Via al processo, senza variazioni in tema di contestazioni e con l'Inps tra le parti civili a battere cassa per 250 mila euro in danno dell'ex direttore Cesare Bove e di Antonio Corlianò, imprenditore di Brindisi ed ex presidente dell'Enel Basket.
Tutti sul posto di lavoro, anche durante la pausa pranzo, per mangiare un panino al volo e tornare diligentemente a fare il proprio dovere. Oggi sfilata di testimoni citati dalle difese.
Tutti al rave party nel capannone, senza sapere però che il proprietario fosse all'oscuro tanto della mega festa iniziata di sera e terminata ben dopo il sorgere del sole, quanto dell'invasione di massa con tanto di imbrattamento dei muri con i graffiti
In alcuni casi quelle offerte oggi sono state giustificazioni un po' "bizzarre", come ha rilevato proprio uno dei tre giudici del collegio giudicante, chiedendo chiarimenti. In altri supportate dalla logica.
Per anni hanno portato sulle spalle il peso della 'negligenza' e della 'imperizia' che erano state loro attribuite nel curare un bimbo affetto da una grave bronchite e poi morto in ospedale.
Omicidi e ferimenti in chiave Scu: tutti a processo i 22 imputati per cui il pm della Dda Alberto Santacatterina aveva chiesto il rinvio a giudizio. Oggi si è celebrata a Lecce l'udienza preliminare davanti al gup Antonia Martalò.
Prima dell'ultima udienza la protesta, davanti a palazzo di giustizia: un picchetto di manifestanti con le bandiere del sindacato Cobas è stato allestito stamani a Brindisi dinanzi al tribunale dove è in corso il processo a carico del sindacalista Bobo AprIle e ad altre 28 persone
Per l’accusa i sette imputati, tra cui due pezzi da novanta, vanno tutti assolti dalle accuse di danneggiamento seguito a incendio e di altre violazioni contestate a margine dell’operazione “Codice da Vinci”
Erano accusati di aver acquistato da persone non identificate rame rubato dalla rete ferroviaria di Trenitalia, sono stati assolti perché il fatto non sussiste
Si riaccendono i riflettori sulle ultime udienze del processo per il traffico di rifiuti pericolosi e la gestione abusiva della discarica Formica, che nel caso in cui dovesse concludersi il giudizio con una sentenza di condanna, potrebbe essere confiscata.
A conclusione di un'altra lunga giornata dedicata alla centrale Enel di Brindisi, tra processo per la dispersione di polveri di carbone e presentazione del rapporto di valutazione del danno sanitario di Arpa emerge una verità
La Asl va avanti e chiede i danni a due medici dipendenti, nonostante il processo penale a loro carico si sia concluso con una sentenza di non luogo a procedere per prescrizione.
Sarà una sfilata di testimoni “noti” quella che avrà luogo durante il processo a carico del sindaco Mimmo Consales e di altre tre persone imputate a vario titolo di abuso d’ufficio, truffa e concussione per due distinti episodi, l’affidamento del servizio di rassegna stampa alla News Sas che fu del sindaco e il pagamento in contanti dei debiti personali del sindaco nell’ufficio di Equitalia di Brindisi.
Schiaffi, calci, orecchie e capelli tirati con violenza. Un incubo andare in classe per i bimbi dai 3 ai 5 anni che, una volta tornati a casa mostravano segni di turbamento. E continuavano a ripetere, coralmente, che a scuola non volevano più andarci.
Non c'era nessuna fabbrica di attestati di scuola superiore, nelle scuole paritarie di Marco Macchitella, imprenditore salentino finito alla sbarra a Brindisi insieme a un'altra ventina di persone. Assolti in 11
Una "lista della spesa" dal totale che supera i tre milioni di euro. E' il danno che l'istituto di vigilanza Ivri di Brindisi ritiene di aver subito per via dell'atteggiamento non proprio consono alle regole dei tre imputati
"Il fatto non sussiste": riesaminato il materiale probatorio, alla luce anche delle recenti statuizioni sulla colpa medica contenute nel 'decreto Balduzzi' la Corte d'Appello di Lecce ha ribaltato una sentenza di condanna in primo grado per tre medici del reparto di Chirurgia dell'Ospedale Perrino
Aveva subordinato la liquidazione delle retribuzioni e del Tfr per una sua dipendente alla firma di una lettera di dimissioni. Non solo la donna, che aveva lavorato come cameriera in un locale di Carovigno (Brindisi)
CAROVIGNO - Aveva subordinato la liquidazione delle retribuzioni e del Tfr per una sua dipendente alla firma di una lettera di dimissioni. Non solo la donna, che aveva lavorato come cameriera in un locale di Carovigno (Brindisi), ha ottenuto dal giudice del lavoro una sentenza favorevole ma ora l'ex datore di lavoro è finito a processo per estorsione.
FASANO - Uno schiaffo mortale, un'inchiesta lampo e ora il processo per omicidio preterintenzionale dinanzi alla Corte d'Assise di Brindisi. L'imputato è un 72enne di Fasano, Domenico Giannoccaro, ambulante che fu arrestato poco prima di Natale su ordinanza di custodia cautelare per un delitto compiuto a Fasano nel giugno del 2013.
BRINDISI - Ultima chiamata: ultimo treno e ultima corsa. Entro il 3 giugno dovrà prendere una posizione che non potrà più mutare la parte del popolo di Acque Chiare che è ancora indecisa, non sa cioè se revocare la propria rinuncia alla prescrizione (in sostanza uscire dal processo con una sentenza di non luogo a procedere).
Ultima chiamata: ultimo treno e ultima corsa. Entro il 3 giugno dovrà prendere una posizione che non potrà più mutare la parte del popolo di Acque Chiare che è ancora indecisa, non sa cioè se revocare la propria rinuncia alla prescrizione oppure no.
BRINDISI - Diede in escandescenze al pronto soccorso, sfinito forse da una lunga attesa. Afferrò una barella e la lanciò contro una porta a vetro al pronto soccorso del Perrino, porta che andò in frantumi. C’è stata citazione diretta a giudizio per danneggiamento per un uomo di Brindisi, processo in cui la Asl ha deciso di costituirsi parte civile.
OSTUNI - Sì, la violenza di genere esiste. Le donne ne sono vittima, lo dicono le statistiche, in misura del tutto superiore rispetto agli uomini. Ma ci sono eccezioni che inducono a pensare che non si debba mai generalizzare. Una donna di Ostuni è a processo per aver picchiato l'ex marito per strada.
BRINDISI - Una protesta durata quasi due giorni, un’azione dimostrativa presso la centrale Enel di Cerano che oltre a provocare danni all’azienda, avrebbe anche avuto effetti meno salubri per l’atmosfera, per lo meno rispetto a quel che accade normalmente, quando si utilizza il carbone per alimentare l’impianto.