SARNO - Il signor Ceccato, arbitro della lontana sezione di Bassano del Grappa, mentre stille di sudore gli scendono dalla fronte (caldo meteorologico e partita calda, per l’importante posta in palio), dopo il triplice fischio che sanziona la fine della tenzone, annota sul suo taccuino il seguente risultato: Sarnese 3 – Brindisi 1. Le due squadre, nella speciale classifica play off, sono rispettivamente: la Sarnese prima, il Brindisi ultimo; ma, si sa, tanto per usare una frase usata ed abusata, i play off sono una vera lotteria e, come spesso accade in questi incontri, è possibile che chi siede all’ultimo banco faccia lo sgambetto a chi occupa il primo posto. Ma non è stato il caso della partita odierna.
BRINDISI - Play off e play out “contro”, nel senso che Brindisi e Grottaglie oggi si giocano carte importanti: il Città di Brindisi, quelli per accedere agli scontri promozione; mentre il Grottaglie quelle della permanenza. I due allenatori, ambedue professionisti ben preparati, non lasciano nulla al caso e sul campo, ecco svilupparsi il gioco meticolosamente preparato a tavolino e sul rettangolo di allenamento. L’arbitro, signor Zanonato, chiamato dalla lontana sezione di Vicenza, al termine della tenzone, ha registrato sul suo taccuino il seguente risultato: Brindisi 2 – Grottaglie 1.
BRINDISI - Diciamo subito che il confronto con la vice-capolista è terminato con il risultato di tre a tre, una partita che per come si erano messe le cose si poteva vincere. Dopo i tre minuti concessi al di là del 90’ dall’arbitro, si può dire che si è trattato di una gara tecnica, tattica, combattuta, intensa e piacevole. Il nuovo “Città di Brindisi”, una squadra d’attacco con velate ambizioni di play off, affronta gli amaranto campani a viso aperto e con un Mirko Guadalupi in gran forma, ma con la pesante assenza di capitan Taurino, infortunato. A dirigere i ventidue in campo è stato chiamato il signor Giua che giunge dalla città della Torre Pendente, Pisa.
BRINDISI – Pioggia di Daspo su uno dei gruppi di ultras della Curva Sud, per i fumogeni e uno striscione offensivo esposto durante l’incontro dell’11 settembre tra Città di Brindisi e Sarnese. Ma è solo una tappa della pista che la Squadra tifoserie della Digos sta seguendo in questi mesi, un lavoro investigativo basato su attività esterne anche al contesto stretto delle partite, e su un complicato lavoro di identificazione che richiede l’esame di centinaia e centinaia di fotogrammi. Ci sono due strategie dietro ciò: una l’ha indicata il questore Alfonso Terribile questa mattina, ed ha come obiettivo quello di riportare allo stadio o nei palazzetti le famiglie, in un ambiente risanato e normalizzato, operazione che però non si può compiere se i tifosi veri non collaborano nell’isolamento dei violenti.
BRINDISI - L’atteso esordio in casa, al Fanuzzi, della squadra bianco-azzurra Città di Brindisi, si presenta non facile, la Sarnese è squadra ambiziosa che non nasconde le sue velleità di primato. Al contrario, i locali, guidati dalla “vecchia gloria” Gigi Boccolini, con tutti i dirigenti dello staff predicano umiltà; in fondo è da poco più di un mese che il team lavora insieme, c’è un oggettivo ritardo nella preparazione che, si spera, possa essere superato dall’entusiasmo, dalla preparazione del Tecnico, dalla voglia di far bene di chi scende in campo e dal tifo degli irriducibili tifosi.
BRINDISI - Il caldo pesa sul catino del Fanuzzi. C’è appena un po’ di vento di Levante a compensare il tasso di umidità, ma questo Città di Brindisi ha tanta birra e attira più pubblico della squadra che – causa i noti travagli delle precedenti gestioni societarie – aveva seminato amarezze a piene mani tra i tifosi. E così dopo una partenza guardinga e a numero di giri ridotto, i ragazzi di Boccolini fanno un boccone anche della Sarnese, mettendo a segno un’altra tripletta dopo quella della trasferta d’esordio a Trani e passando in testa alla classifica del girone H.