FASANO – Picchiarono a sangue, provocandogli ferite mortali, un invalido del posto, Giovanni Bongiorno, deceduto all’età di 47 anni qualche giorno dopo il brutale pestaggio. A distanza di un anno da quel terribile assassinio, sono stati giudicati col rito abbreviato, presso il Tribunale di Brindisi, i due fratelli fasanesi, Annibale e Mario Scolti, ritenuti responsabili dell’aggressione. Nel corso delle precedenti udienze il gip Maurizio Saso aveva ascoltato i consulenti di parte, il medico legale incaricato dalla Procura e i due imputati. Oggi, infine, il gip Saso, accogliendo le richieste della Pubblica accusa, ha condannato entrambi a 16 anni di carcere per omicidio volontario.
FASANO - Restano gravissime le condizioni di Giovanni Bongiorno: il 47enne fasanese picchiato e ridotto in fin di vita sabato notte nei pressi del Bar Royal, a Fasano. L’uomo, invalido civile, ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione del “Perrino” di Brindisi, continua a lottare contro la morte, a seguito delle conseguenze della bestiale e feroce aggressione di cui è rimasto vittima. Un ematoma alla fossa cranica posteriore e due fratture temporali: questi gli effetti provocati dai potenti colpi alla tempia e alla nuca ricevuti da Bongiorno. I suoi presunti aggressori da ieri sono in carcere: Annibale Scolti (29 anni, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici) e Mario Scolti (19 anni), arrestati a Brindisi dai carabinieri della stazione di Fasano, compariranno davanti al Gip nella mattinata di mercoledì prossimo, per l’Udienza di convalida.