Riforma dei porti: chi resta fuori lo sarà anche da decisioni e soldi
Moratorie? Dal Ministero dei Trasporti arriva la conferma che sceglie di restare fuori dalla riforma dei porti lo sarà anche dai finanziamenti e dalle decisioni strategiche
Moratorie? Dal Ministero dei Trasporti arriva la conferma che sceglie di restare fuori dalla riforma dei porti lo sarà anche dai finanziamenti e dalle decisioni strategiche
E’ online sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal 4 agosto, l’avviso per la raccolta delle manifestazioni di interesse di coloro che aspirando alla presidenza delle 15 nuove Autorità uniche di sistema portuale
Avviso di manifestazione di interesse nei prossimi giorni, e nomine dei nuovi presidenti entro il 21 settembre. Questi 40 giorni di tempo che secondo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Del Rio, saranno necessari per dare alle 15 Autorità uniche di sistema portuale, inclusa quella del Basso Adriatico che comprende anche Brindisi, i manager che ne avranno la responsabilità
“Semplificazione della governance : si passa dai 57 porti di interesse nazionale a 15 autorità portuali. I consigli di amministrazione vengono ridotti a poche unità, da 3 a 5 rispetto ai 22 o 23 membri delle vecchie autorità portuali che inevitabilmente provocavano situazioni di conflitti di interesse "
Ci pensa il governo a sistemare le cose in Puglia. Brindisi resta tra i porti che compongono la nuova Autorità di sistema portuale del Basso Adriatico assieme a Bari, Manfredonia, Barletta e Monopoli. Niente accorpamento con Taranto
Ancora in attesa che il nostro nuovo Consiglio comunale s’insedi, è quanto meno singolare, se non surreale, apprendere che quello di Taranto ha deciso di accogliere la proposta di accorpamento del porto di Brindisi con quello di Taranto
L’operazione che punta a spostare – non si sa con quali aspettative – il porto di Brindisi nell’orbita di quello di Taranto, mentre il decreto di riforma prevede una autorità di sistema unica tra Bari, Brindisi, Monopoli, Barletta, perseguita dal gruppo di controllo della maggioranza Carluccio, finisce al centro anche di un attacco del Pd del capoluogo
Aveva lasciato il tavolo del Comitato portuale l'1 luglio, senza restare a combattere, perchè non era stata accolta la sua proposta di rinvio della discussione sulla concessione Grimaldi in attesa che si insediasse il nuovo consiglio comunale
Nel grande, piccolo porto di Brindisi la logica del monopolio incassa un'altra sconfitta. Anche se "non è finita qui", e non certo grazie al nuovo sindaco Angela Carluccio, il cui comunicato stampa è stato così titolato dal suo staff
Che la satira, malgrado le reazioni di qualcuno, sia spesso più utile ed esplicativa di tanti servizi giornalistici, lo dimostra l'intervista al commissario straordinario dell'Autorità Portuale di Bari, ed ex presidente della stessa, Francesco Mariani
Il ministro Graziano Delrio, nel Forum sulla portualità e la logistica tenutosi a Bari, ha fatto intendere quanto valore avrebbe avuto ed ha per la Puglia un’unica autorità portuale di sistema
Alle considerazioni contenute nell'intervento del presidente di LeftBrindisi, Carmine Dipietrangelo, sulla possibile moratoria alla riforma dei porti, aggiunge le proprie il presidente di Fedespedi, Adriano Guadalupi
Il porto di Brindisi rischia di diventare sempre più argomento di recriminazioni e di rivendicazioni di facciata mentre per gli altri porti si decide e ci si attrezza per il futuro. Le polemiche non sono mai mancate così come non mancano in questo periodo in cui si sta decidendo una riforma della portualità, attesa e necessaria da temp
Riceviamo anche noi, e pubblichiamo, una lettera di osservazioni sulla riforma dei porti inviata dal presidente dell'Asi di Brindisi, Marcello Rollo, a parlamementari regionali, nazionali ed europei della Puglia, a sindaci e presidenti delle Province,a sindacati, associazioni delle imprese e ad altri consorzi delle aree industriali
Lunedì prossimo seduta del Comitato portuale sulla delibera, già rinviata, che prevede dieci nuovi posti di lavoro e numerosi passaggi di livello last-minute, mentre la riforma assegna a Brindisi una direzione di scalo con funzioni ridotte
Ormai dovremmo essere rassegnati, ma nonostante tutto continua a far male: la nostra classe politica ed istituzionale arriva sempre fuori tempo massimo! Che si tratti del Master Plan per il Mezzogiorno – con la ricca, ma per niente inedita produzione di inutili “proposte di sviluppo” – oppure della disputa per l’individuazione della sede dell’Autorità Portuale
Affonda il tentativo di una lobby politico-imprenditoriale di sacrificare ad interessi di parte il futuro del porto di Brindisi, presentato come volontà della città sia alla stampa che al delegato del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nel corso di un incontro dell’altro giorno a Roma. Ieri sera il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto delegato che riduce da 24 a 15 le Autorità Portuali italiane, unificando nella nuova Autorità di sistema portuale dell’Adriatico Meridionale, Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli
Il Ministero dei Trasporti non cambia linea sulla Puglia: le Autorità di sistema portuale saranno due, Bari e Taranto. A Brindisi però si lascia la scelta di decidere in quale sistema entrare, quello adriatico con Bari, Monopoli, Barletta e Manfredonia, oppure con Taranto
La tabella di marcia dei decreti Madia per la riforma della pubblica amministrazione, tra i quali anche la riforma delle Autorità Portuali, ha al momento due date per le sedute del Consiglio dei Ministri in cui dovranno essere approvati: quella di mercoledì 20, e quella di venerdì 22 gennaio
Brindisi con Bari, Manfredonia, Barletta e Monopoli formerà l’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale. Lo anticipa l’agenzia di stampa politica e parlamentare Public Policy. Le Autorità Portuali italiane scenderanno da 19 a 15, e non più a 14
Sul futuro del sistema portuale pugliese, che potrebbe poggiare non più su un'unica Autorità portuale di sistema, ma su due, interviene stamani il sindaco di Brindisi ribadendo la portualità regionale debba avere una governance unica come previsto dalla riforma adottata dal governo nazionale
Che ci fa nel Comitato portuale di Brindisi uno degli avvocati di Raffaele Sollecito? Semplice: rappresenta con delega il presidente della Regione Puglia. La maggior parte degli altri componenti dell’organo deliberante dell’Autorità portuale non lo hanno riconosciuto. Pochissimi lo hanno associato alle cronache del caso Meredith Kercher, e ancora meno sono stati quelli che si sono posti il problema che andiamo a illustrare
Le dichiarazioni del ministro Graziano Delrio oggi a Taranto per l’inaugurazione della piattaforma logistica, riaprono la possibilità che la Puglia abbia due autorità portuali di sistema e non più una sola authority per Bari, Brindisi, Manfredonia e Taranto?
Mentre a Brindisi si continua a chiacchierare sul porto e si convocano comitati portuali per decidere superate e costose piante organiche, in altre parti si discute già sul decreto legislativo recante "riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le autorità portuali..." e che nei prossimi giorni il Consiglio dei Ministri approverà
Si riparla di portualità in un convegno pubblico a Brindisi, questa volta per iniziativa dei Conservatori e Riformisti che hanno promosso un incontro per le ore 16 di venerdì prossimo 27 novembre nella sala conferenze dell’Autorità portuale alla ex stazione marittima. Il tema è “Il nuovo assetto della portualità e logistica. Il ruolo di Brindisi”