Si comincia a Francavilla Fontana, con sanzioni fino a 500 euro: lo scopo è quello di tutelare l'incolumità pubblica e la serenità della cittadinanza. Secondo i dati della polizia, sul territorio nazionale nella sola notte dello scorso Capodanno si sono registrati 180 feriti con 48 ricoveri
Presa di mira alle ore 8 di oggi la sede distaccata di San Vito dei Normanni. Grande spavento fra gli studenti. Indagini lampo: due 17enne bloccati dai carabinieri mentre si allontanavano a bordo di un autobus
È accaduto in via Cimarosa a Francavilla. Il ragazzino stava festeggiando l’arrivo del nuovo anno insieme alla famiglia quando ha raccolto un petardo che gli è esploso in mano
Hanno svegliato un intero isolato i vandali che la scorsa notte (fra l’uno e il 2 settembre) hanno fatto esplodere tre petardi nel parco Maniglio, in via Germania (rione Bozzano)
Sembrava si fosse conclusa con il solo crollo di una parete l’esplosione di grossi petardi che la notte di Capodanno ha interessato un edificio in costruzione che si trova all’angolo tra via Provinciale per Lecce e via Matteucci a Brindisi, invece nella mattinata di oggi, sabato due gennaio, si è reso necessario un ulteriore sopralluogo da parte di polizia, vigili del fuoco, tecnici comunali e anche artificieri
A cinque giorni da Capodanno, gli incivili cominciano a scatenarsi con petardi e giochi pirotecnici. Un gruppetto di sconsiderati nel pomeriggio di Natale si è “divertito” a lanciare dei petardi da un balcone di piazza Telemaco Signorini, al rione Sant’Elia, prendendo di mira un cane che si trovava giù in strada
Capodanno senza botti in molti Comuni del Brindisino e multe che possono arrivare fino a 500 euro per i trasgressori. Mentre in molti paesi l’ordinanza, emessa dai sindaci vale per un periodo di tempo limitato, quello natalizio, in altri come a San Pietro Vernotico il divieto è per sempre
Ancora un episodio che vede l'esplosione di petardi tra la folla che si accalca nelle stradine del centro storico di Brindisi nei pressi del Teatro Verdi dove si affacciano numerosi locali notturni. Questa volta un bambino di 8 anni, che era in compagnia dei genitori, per lo spavento ha urtato la testa contro un palo procurandosi qualche ferita
Lancio di petardi tra la folla di avventori dei locali notturni che si affacciano alle spalle del teatro Verdi in pieno centro a Brindisi. Una bravata che avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi. È accaduto nella tarda serata di sabato scorso e solo per puro caso non ci sono stati feriti
BRINDISI – Grossi petardi inesplosi in un’aiuola alle spalle di piazza Carrà, al quartiere S.Elia. Pericolosi ordigni abbandonati dagli incoscienti che li hanno lanciati la notte di S. Silvestro, senza preoccuparsi del rischio che rappresentano, soprattutto perché quello è un luogo dove vanno a giocare i bambini della zona. L’allarme è scattato nel primo pomeriggio, e a piazza Carrà sono arrivati immediatamente i vigili del fuoco, seguiti da un artificiere della polizia e da personale della Scientifica.
Vetrine di negozi e auto danneggiate, cassonetti ribaltati e dati alle fiamme, auto impantanate nei canali. Nel Brindisino i botti e i festeggiamenti di Capodanno hanno creato disagi e danni a più di qualcuno. E non si esclude che si sia trattato solo di bravate. Polizia e carabinieri, infatti, in alcuni casi, hanno ritenuto opportuno avviare relative indagini.
BRINDISI – Chi sgarra difficilmente può uscire dallo stadio Fanuzzi con la certezza di averla fatta franca. Ne sanno qualcosa, ma è solo l’ennesimo episodio della serie, cinque tifosi dell’Ischia tra i quali un minorenne identificati e denunciati dalla squadra tifoseria della Digos di Brindisi, ai quali il conto per l’accensione e il lancio di bombe carta e fumogeni è arrivato dopo sei mesi, ma è arrivato. E oltre alla denuncia per le violazioni previste dall’articolo 6 bis della legge del 13 dicembre 1989 numero 401 e successive modifiche (utilizzo di strumenti per l’emissione di fumo o gas visibile e lancio di oggetti pericolosi), riceveranno un Daspo di almeno due anni, sempre secondo l’articolo 6 della stessa legge 401 del 1989, che sarà loro notificato dalla Divisione anticrimine della questura.