindisini ai quali, dopo una ventina d'anni, è stato imposto lo sgombero delle banchine Montenegro e Sciabiche, lungo le quali dal 20 maggio è attiva la concessione demaniale marittima rilasciata alla società Ats, che dovrà realizzarvi un approdo turistico privato. Il passo che la Camera di Commercio propone è quello di costituire un'associazione che difenda costantemente gli interessi reclamati dagli interessati, attualmente di fatto senza un luogo dove tenere le barche da lavoro. E inoltre sarà recuperata una zona di ormeggio sempre nei pressi delle Sciabiche.
BRINDISI – Il previsto incontro tra l’amministrazione comunale, l’Autorità portuale e i pescatori brindisini che ormeggiano le loro barche alla banchina Ammiraglio Millo è stato desertato da questi ultimi che invece ieri, nella sede del consiglio comunale, ne avevano sollecitato la convocazione. Stamattina, nella sala Guadalupi di Palazzo di città, erano presenti anche tutti i capigruppo ma solo due dei pescatori interessati – in tutto sono più di 140 – si sono presentati all’appuntamento.