BRINDISI – Preso anche il secondo presunto autore della rapina al centro scommesse Snai di piazza Anime a Brindisi perpetrata la sera del 18 dicembre scorso. Si tratta del 22enne brindisino Antonio Zanzarella. Il ragazzo è stato raggiunto nella mattinata di oggi da un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Brindisi ed eseguito dai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Brindisi.
BRINDISI - Individuato e fermato uno dei due autori della rapina perpetrata martedì scorso nel Punto Snai di piazza Anime a Brindisi: si tratta del 19enne Orazio Lagatta. È stato raggiunto da un decreto di fermo per rapina. Il ragazzo, incensurato, con la passione per la boxe (la sua pagina Facebook è piena di sue foto sul ring, lui è pugile dilettante) è stato incastrato dal sistema di video sorveglianza del centro scommesse.
BRINDISI – Nuovamente nel mirino dei malviventi il centro scommesse Snai della centralissima piazza Anime a Brindisi: dopo la rapina di domenica pomeriggio ai danni di un dipendente che stava andando a depositare parte dell'incasso nella cassa continua, intorno alle 21 di oggi due individui armati di pistola hanno fatto irruzione nel centro scommesse e dopo aver scavalcato il bancone hanno cercato di farsi consegnare i denaro custodito nella cassaforte.
BRINDISI - Il gestore del Punto Snai di piazza Anime, nel capoluogo, è stato rapinato questa sera attorno alle 19,30 poco dopo aver chiuso il locale. Sull'episodio indaga la Squadra mobile. Piazza Anime è in una posizione centralissima, prossima alla confluenza tra i tre corsi, ma è anche vicinissima a via Lata e alle stradine che si diramano intorno, dove è facile fuggire a piedi o in scooter.
BRINDISI - Si sono fatti strada tra i clienti del Punto Snai di via Appia, spianando una pistola. C'era parecchia gente, per le scommesse sulla partita tra Milan e Genova, e comunque il sabato sera è un momento topico per gli incassi. Nessuno ha provato a fermarli, nessuno pare sia stato in grado di notare le loro fisionomie celate dai caschi da motociclisti, nè è stato notato lo scooter, o descritta la moto con cui sono poi fuggiti con 4mila euro circa. Infatti i due banditi hanno percorso a piedi alcune decine di metri, e nessuno ha provato a seguirli.