"Informare e sensibilizzare la popolazione del comune di Torchiarolo sulla corretta gestione e manutenzione dei camini, censire le fonti attive di emissioni da biomassa di origine legnosa, realizzare una campagna di pulizia delle canne fumarie, acquistare e installare i sistemi di filtrazione e procedere alla loro manutenzione ordinaria e straordinaria fino a maggio 2016"
Superato a Torchiarolo, a poche settimane dalla fine del 2015, il tetto annuo massimo di superamenti delle concentrazioni di PM10. Siamo lontani dai record negativi degli anni passati, ma Torchiarolo resta ancora – secondo le misurazioni della rete regionale delle centraline di Arpa Puglia – il centro abitato con i valori più alti di polveri sottili
"A Torchiarolo la situazione dal punto di vista dell'inquinamento ambientale è molto grave, la causa è ben nota: la combustione di biomassa sprigiona sostanze altamente inquinanti come il Pm10 e il benzo(a)pirene ma si è voluto bloccare il piano di risanamento ambientale previsto dalla Regione Puglia per abbattere le sostanze inquinanti, amministratori e ambientalisti e adesso anche il Tar, opponendosi allo spegnimento dei camini, si sono assunti la responsabilità della salute dei cittadini.
Arpa Puglia non accetta la maniera in cui i due inviati della trasmissione di giornalismo investigativo di Rai Tre, "Report", hanno presentato domenica scorsa il caso dell'alto tasso di polveri sottili a Torchiarolo ed il ruolo svolto dalla stessa Agenzia regionale
LENDINUSO – Un documentario sulla gravissima situazione ambientale del Brindisino, un ragazzo di 23 anni e un artista locale col microfono in mano a parlare di inquinamento, un'associazione ambientalista sul piede di guerra e a trecento metri un sindaco che partecipa a una manifestazione canora.
TORCHIAROLO – La qualità dell’aria a Torchiarolo, dicono i dati delle centraline Arpa, continua ad essere problematica. Nel piccolo centro del Brindisino al confine con la provincia di Lecce, al 31 dicembre 2012 i superamenti della soglia delle polveri sottili Pm10 ha toccato quota 49, rispetto al limite di legge di 35 superamenti annui. Siamo al di sotto dei picchi di alcuni degli anni scorsi, ma sempre molto oltre la soglia ammessa. E il mese di gennaio 2013 non è cominciato bene: 11 superamenti dall’1 al 23 gennaio, praticante uno a giorni alterni.
TORCHIAROLO – Sarà a causa dei caminetti, sarà a causa di un mix tra inquinamento da fonti di combustione domestiche ed emissioni industriali, ma a Torchiarolo la qualità dell’aria si conferma pessima per almeno il 20 per cento dell’anno. Questo dicono i dati delle centraline di Arpa Puglia che effettuano il monitoraggio di alcuni inquinanti, e in questo caso le ormai famigerate polveri sottili PM10. A Torchiarolo il problema resta aperto ed irrisolto malgrado le campagne di misurazione straordinaria effettuate negli ultimi due anni, e i ripetuti test che parlano sempre, indicando la causa delle emissioni, della combustione di legna nei caminetti e nelle stufe del piccolo centro urbano a meno di 10 chilometri a sud-est della centrale di Cerano.