CEGLIE MESSAPICA – “Scorie radioattive sul territorio di Ceglie Messapica? Mai saputo nulla e mai riscontrato elementi in tal senso”, spiega Giorgio Assennato, direttore dell’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione dell’ambiente (Arpa). “I fatti - chiarisce Assennato - sono andati in maniera molto semplice: dopo aver ricevuto per e-mail un esposto sulla presenza di presunti giacimenti radioattivi o di materiale tossico depositato alcune decine di anni fa nel territorio comunale di Ceglie, abbiamo invitato il Comune a fornirci chiarimenti in merito, affinché potessimo partire da qualche elemento oggettivo per predisporre eventuali controlli. Ma dagli uffici comunali ad oggi non abbiamo ricevuto risposta, salvo apprendere dalla stampa dell’avviso pubblicato sul sito internet del Comune".
CEGLIE MESSAPICA – Avviso ai naviganti: chiunque fosse a conoscenza di presunti giacimenti radioattivi o di materiale tossico depositato alcune decine di anni fa nel territorio comunale è pregato di farne comunicazione e segnalazione entro il 20 gennaio prossimo, anche in forma anonima e su apposito modulo, presso l’Ufficio Ambiente del Comune di Ceglie Messapica. L’Arpa lancia l’appello, il Comune è costretto a raccoglierlo ma sull’intera vicenda monta la polemica: “Siamo alla farsa”, commenta Nicola Ciracì (Pdl), che ammonisce l’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione dell'ambiente.
CEGLIE MESSAPICA – L’avviso pubblico firmato dal dirigente dell’area Urbanistica e Ambiente infittisce il mistero e l’inquietudine attorno alla possibilità che nel territorio di Ceglie Messapica si celi un segreto minaccioso. L’Agenzia regionale per la protezione ambientale, l’Arpa Puglia, vuole sapere se vi siano memorie o tracce dell’interramento di materiale radioattivo o tossico alcune decine di anni, fuori dai confini tracciati dalla legislazione più recente, e ne ha chiesto notizie al Comune.